In occasione della festa di San Giuseppe e di tutti i papà, sabato 18 marzo, Rimini si accende con i tradizionali falò, simbolo della fine dell'inverno e dell'arrivo della primavera.
A Marina Centro, zona porto, si tiene la tradizionale Fiera di San Giuseppe con grande falò sulla spiaggia libera e mercatino di generi vari con bancarelle di prodotti gastronomici, dolciumi e giocattoli già dal tardo pomeriggio. Parte del Lungomare Tintori e Via Destra del Porto saranno chiusi al traffico dalle 16 alle 24. L'accensione della focheraccia, preparata da Anthea con legname proveniente dalle recenti potature, è prevista intorno alle ore 21.
Ricco di animazione e di folla offre un grande spettacolo soprattutto per i più piccini, che si divertono di fronte al fuoco in cui vengono "bruciati" gli ultimi momenti dell'inverno passato.
Anche Viserba riaccende l'antica tradizione della focheraccia con un grande falò ed intrattenimento musicale sulla spiaggia del Bagno 31. Clou della festa sarà intorno alle ore 20,30, quando si darà fuoco al grande falò. I commercianti della zona proporranno piccoli assaggi dei loro prodotti agli intervenuti. L'evento è organizzato dal Comitato Turistico in collaborazione con i commercianti locali di Viserba.
Si fa festa anche al Centro Giovani Casa Pomposa, uno spazio aperto a tutti i giovani della città per suonare, fare teatro, ascoltare musica, navigare in internet o semplicemente per stare insieme. Per la festa di San Giuseppe ad animare il tradizionale falò, ci saranno i concerti dal vivo dei ragazzi. Orario: dalle 20 alle 24
Presso l'Area Verde di Casa Macanno, una serata per grandi e piccini ricca di sorprese: dalle 17.30 il laboratorio per bambini "asinando tra cielo e terra", la magnifica partecipazione di music together, il chiosco delle piadine e alle 19.00 accensione della fogheraccia. Via Macanno,168. Per informazioni 3351647617.
Tante le iniziative in altre parti della città come quelle organizzate presso le Parrochie, che radunano persone di tutte le età attorno al fuoco magari sorseggiando un caldo vin brulè.
Domenica 19 marzo, nel giorno dedicato alla festa del papà, la cooperativa Guidopolis propone una visita guidata 'Arte di padre in figlio', per babbi e figli alla scoperta del Borgo San Giuliano parlando non solo di storia e arte ma soprattutto della figura del babbo e dei figli nel passato, in modo divertente.
L'iniziativa è su prenotazione e si svolgerà con un minimo di 10 pax. Costo adulti: 5 euro, bambini gratis
Ritrovo: nuova piazzetta lato San Giuliano a fianco del ponte di Tiberio. Per info e prenotazioni 328-9439658 329-2740433
Quella della fogheraccia è un'usanza molto antica, un rito propiziatorio per un raccolto abbondante, che si collega al calendario romano, secondo il quale l'anno iniziava nel mese di marzo, dedicato a Marte, dio dell'agricoltura, oltre che della guerra. Tale usanza salutava l'inizio dell'anno agricolo con l'accensione di falò di sterpi, paglia e di quello che rimaneva dei raccolti dell'anno precedente insieme alle ramaglie derivanti dalle potature praticate in vista della bella stagione.
Qui in Romagna la preparazione delle fogheracce è sempre stata di per sè un rito: i contadini accendevano i fuochi per bruciare le potature e i giovani, i bambini e gli anziani, nei giorni precedenti la ricorrenza, raccoglievano oggetti non più utilizzati, mobili vecchi, stracci e li ammucchiavano per fare i falò, qui chiamati tradizionalmente Focheracce o Fugarine di San Giuseppe. Si trattava di momenti di aggregazione paesana, come Fellini magistralmente descrive in "Amarcord", che ancora vivono nell'anima riminese.