Tavole rotonde sul tema della bicicletta

Aspettando il Tour de France - Incontri in Cineteca - In bicicletta fra sport e cultura

giovedì 30 e venerdì 31 maggio 2024
Congressi, Convegni, Conferenze e Seminari

Gli appuntamenti “aspettando il Tour de France” proseguono nel mese di maggio alla Biblioteca Gambalunga, in collaborazione con l’Assessorato alle politiche di genere del Comune di Rimini e con l’Istituto storico della Resistenza di Rimini, con due tavole rotonde sul tema della bicicletta.
La prima (giovedì 30 maggio, Biblioteca Gambalunga, Sala Cineteca, ore 17) sarà dedicata al tema della bicicletta in relazione all'emancipazione delle donne e avrà come titolo “L’emancipazione femminile in bicicletta”. Sono presenti Eleonora Belloni (Università di Siena), La donna e la bicicletta ed Emilia Muratori (Sindaca di Vignola e Presidente dell’Unione Terre di Mezzo), Storia di un esperimento. Modera Oriana Maroni.
La seconda prevede una conversazione, affidata a studiosi del tema, sulla visione della letteratura e del giornalismo italiano nei confronti della Grande Boucle (venerdì 31 maggio, sempre in sala Cineteca dalle 15.30). Il Tour de France visto dall’Italia con: Stefano Pivato (Università di Urbino), Giro e Tour una storia comparativa; Daniele Marchesini (Università di Parma), I protagonisti italiani al Tour, i protagonisti francesi al Giro; Sergio Giuntini (SISS), Inviati e letterati italiani al Tour de France; Nicola Sbetti (Università di Bologna), Tra riconciliazione e rancore: i primi Tour de France in Italia dopo la Seconda guerra mondiale; Alberto Molinari (SISS), Vincere il Tour: una questione di prestigio politico e sportivo. Modera Stefano Pivato.
Venerdì 31 maggio - sala Cineteca - ore 21 proiezione del film Wonderful Losers: A Different World di Arūnas Matelis (Lituania 2017, 71').

Informazioni

Località: 
Sala della Cineteca, via Gambalunga, 27 - Rimini centro storico
Ingresso: 
libero e gratuito

Programma

Giovedì 30 maggio - sala Cineteca - ore 17
L’emancipazione femminile in bicicletta
Eleonora Belloni (Università di Siena), La donna e la bicicletta
Emilia Muratori (Sindaca di Vignola e Presidente dell’Unione Terre di Mezzo), Storia di un esperimento
modera Oriana Maroni
Se oggi il rapporto fra il sesso femminile e la bicicletta è divenuto un fenomeno del tutto normale, per decenni, a partire dalla fine dell’Ottocento, l’opinione conservatrice ha ritenuto che una donna sulla sella di una bicicletta potesse costituire un attentato alla purezza. Non a caso l’opinione perbenista ritiene che l’andatura femminile possa costituire una via per il raggiungimento della emancipazione e dell’eguaglianza fra i sessi. Ciò che sconcerta il mondo mentale tradizionale è il fatto che la donna, da sempre accompagnata dall’uomo nei suoi spostamenti (a piedi, in carrozza, in treno), sulla bicicletta può andare sola. Si tratta dunque di un passo verso l’indipendenza e, proprio per questo la bicicletta viene eletta, a partire dall’inizio del Novecento, a simbolo dell’emancipazionismo femminile.

Venerdì 31 maggio - sala Cineteca - ore 15.30
Il Tour de France visto dall’Italia
Stefano Pivato (Università di Urbino), Giro e Tour una storia comparativa
Daniele Marchesini (Università di Parma), I protagonisti italiani al Tour, i protagonisti francesi al Giro
Sergio Giuntini (SISS), Inviati e letterati italiani al Tour de France
Nicola Sbetti (Università di Bologna), Tra riconciliazione e rancore: i primi Tour de France in Italia dopo la Seconda guerra mondiale
Alberto Molinari (SISS), Vincere il Tour: una questione di prestigio politico e sportivo
modera Stefano Pivato
Alle 15 e 16 minuti di mercoledì 1° luglio 1903, a Montgeron, viene dato il via alla prima tappa del Tour de France. Lungo tutto l’arco del Novecento la corsa ha costituito il punto di riferimento del ciclismo internazionale: vincere al Tour ha costituito la definitiva consacrazione per la carriera di ogni ciclista. il giallo è nella storia del ciclismo colore più nobile e le motivazioni vanno ricercate certamente in fattori sportivi ma anche attraverso scenari e rituali simbolici che esulano dal puro fatto sportivo e che hanno contribuito ad enfatizzare nell’immaginario collettivo la «grande boucle». Per quanti si sono occupati della storia del Tour de France è divenuta d’obbligo la citazione nella quale Roland Barthes paragonava i ciclisti del Tour agli eroi omerici dell’Odissea perché la corsa a tappe francese «dispone di una vera e propria geografia omerica e come nell’Odissea è periplo di prove ed esplorazione totale dei limiti terrestri».

Venerdì 31 maggio - sala Cineteca - ore 21
proiezione del film Wonderful Losers: A Different World, di Arūnas Matelis (Lituania 2017, 71')

Ingresso e partecipazione liberi e gratuiti
Info: Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704486 | www.bibliotecagambalunga.it