Si svolgerà il 7 e l8 settembre la XIII edizione de la Festa de Borg, la tradizionale festa al Borgo San Giuliano nata nel 1979 e dal 1980 divenuta un appuntamento fisso biennale.
Nel corso degli anni da piccola festa del borgo più antico di Rimini, quello a ridosso del porto canale, al di là del bimillenario ponte di Tiberio e al limitare del vasto parco Marecchia, ha raggiunto la fama della "festa di Rimini".
Il primo sabato e domenica di settembre, ogni due anni, il borgo rivive gli eventi e i personaggi che hanno segnato questo angolo di Rimini e lintera città, con spettacoli suggestivi realizzati da piccoli e grandi complessi musicali e artisti di strada. Il cielo si riempie di incredibili "fiori" pirotecnici e, come vuole la tradizione, stand gastronomici propongono le specialità riminesi, sia marinare, sia contadine.
La festa ha sempre valorizzato anche laspetto culturale, allestendo mostre di artisti riminesi, invitando pittori a decorare con murales le case del borgo, esponendo raccolte di antichi documenti, monete, stampe e quanto per ogni edizione si trova per far rivivere ai visitatori la storia di Rimini.
Nei due giorni e sere di festa "vivono il Borgo" oltre 60 mila persone, non solo riminesi ma provenienti da tutta la provincia dalla Repubblica di San Marino e da qualche anno, anche dallEmilia, dalla Toscana, dal Veneto e dalla Lombardia.
La fama del borgo "felliniano", della festa, delle caratteristiche e della tradizione borghigiana ha richiamato più volte linteresse della televisione. Hanno parlato del Borgo: Uno Mattina, Turisti per caso, Linea Blu, Sereno Variabile.
Gli anni, i decenni trascorsi non hanno cancellato linteresse e la passione per le vicende e la vita della vecchia borgata e dellantica città: il passato conserva nel proprio scrigno racconti sorprendenti e tesori di saggezza, da non dimenticare o sacrificare magari in nome di una modernità che non coincide sempre con quello che si vuol far credere. Non tutto è oro quel che luccica!
Ecco perché la prossima edizione de La Festa de Borg torna a puntare decisamente sui temi che erano alla sua origine: a quella convivialità e socialità che caratterizzavano, molto più di quanto avvenga oggi, la vita di allora.
E il filo conduttore, per rivivere quei sentimenti e quella disponibilità, sarà il Circo.
Nel Borgo stazionava spesso il Circo. A volte si trattava di un piccolissimo Circo, che magari non aveva neppure il tendone: disponeva solo di una pista, dei un paio di carrozzoni e poco più. Bastava, però, a creare un momento di ritrovo e di spensieratezza.
Ma cera qualcosa ancor più sorprendente, a pensarci oggi: ed era lamicizia che si stabiliva con quella gente del circo con quegli strani e pittoreschi personaggi arrivati da chissà dove, che spesso venivano invitati a mangiare nelle case del Borgo; dopodichè i borghigiani erano invitati gratuitamente agli spettacoli del Circo. Poi, quegli uomini e quelle donne che sembravano così diversi, ripartivano e tornavano dopo un anno. Col tempo le loro visite si diradarono. Finchè di loro non rimase che un caldo ricordo.
Ma con la prossima festa torneranno: il Borgo, nelle piazzette e nelle strade accoglierà nuovamente gli spettacoli del Circo, rivedrà la sfilata dei funamboli, il fumo degli accampamenti, i tendoni colorati .
E al centro di tutto, la figura più dolce e misteriosa: il Clown. Di questo strano personaggio, Federico Fellini ha detto: " Attraverso di lui esorcizziamo la nostra impotenza, le nostre contraddizioni e soprattutto la lotta ridicola e sproporzionata contro i fantasmi del nostro egoismo, della nostra vanità e della nostra illusione.."