Il Comune di Rimini, in collaborazione con il Comune di Santarcangelo di Romagna e il supporto di Santarcangelo dei Teatri , dedica a Raffaello Baldini, a dieci anni dalla morte, una articolata rassegna di mostre, spettacoli, incontri, proiezioni di film e video. A Baldini, poeta santarcangiolese, è dedicata tutta la seconda parte del progetto annuale Lingue di confine, incursione trasversale sulla perdurante vitalità dei dialetti nel mondo contemporaneo e nelle arti che lo esprimono.
Sabato 21 marzo si parte con il primo appuntamento dell’articolato calendario di mostre, spettacoli, incontri, proiezioni con l’intento di valorizzare il segno che Baldini ha lasciato nel panorama culturale e artistico italiano contemporaneo: dieci anni non senza di lui, ma ‘con’ lui, con le sue opere e la sua figura di poeta della ‘gente comune’.
A La Fondazione, l’ultimo grande monologo teatrale di Baldini, è dedicato il trittico di mostre che si inaugurerà sabato pomeriggio alle 18 (ingresso gratuito). Tre esposizioni legate tra di loro, allestite nelle sale del Museo della Cittàfino al 3 maggio, e ispirate alle “cose” che, nel loro accumularsi nel tempo, accompagnano la vita .
Baldini in scena - 4/4/04: La Fondazione al Premio Riccione, è la mostra fotografica a cura di Fabio Bruschi e Piero Delucca, con gli scatti dei fotografi di scena Sandro Cristallini e Viterbo Rossi. La mostra è dedicata alla presentazione de La Fondazione che lo stesso Baldini propose in anteprima alla sala Teatro del Mare di Riccione, domenica 4 aprile 2004, per la rassegna La stagione del Premio Riccione. Una interpretazione a sorpresa – il programma prevedeva una recita dalla raccolta di poesie Intercity; gli organizzatori e il pubblico accolsero con gratitudine e entusiasmo la sua performance, fortunatamente documentata dalle fotografie di Sandro Cristallini e dal video di Stefano Bisulli.
Anche la mostra Cose ritrovate di Paolo Simonazzi è ispirata dall’ultimo monologo di Baldini. Attraverso una serie di fotografie ambientate in luoghi imprevedibili e bizzarri, abitati da strambi personaggi, Simonazzi ambienta nello spazio di case, garage e depositi, come vere e proprie opere d’arte, collezioni di cianfrusaglie e oggetti improbabili, rivelando l’essenza di quelle che non sono solo ‘cose’.
Cibario banco planetario del gambettolese Francesco Bocchini, che inaugura il riallestimento della Sala del Cenacolo, con cui dialoga, rende un implicito omaggio a La Fondazione: nelle sue scaffalerie lo scultore elenca oggetti immaginari, archiviando pensieri e appunti, mettendoli a riparo. Una metafora del legame tra gli oggetti e il percorso di vita che ognuno compie.
Ad aprire le tre mostre sarà un intervento di Ermanno Cavazzoni (ore 18, Sala del Giudizio del Museo della Città): Cavazzoni, già autore de Il poema dei lunaticida cui Fellini trasse La voce della luna, interpreterà il lavoro di Simonazzi (e quello retrostante di Baldini, di cui è profondo conoscitore) e introdurrà, con il suo Il mondo delle cose, la visita alle esposizioni.
La ‘giornata baldiniana’ si concluderà alle 21 con il contributo di un altro appassionato interprete del poeta santarcangiolese. Sempre alla Sala del Giudizio, lo scrittore Paolo Nori leggerà infatti il testo integrale in italiano di La Fondazione, accompagnato al pianoforte dal maestro Carlo Boccadoro (ingresso gratuito). “Quando è uscito, La Fondazione, nel 2008, io l’ho letto, e poi l’ho riletto, e poi l’ho riletto ancora – scrive Nori nel settembre 2014 in occasione della sua partecipazione al Festival della Letteratura di Mantova – tre volte di seguito, non mi era mai capitata una cosa del genere, e a pensare alla Fondazione a me viene in mente la casa dove abitavo, in un quartiere di Bologna che si chiama Borgo Panigale. (…) Leggere ad alta voce La Fondazione di Baldini mi sembra significhi sentire la voce del protagonista, che è un signore che si lamenta che la moglie l’ha lasciato, e non è un signore normale, è un signore che «tiene da conto», cioè non butta via niente, neanche i tappi delle bottiglie, neanche i giornali vecchi, neanche le bottiglie vuote, niente, e ha la casa piena di quei tappi, e di quei giornali, e di quelle bottiglie, e di tutto, compresa una matita tricolore che era un gadget del partito liberale per le elezioni politiche del ’74”.
Baldiniana 2015 affronta la poetica dell’autore santarcangiolese con un approccio colto e popolare allo stesso tempo. Oltre alle mostre, nell’articolato programma si spazia infatti dall'incontro con attori, registi e studiosi del teatro contemporaneo a confronto sulla lingua teatrale di Baldini (Baldini a teatro, 18 aprile), alla presentazione dell’ultimo libro a lui dedicato, in tandem con Franco Loi, da uno dei maggiori studiosi italiani della poesia contemporanea in dialetto, Manuel Cohen (23 aprile), dal titolo Baldini per me (per noi, per tutti). La rassegna si chiude al Teatro degli Atti con il recital Il Baldini degli altri (mercoledì 29 aprile), testimonianza viva della proliferazione baldiniana, cui parteciperanno i nuovi poeti in dialetto e gli sperimentati attori provenienti da tutta la Romagna. Infine, due documentari sui poeti romagnoli sono in programma alla Cineteca comunale: Santarcangelo di Romagna. il paese dei poeti di Simonetta Nicolini e Romagna terra dei poeti di Eddi Bisulli (10 aprile).
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.
Info: Ufficio Attività Teatrali 0541 704427 / 704293 - Biblioteca Civica Gambalunga 0541 704486 - Cineteca Comunale 0541 704302- Museo della Città 0541 793851 / 704414 / 704416
www.bibliotecagambalunga.it www.bibliotecagambalunga.it/cineteca www.teatroermetenovelli.it www.museicomunalirimini.it