Poche realtà territoriali propongono tanti castelli autentici e borghi fortificati concentrati in pochissimi chilometri. Rimini ne conserva uno dei più importanti a testimonianza della magnificenza dei Malatesta: Castel Sismondo, che porta il nome del suo signore. E’ la principale reggia della famiglia, anche se essa amava spostarsi nei tanti castelli del suo esteso territorio.
Tra questi Santarcangelo di Romagna, armonioso ed elegante centro storico dominato dalla Rocca dei Malatesta, che qui governarono a partire dal XIII sec, anche se la fortificazione era preesistente. I signori di Rimini la ampliarono e l’abbellirono e la Rocca di oggi è il frutto della loro opera ricostruttiva. E Montefiore Conca, una delle residenze più gradite ai Malatesta che qui ospitarono re e imperatori. Salendo verso le colline delle Vallate del Marecchia e del Conca è tutto un fiorire di castelli e torri millenarie.
Qui si fronteggiarono le due casate confinanti, i Malatesta e i Montefeltro, in una lotta senza tregua e i castelli spesso furono dell’uno o dell’altro. Lasciata Santarcangelo il percorso in Valmarecchia comincia con il Palazzo Marcosanti a Poggio Berni, a seguire il Castello di Scorticata e di Montebello, dove aleggia la leggenda della piccola Azzurrina scomparsa nelle sue segrete, di cui secondo la leggenda si ode ancora oggi il pianto.
Dirimpettaia è la Rocca di Verucchio che fu del Mastin Vecchio, centenario capostipite dei Malatesta.
Sulla sinistra svettano le quinte turrite del Monte Titano, emblemi dell’antica Repubblica di San Marino. Su un ardito sperone dalle pareti a strapiombo, sorge la stupefacente Fortezza di San Leo, l’antica Montefeltro. Di origine molto antica, nel 1475 fu ristrutturata da Francesco di Giorgio Martini, che la trasformò nell’inespugnabile punta di diamante del sistema difensivo della zona.
Accovacciato sotto al Monte Carpegna, Pennabilli con i Castelli di Penna e Billi. Più su il borgo fortificato di Casteldelci, l’antico Castrum Ilicis, patria di Uguccione della Faggiola, e Sant’AgataFeltria con la bizzarra Rocca Fregoso e la frazione di Petrella Guidi, che conserva intatta la struttura urbanistica del XIV secolo.
In Valconca analogo percorso dalla ricchezza entusiasmante a cominciare dalla pianura con il centro medievale di San Giovanni in Marignano. Salendo ecco Montescudo con la cinta muraria a doppia funzione difensiva e a pochi chilometri il borgo fortificato dell’Albereto.
Montefiore Conca la cui Rocca affascina per imponenza e bellezza, donando nelle sue sale affreschi rarissimi e preziosi, unica testimonianza superstite a soggetto profano degli apparati decorativi trecenteschi dei Malatesta e una varietà di materiali qui rinvenuti che offrono uno spaccato della vita del castello, nelle sue numerose sfaccettature. E ancora l’eleganteMontegridolfo che ha mantenuto intatto il suo borgo fortificato e la nobile Saludecio, circondato da possenti mura e con l’unico bastione ad asso di picche dell’intera provincia.
Il percorso si chiude a Mondaino, che della sua cinta conserva quasi tutto il perimetro e si presenta con l’elegante palatium analogo al cassero di Castel Sismondo che domina una singolare armoniosa piazza a semicerchio.
PUBBLICAZIONI: Malatesta e Montefeltro