Stefano Bollani e la MDR Sinfonieorchester per i concerti sinfonici della Sagra Malatestiana

Pubblicato il: 6 Settembre 2016


Terzo appuntamento con i Concerti Sinfonici della 67° Sagra Musicale Malatestiana di Rimini.
Mercoledì 7 settembre alle ore 21 all’Auditorium Sala della Piazza del Palacongressi di Rimini arriva il talento sempre più eclettico del pianista Stefano Bollani, impegnato nella celeberrima Rhapsody in Blue di George Gerswhin che vedrà sul palco la più antica orchestra radiofonica tedesca, la MDR Sinfonieorchester, affidata alla bacchetta del suo direttore musicale, Kristjan Järvi. In programma, oltre a Gerswhin, Quattro interludi sinfonici da "Intermezzo", op. 72 di Richard Strauss, e la Suite dal balletto op. 20 Il lago dei cigni di Pëtr Il'ič Čajkovskij.

La Rhapsody in Blue di George Gershwin continua a esercitare un fascino irresistibile, nonostante sia una delle composizioni più eseguite e rielaborate della storia. Fu scritta dall’autore a soli ventisei anni tra la fine del 1923 e l’inizio del 1924, come brano per due pianoforti, il titolo originario della prima versione era American Rhapsody. In seguito il brano fu orchestrato da Ferde Grofé, l’arrangiatore di Paul Whiteman, direttore dell’orchestra jazz di New York. In questa versione per pianoforte e orchestra jazz, Rapsodia in blue venne eseguita, dopo soli pochi giorni di prove, il 12 febbraio del 1924 all’Aeolian Hall di New York, con lo stesso Gershwin al pianoforte e con l’orchestra di Paul Whiteman (con l’aggiunta di una sezione di archi) all’interno di un concerto intitolato “An Experiment in Modern Music”: il successo fu immediato e il brano fu applaudito da musicisti come Fritz Kreisler, Igor Stravinsky, Sergej Rachmaninov, Leopold Stokowski, John Philip Sousa e Jascha Heifetz. La partitura, in questa versione per pianoforte e orchestra, fu realizzata solo l’anno successivo ad opera di Grofé, alla quale seguirono altre due orchestrazioni, nel 1926 e nel 1942, quet’ultima è la più usata oggi. In Rapsodia in blue si ha la fusione e l’incontro tra la musica jazz e la musica classica, con l’inserimento in un linguaggio classico di sonorità e elementi tipici del jazz come i ritmi e le inflessioni melodiche e armoniche (questo infatti è il significato della parola blue che compare nel titolo del pezzo). Stefano Bollani è senza dubbio l’interprete ideale per questa Rapsodia, perfetto nel combinare la sua formazione accademica con la pronuncia e la capacità di improvvisare del jazz prevista dalla partitura.

Biglietti da 15 a 42 euro Per informazioni tel. 0541. 0541 793811 dalle ore 10 alle 14 dal lunedì al sabato. Acquistabili anche online su www.vivaticket.it


I prossimi concerti sinfonici

L’Auditorium “Sala della Piazza” ospiterà nelle prossime settimane altre grandi orchestre sinfoniche, direttori e solisti.

Martha Argerich segna un appuntamento senza precedenti per Rimini (9 settembre), anche perché la leggendaria pianista ha deciso di suonare con i giovani musicisti  della Youth Orchestra ofBahia diretti da Ricardo Castro e a fianco della giovanissima Theodosia Ntokou per lo spettacolare Concerto per due pianoforti di Francis Poulenc, prima di affrontare, da sola e per la gioia del pubblico, lo spumeggiante Concerto in sol maggiore per pianoforte di Maurice Ravel.

A chiudere gli appuntamenti sinfonici torna a Rimini l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI (13 settembre) con Dmitrij Kitajenko sul podio e Simon Trpčeski al pianoforte per un programma tutto russo aperto da una rarità sinfonica di Rodion Ščedrin, il Concerto per orchestra n. 1, a cui seguirà il Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaninov e la smagliante Shéhérazade di Nikolaj Rimskij-Korsakov.

