Data comunicato: 30 Maggio 2016
Turisti fedeli dalla Germania e non solo: l’Assessore Sadegholvaad dà il via alle premiazioni degli ospiti affezionati alla Riviera.
La tradizionale ospitalità romagnola si rinnova in due alberghi che raccontano la storia balneare di Rimini: l’Hotel dell’Angelo di Bellariva, gestito dalla famiglia Vici dal 1949 e l’Hotel Haarlem di Rivazzurra, gestito dalla famiglia Salvatori dal 1956.
A testimonianza di questa tradizione sono gli ospiti premiati dall’Assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad per la loro fedeltà a Rimini:
Giovedì 26 maggio, all’Hotel Dell’Angelo, sono state festeggiate le nozze d’argento tra Rimini e un gruppo di Tedeschi provenienti da MARKT SCHWABEN, un paese vicino a Monaco di Baviera. Inizialmente l’Hotel dell’Angelo era la meta della squadra di calcio dei ragazzi del Falken, la compagine di Mark Schwaben poi, successivamente, alla squadra si sono uniti gli amici, i conoscenti e il gruppo si è allargato fino a superare le 70 persone. Da allora due volte all’anno, e da sempre nel periodo di Pentecoste, il gruppo si ferma a Rimini mediamente 14 giorni ininterrottamente da ben 25 anni. Per questa fedeltà è stata organizzata una grande festa che ha visto premiare 34 famiglie tedesche.
Un’altra coppia tedesca insieme a una famiglia italiana sono state premiate invece questa mattina all’Hotel Haarlem di Rivazzurra, che quest’anno celebra il 60° anniversario di attività. Fondato nel 1956 da Giordano "Carlo", padre di Francesco Salvatori che ora lo gestisce con il figlio Alessandro, l’albergo ospita anche quest’anno i coniugi Hackstein di Oberhausen – Germania, che vengono in vacanza nel loro hotel dal 1962 ben 2 volte all'anno, per circa 3 settimane in maggio e in settembre. Sono ormai parte della famiglia, tanto che hanno le chiavi dell'hotel direttamente nel loro mazzo di chiavi di casa. Premiata anche la famiglia Frigerio (babbo Ferdinando "Nando", mamma Luciana e il figlio Mario) di Como, fedeli clienti da 30 anni.
La storia dell’Hotel Haarlem, è la storia della Rimini balneare , quando i riminesi, nel dopoguerra , si rimboccarono le maniche e costruirono gli alberghi (in allegato alcuni documenti dell’epoca). Come nonna Francesca, Cecca, le donne si occupavano della cucina preparando specialità romagnole. Seguirà le sue orme la nuora Mirella, che nel giro di qualche anno sostituisce la suocera. Nel 2008, dopo 7 anni da bagnino, entra a far parte della squadra anche il figlio Alessandro. Oggi l’albergo fa parte del consorzio Alberghi Tipici Riminesi , un’associazione che sente fortemente la vocazione turistica nel rispetto della tradizione dell’ospitalità romagnola.
Proprio per questo spirito di accoglienza e di cordialità umana che appartiene da sempre alla tradizione riminese, c’è chi ogni anno sceglie di affrontare lunghi viaggi per trascorrere le vacanze estive in Riviera. Una continuità che è un segno di affezione e che rappresenta la migliore promozione per una località turistica perché alimenta quel passaparola spontaneo che è la colonna portante dell’attrattività di un luogo.
L’amministrazione comunale ha voluto pertanto ringraziare gli albergatori e i loro ospiti consegnando loro delle pubblicazioni sulla città e il Diploma “Amico Speciale di Rimini”.
Alcune immagini delle premiazioni