Il 20 gennaio 2010 Federico Fellini avrebbe compiuto 90 anni. La Fondazione a lui intitolata, insieme a 01 Distribution e a Rai Cinema, offre alla città che ha dato i natali al Maestro la proiezione di Nine, film di Rob Marshall, tratto dal musical omonimo del 1982 di Artur L. Kopit (libretto) e Mauri Yeston (Musiche), ispirato ad 8 ½ di Fellini.
La proiezione si terrà, in contemporanea con l’uscita nazionale del film, al cinema Settebello alle ore 21 di venerdì 22 gennaio. L'ingresso è ad invito e i biglietti potranno essere ritirati presso la Fondazione Fellini in via Nigra 26, dalle 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 17, dal lunedì al venerdì.
Il film di Rob Marshall
Fantasia e realtà si intrecciano continuamente mentre numeri musicali dalle complesse coreografie si alternano a intensi dialoghi girati tra Anzio, Cinecittà e Sutri. Il protagonista è Guido Contini, un regista di fama mondiale che sta attraversando una crisi professionale e psicologica. Intento a preparare le riprese del suo prossimo film, si ritrova ad affrontare tutte le donne protagoniste della sua vita: la moglie, l’amante, la musa ispiratrice, la confidente, una giornalista di moda, la prostituta che ha segnato la sua giovinezza e la sua defunta madre
Il Cast
Il film è sorretto da un cast di grandissimo livello: dopo il forfait del primo attore ingaggiato, lo spagnolo Javier Bardem, Daniel Day-Lewis si è proposto nel ruolo del protagonista, Guido Contini, il regista in crisi esistenziale e professionale di cui Marcello Mastroianni è l’immortale interprete (curiosità: pare che Day-Lewis, per ottenere la parte, abbia inviato alla casa di produzione una videocassetta con una sua sorprendente esibizione canora); Penélope Cruz è Carla, personaggio che fu di Sandra Milo: “Ho dovuto superare una grande paura”, confessa a proposito dei questa esperienza cinematografica, “Ma in questo film tutti mi hanno protetta. Daniel è un talento incredibile ma è anche un attore generoso e con un incredibile senso dell'umorismo. 8 ½ è uno dei miei film preferiti, ricordo di esserne stata sopraffatta la prima volta che lo vidi a 14 anni”; Marion Cotillard interpreta Luisa, l’ingenua ma caparbia moglie di Guido. Partecipa al film anche Sophia Loren che veste i panni della madre defunta del regista. A proposito del suo ruolo l’attrice italiana ha dichiarato: “È stato scritto apposta per me. Rob Marshall mi voleva nel film e io sono molto contenta di farlo”. Del cast doveva far parte anche Catherine Zeta-Jones, ma in seguito abbandonò il progetto, per sostituirla è stata ingaggiata Nicole Kidman che reciterà nel ruolo di Claudia, la bellissima protagonista del film che Guido stenta a realizzare, interpretata nella pellicola originale da Claudia Cardinale. Guido la vede in sogno come una figura angelica rassicurante ma sfuggente, simbolo di purezza e di sentimenti autentici irraggiungibili. “È stato bellissimo tornare a cantare e ballare, ma ancora meglio è stato poterlo fare circondata da tante donne meravigliose”, dichiara Nicole Kidman, al primo film dopo la nascita della piccola Sunday Rose.
Tra gli interpreti di Nine, anche alcuni attori italiani: Elio Germano, Ricky Tognazzi, Giuseppe Cederna, Valerio Mastandrea, Martina Stella.
Dal film di Fellini alla riedizione di Marshall
Nine è un progetto senz’altro ambizioso, che ripropone sul grande schermo una delle opere più originali e significative della settima arte, un autentico caposaldo della cinematografia italiana (e mondiale), un modello da imitare per un gran numero di registi. Nato da un’idea di Fellini e di Flaiano, premiato con due Oscar e col Gran Premio al Festival di Mosca, 8½ raccontava i turbamenti, i desideri, le angosce e le fantasie oniriche di Guido Anselmi, un regista in crisi creativa interpretato dall’indimenticabile Marcello Mastroianni. La storia di 8½ è stata reinterpretata per la prima volta da Bob Fosse nel 1979 per il film musicale All that jazz, anch’esso caratterizzato da echi autobiografici. Quindi, nel 1982 prende forma Nine, un musical teatrale scritto da Arthur Kopit e Maury Yeston e andato in scena a Broadway con enorme successo, tanto da aggiudicarsi cinque Tony Award e da essere replicato, nel 2003, da un fortunato revival interpretato da Antonio Banderas. Dopo il successo in palcoscenico, la Weinstein Company ha deciso di produrre la versione cinematografica di Nine: la regia, in chiave musicale, è stata data all’ormai apprezzato coreografo Rob Marshall, già artefice del trionfo di Chicago nel 2002. A riscrivere il copione, (sulla base della sceneggiatura di Fellini, Flaiano, Pinelli e Brunello Rondi) Michael Tolkin ed Anthony Minghella, il primo già autore de I protagonisti di Robert Altman (un’altra pellicola di argomento metacinematografico), il secondo autore di film del calibro de Il paziente inglese, Il talento di Mr. Ripley, Ritorno a Cold Mountain.
