Data comunicato: 2 Novembre 2022
L’autunno regala a Rimini numeri e presenze turistiche fuori stagione. Come da previsioni della vigilia, il lungo ponte per Ognissanti si sta confermando all’insegna degli spostamenti, con tantissimi italiani che hanno approfittato della festività per viaggiare. Complice il clima favorevole e le temperature eccezionali per questa stagione, sono state migliaia le persone che già da sabato hanno preso d’assalto le spiagge, per godersi una passeggiata sul Parco del Mare o per pranzare all’aria aperta, così come sono stati tantissimi i visitatori che stanno approfittando di queste giornate per scoprire il centro storico, le sue bellezze monumentali e la sua offerta culturale e artistica.
Se infatti la spiaggia ha fatto il pieno, non sono stati da meno gli spazi museali: nella sola giornata di domenica 30 ottobre Fellini Museum, Museo della Città e Domus del Chirurgo hanno fatto registrare un afflusso costante di visitatori, con quasi 350 persone che si sono addentrate nelle sale di Castel Sismondo e al Palazzo del Fulgor per scoprire il progetto dedicato a Federico Fellini, mentre oltre 250 coloro che si sono tuffati nella storia attraverso i percorsi espositivi del Museo di via Tonini e della Domus. I dati confermano che il 70% di coloro che hanno acquistato il biglietto proviene dall’Emilia Romagna, dal Veneto e Lombardia, territori che rappresentano gli storici bacini di riferimento per il turismo interno riminese. Il 6% dei visitatori arriva dall’estero, mentre il 3% dalla provincia riminese.
“Numeri che prima di tutto testimoniano come il centro storico, grazie alla sua offerta museale e culturale, risulti sempre più attrattivo agli occhi dei turisti, che hanno l’opportunità di scoprire e di farsi sorprendere da una Rimini diversa e complementare a quella balneare, dimostrandosi un tassello indispensabile in quel processo di destagionalizzazione del nostro turismo – sottolinea il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad – In questo senso gli importanti investimenti realizzati e tutt’ora in corso stanno riconsegnando importanti risultati, sia in termini di immagine e di apprezzamento, sia in termini di presenze. La destagionalizzazione però non passa solo dalla valorizzazione del polo storico e culturale, ma passa anche per un nuovo modo di concepire e offrire la spiaggia: il colpo d’occhio di questi giorni, segnati dall’eccezionalità di temperature più primaverili che novembrine, ha dimostrato tutta la potenzialità della spiaggia al fuori dalla stagione balneare tradizionale. Non a caso ormai già da diversi anni quegli operatori che hanno deciso di scommettere e di restare aperti anche oltre il mese di settembre hanno ottenuto riscontri importanti. Al di là dell’anomalia climatica – con i temi che questa apre in chiave ambientale - resta l’evidenza di come una programmazione che fissi i paletti della stagione balneare tra metà maggio e la prima metà di settembre sia anacronistica e come sia opportuno avviare una riflessione su un allungamento della stagione, comprendendo magari il mese di ottobre. Una riflessione che deve coinvolgere tutti, sia le componenti amministrative sia gli operatori privati. La spiaggia viva, la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, l’entroterra straordinario, l’attività congressuale e fieristica compongono gli ingranaggi di una macchina che può far correre Rimini 365 giorni l’anno”.
La proposta dei Musei per il ponte di Ognissanti
Per il ponte di Ognissanti i Musei di Rimini (Museo della Città e Domus, Part, Fellini Museum) restano aperti eccezionalmente anche oggi, lunedì 31 ottobre. Al Palazzo del Fulgor ultimi giorni per visitare ‘Fellini forbidden’, l’inedita mostra dedicata al lavoro grafico che il regista riminese ha realizzato in preparazione del film ‘Il Casanova’ e che espone 42 disegni, autentiche caricature dell’organo genitale maschile. Prosegue invece fino al 26 dicembre la mostra fotografica La prima notte di quiete 50 anni dopo, con foto dal set del film ‘La prima notte di quiete’ di Valerio Zurlini (Italia 1972, 132’), per ricordare il film ambientato e girato a Rimini, che propone l'immagine, un po' malinconica, della città in inverno, molto lontana dai luoghi comuni per cui era nota come capitale italiana del turismo balneare. Le immagini provengono dall’archivio Titanus, dal fondo Minghini della Biblioteca Gambalunga e da Reporters Associati e Archivi.