 

Per informazioni di biglietteria: tel. 0541 793811 dal martedì al sabato dalle ore 10.00 alle 14.00, martedì e giovedì dalle 15.30 /17.30
I biglietti sono in vendita anche su www.vivaticket.it

 

STEFANO BOLLANI
Musica come enorme gioco da re-inventare in continuazione, da solo o con i compari più diversi. Bollani sale sul palco per imparare ogni sera qualcosa e “perché è più conveniente che pagare uno psicanalista”. Cerca stimoli ovunque, in tutta la musica del passato ma soprattutto esplora il presente, l’attimo, improvvisando a fianco di grandi artisti come il suo nobile mentore Enrico Rava, Richard Galliano, Bill Frisell, Paul Motian, Chick Corea, Hamilton de Holanda. Con lo stesso animo si insinua all’interno di orchestre sinfoniche come la Gewandhaus di Leipzig, la Scala di Milano e l’Orchestre National de Paris facendosi prendere per mano da direttori coraggiosi e entusiasti come Riccardo Chailly, Krjstian Jarvi, Daniel Harding. Insieme al bassista Jesper Bodilsen e al batterista Morten Lund, da dodici anni, cerca il modo di far vivere al pubblico lo stesso divertimento che provano loro ogni qual volta le voci dei loro strumenti si uniscono. Celebra la forma-canzone fianco a fianco con Caetano Veloso e Hector Zazou ma anche insieme a noti conterranei quali Irene Grandi, Fabio Concato, Elio e le storie tese. Quando non suona, scrive libri o inventa spettacoli teatrali come Primo Piano, con la Banda Osiris o La regina dada, scritto e interpretato insieme a Valentina Cenni, che oltre a essere una meravigliosa attrice è la donna che vive al suo fianco. In radio, complice quel geniaccio di David Riondino, ha dato vita al Dottor Djembè, onnisciente musicologo che ha sparso semi di ironia e sarcasmo per svariati anni dai microfoni di RadioRai3. In tv, dopo l’esperienza alla corte di Renzo Arbore, si è lanciato per Rai3 in jam-session di parola e musica in due stagioni del suo Sostiene Bollani. Tutto sempre per comunicare gioia. Joy in spite of everything, come recita il titolo di un suo recente lavoro per ECM, prendendo in prestito una frase del grande Tom Robbins.

KRISTJAN JÄRVI
Nato in Estonia ma cresciuto negli Stati Uniti, Kristjan Järvi è dotato di una personalità musicale unica, che da sempre lo spinge oltre i confini della musica classica. Järvi unisce la formazione classica e l’amore per il repertorio tradizionale a una forte passione per i programmi originali. Il nome di Kristjan Järvi è diventato sinonimo di diversità artistica e culturale, a cui si è votato da oltre 20 anni in qualità di Fondatore e Direttore Principale della Absolute Ensemble. Il suo amore per la musica di ogni genere lo ha portato a collaborare con artisti del calibro di John Adams, Benny Andersson, Goran Bregovic, Tan Dun, Renée Fleming, HK Gruber, Eitetsu Hayashi, Marcel Khalifé, Arvo Pärt, Steve Reich, Paquito D’Rivera, Esa Pekka Salonen, Joe Zawinul, per citarne alcuni. Kristjan Järvi è invitato regolarmente come direttore ospite dalla London Symphony Orchestra, dall’Orchestre de Paris, dall’Orchestre National de France, dalla National Symphony Orchestra danese e dalla National Symphony Orchestra di Washington DC. Ha inoltre diretto l’Orchestra della Cappella di Stato di Dresda, la Filarmonica di Berlino, l’Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese, l’Orchestra Sinfonica della Radio della Germania del Nord, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, la Sydney Symphony Orchestra, l’Orquestra Sinfônica de São Paulo, la NHK Symphony Orchestra giapponese, la DSO di Berlino e l’Orchestra di Stato bavarese. Ha fondato la Absolute Academy (residente presso il MusikFest Bremen) ed è direttore principale della Gstaad Festival Orchestra. Instancabile sostenitore della “nuova musica”, nel corso della sua carriera Järvi ha commissionato oltre 100 nuove opere, inciso più di 30 album e ricevuto numerosi riconoscimenti. Järvi è inoltre un educatore dinamico e intraprendente. È direttore fondatore e direttore artistico della Baltic Sea Youth Philarmonic, che aspira a svolgere un ruolo chiave nella formazione e attività musicale dei paesi della regione del Mar Baltico e che, dal dicembre 2015, si è arricchita della Baltic Sea Philarmonic, a cui collaborano musicisti di età superiore ai 25 anni. Järvi ha studiato pianoforte presso la Manhattan School of Music e direzione d’orchestra presso l’Università del Michigan. Ha iniziato la sua carriera come assistente di Esa-Pekka Salonen presso la Los Angeles Philharmonic per poi assumere l’incarico di direttore principale e direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica e Operistica Norrland svedese (2000-2014) e della Tonkünstler Orchestra di Vienna (2004-2009). Dal settembre 2012 è Direttore Principale della MDR Sinfonieorchester di Lipsia.

