San Valentino è universalmente riconosciuto come protettore degli innamorati di tutto il mondo. Si dice che il vescovo Valentino fu perseguitato dal Senato romano e cadde martire il 14 febbraio del 273 per aver celebrato il matrimonio tra una giovane cristiana ed un legionario pagano. Da allora divenne il protettore dei fidanzati e ogni anno il 14 febbraio ricorre la sua festa… e quella degli innamorati.
Anche a Rimini, la città di Francesca, l’eroina della passione e dell’amore eterno, a cui sono dedicati ogni anno prestigiosi convegni internazionali, si festeggia San Valentino con un'iniziativa divertente e interessante, che suggerisce un'idea originale per trascorrere il week-end degli innamorati nella magica atmosfera del mare d’inverno. Nel weekend di San Valentino, infatti, sabato 12 e domenica 13 febbraio, tutte le coppie potranno entrare e visitare i musei comunali di Rimini pagando un solo biglietto anzichè due.
Il Museo è una miniera di meraviglie e curiosità che raccontano la storia di Rimini. Ci sono le piccole pedine che venivano usate come biglietti di ingresso all’Anfiteatro, statuine di gladiatori. Gruzzoli di spiccioli dell’epoca romana, sfarzosi mosaici, anfore e laterizi delle fornaci di argilla aperte dai primi imprenditori riminesi. Vi sono esposte le opere della Pinacoteca, ove si possono ammirare dipinti, sculture e ceramiche, arazzi e oreficerie, l'imponente affresco con il Giudizio Universale proveniente dalla chiesa di Sant'Agostino, i capolavori della Scuola Riminese del Trecento, il raffinato Crocifisso di Giovanni da Rimini e il prezioso polittico di Giuliano da Rimini, vasellame e boccali decorati con stemmi malatestiani, preziose tavole dell'età d'oro della signoria dei Malatesta commissionate ad artisti di grande fama quali: Giovanni Bellini, Domenico Ghirlandaio, Agostino di Duccio, Pisanello e Matteo de' Pasti, Guido Cagnacci, il Centino, il Guercino e Simone Cantarini. Il cortile interno ospita il Lapidario romano con un'ampia raccolta di iscrizioni dal I sec. a.C al IV d.C. Uno spazio permanente è dedicato alla splendida produzione grafica di RenèGruau, artista riminese che per oltre 70 anni ha operato nel campo dell'illustrazione di moda.
Recentemente è stata aperta la prima sezione del Museo Archeologico, dedicata alla Rimini imperiale del II e III secolo, con particolare risalto alla Domus di Palazzo Diotallevi, celebre per il mosaico delle barche, e alla Domus di piazza Ferrari, nota per il ricchissimo strumentario del medico-chirurgo. Ad aprirsi agli occhi del visitatore è un'area archeologica di 700 mq. che ha restituito gli strumenti del lavoro di un chirurgo che operava all'interno di un'abitazione di Ariminum del III secolo, destinata in parte all'esercizio della professione medica e farmaceutica. Uno scavo che l'opera architettonica protegge e valorizza, offrendolo allo sguardo dei passanti.
Per continuare il percorso culturale è possibile visitare le sale quattrocentesche di Castel Sismondo che accolgono mostre di grande prestigio fino al 27 marzo 2011. Si possono ammirare: “Parigi. Gli anni meravigliosi. Impressionisti contro Salon” e “Caravaggio e altri pittori del Seicento. Capolavori dal Museo di Hartford”. La visita guidata alla Rimini del Seicento, organizzata per l’occasione dai Musei comunali la domenica pomeriggio nell’ambito del progetto Riminicitypass, completa l'offerta. Un percorso attraverso la pittura del Seicento fra le testimonianze ancora vive nella Città e le opere custodite nel Museo. Scopri tutte le iniziative e le opportunità sul sito www.riminicitypass.it
Quale pretesto migliore per offrirsi un inaspettato weekend a Rimini fra i gioielli d’arte del suo centro storico e il mare d’inverno?
L’inverno è il periodo ideale per scoprire questa Rimini che non ti aspetti, fra itinerari alla scoperta dei segni della romanità (come il Ponte di Tiberio o l’Arco d’Augusto), fonte d'ispirazione per l'architettura rinascimentale (come il capolavoro del Rinascimento italiano, il Tempio Malatestiano), abbinati magari a gustose tappe nei ristoranti della città per assaporare i piatti tipici romagnoli, non si può partire da Rimini senza prima aver assaggiato una vera piadina riminese, o per una cenetta romantica ….al Grand Hotel di Fellini o per un tuffo alle terme.
Per informazioni e prenotazioni alberghiere: tel. 0541.53399 www.riminireservation.it