MDR SINFONIEORCHESTER
La più antica orchestra radiofonica tedesca si presenta oggi come una delle più vivaci e innovative realtà di tutta Europa. Oltre alla costante presenza in programmi radio-televisivi e su Internet, con i suoi concerti delizia il pubblico radiofonico della MDR e non solo. Su scala internazionale è possibile seguire l’orchestra attraverso l’EBU/UER, durante le tournée e le esibizioni in qualità di ospite. Per questa stagione l’orchestra è stata invitata a tenere concerti in Italia e Romania. Le incisioni della MDR Sinfonieorchester sono edite da MDR Klassik, Neos, Naxos, SONY Classical e Naïve. Dopo la direzione, tra gli altri, di Hermann Abendroth, Herbert Kegel, Wolf-Dieter Hausschild, Fabio Luisi e Jun Märkl, dalla stagione 2012/2013, il nuovo direttore principale è Kristjan Järvi, che con le sue indicazioni programmatiche e i suoi concetti innovativi, ha ampliato il respiro dell’orchestra. Dalla stagione 2014/2015 Kristjan Järvi è organizzatore dei Festival della MDR Sinfonieorchester, che si tengono in varie sale della città di Lipsia e sono trasmessi in tutta l’area di diffusione della MDR. Lo scopo principale è presentare sotto una nuova luce un repertorio ricco di sfaccettature che abbraccia più generi musicali, con ospiti di eccezione, non appartenenti esclusivamente al mondo della musica classica, quali Aziz Sahmaoui, Django Bates, HK Gruber, Wolfgang Muthspiel, Eddie Daniels, i Beat-Boxerin Bellatrix, Francesco Tristano, DJ Mr. Switch, Stefano Bollani e molti altri. La MDR Sinfonieorchester affonda le sue radici in Sassonia, Sassonia-Anhalt e Turingia, una regione, il cui panorama musicale è stato fortemente influenzato da compositori quali Johann Sebastian Bach, Felix Mendelssohn-Bartholdy, Richard Wagner, Robert Schumann, Franz Liszt e Kurt Weill. La MDR Sinfonieorchester mantiene vivo lo spirito innovatore di questi compositori con la musica più recente, la sperimentazione di più generi e una vivace esecuzione del repertorio tradizionale. A riprova della varietà del repertorio dell’orchestra è sufficiente citare i concerti tenuti con artisti quali Anouschka Shankar, Steve Reich, Hauschka, Múm, Julia Fischer, Angelika Kirchschlager, Renaud Capuçon, Patricia Petibon, Alexander Toradze, Sarah Chang, Jean-Yves Thibaudet, Pekka Kuusisto, Gabriela Montero, Nils Mönckemeyer, Antoine Tamestit, Roby Lakatos. Diretta da sempre da direttori di fama, negli ultimi anni, si sono alternati sul podio direttori del calibro di Roger Norrington, Adam Fischer, Krzysztof Urbański, Tan Dun, Stefan Asbury, James Gaffigan, Markus Stenz, Alain Altinoglu, Roberto Abbado e Santtu-Matias Rouvali. La MDR Sinfonieorchester ha realizzato numerose colonne sonore fra cui Cloud Atlas e Ologramma per il Re di Tom Tykwers, The Boy di Craig Macneil, premiato al Sundance Film Festival, Sense8, serie televisiva ideata da Andy e Lana Wachowski e per pellicole per ragazzi come Bibi e Tina 3 e Schiaccianoci e il Re dei Topi.

Info: www.sagramusicalemalatestiana.it