“Dopo Chicago, Marshall ed io volevamo lavorare su un altro musical”, racconta Harvey Weinstein, “Mighella ha usato il musical - e il film di Fellini - come ispirazione” precisa, “ma poi lui e Rob si sono liberati di entrambi, creando una versione completamente originale. […] Questo film è un grande tributo a Fellini e a Mastroianni.” “E da quando abbiamo iniziato - aggiunge Marshall - lo spirito di Fellini aleggia su di noi”
La proiezione si terrà, in contemporanea con l’uscita nazionale del film, al cinema Settebello alle ore 21 di venerdì 22 gennaio. L'ingresso è ad invito e i biglietti potranno essere ritirati presso la Fondazione Fellini in via Nigra 26, dalle 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 17, dal lunedì al venerdì.
Il film di Rob Marshall
Fantasia e realtà si intrecciano continuamente mentre numeri musicali dalle complesse coreografie si alternano a intensi dialoghi girati tra Anzio, Cinecittà e Sutri. Il protagonista è Guido Contini, un regista di fama mondiale che sta attraversando una crisi professionale e psicologica. Intento a preparare le riprese del suo prossimo film, si ritrova ad affrontare tutte le donne protagoniste della sua vita: la moglie, l’amante, la musa ispiratrice, la confidente, una giornalista di moda, la prostituta che ha segnato la sua giovinezza e la sua defunta madre
Il Cast
Il film è sorretto da un cast di grandissimo livello: dopo il forfait del primo attore ingaggiato, lo spagnolo Javier Bardem, Daniel Day-Lewis si è proposto nel ruolo del protagonista, Guido Contini, il regista in crisi esistenziale e professionale di cui Marcello Mastroianni è l’immortale interprete (curiosità: pare che Day-Lewis, per ottenere la parte, abbia inviato alla casa di produzione una videocassetta con una sua sorprendente esibizione canora); Penélope Cruz è Carla, personaggio che fu di Sandra Milo: “Ho dovuto superare una grande paura”, confessa a proposito dei questa esperienza cinematografica, “Ma in questo film tutti mi hanno protetta. Daniel è un talento incredibile ma è anche un attore generoso e con un incredibile senso dell'umorismo. 8 ½ è uno dei miei film preferiti, ricordo di esserne stata sopraffatta la prima volta che lo vidi a 14 anni”; Marion Cotillard interpreta Luisa, l’ingenua ma caparbia moglie di Guido. Partecipa al film anche Sophia Loren che veste i panni della madre defunta del regista. A proposito del suo ruolo l’attrice italiana ha dichiarato: “È stato scritto apposta per me. Rob Marshall mi voleva nel film e io sono molto contenta di farlo”. Del cast doveva far parte anche Catherine Zeta-Jones, ma in seguito abbandonò il progetto, per sostituirla è stata ingaggiata Nicole Kidman che reciterà nel ruolo di Claudia, la bellissima protagonista del film che Guido stenta a realizzare, interpretata nella pellicola originale da Claudia Cardinale. Guido la vede in sogno come una figura angelica rassicurante ma sfuggente, simbolo di purezza e di sentimenti autentici irraggiungibili. “È stato bellissimo tornare a cantare e ballare, ma ancora meglio è stato poterlo fare circondata da tante donne meravigliose”, dichiara Nicole Kidman, al primo film dopo la nascita della piccola Sunday Rose.
Tra gli interpreti di Nine, anche alcuni attori italiani: Elio Germano, Ricky Tognazzi, Giuseppe Cederna, Valerio Mastandrea, Martina Stella.
Dal film di Fellini alla riedizione di Marshall
Nine è un progetto senz’altro ambizioso, che ripropone sul grande schermo una delle opere più originali e significative della settima arte, un autentico caposaldo della cinematografia italiana (e mondiale), un modello da imitare per un gran numero di registi. Nato da un’idea di Fellini e di Flaiano, premiato con due Oscar e col Gran Premio al Festival di Mosca, 8½ raccontava i turbamenti, i desideri, le angosce e le fantasie oniriche di Guido Anselmi, un regista in crisi creativa interpretato dall’indimenticabile Marcello Mastroianni. La storia di 8½ è stata reinterpretata per la prima volta da Bob Fosse nel 1979 per il film musicale All that jazz, anch’esso caratterizzato da echi autobiografici. Quindi, nel 1982 prende forma Nine, un musical teatrale scritto da Arthur Kopit e Maury Yeston e andato in scena a Broadway con enorme successo, tanto da aggiudicarsi cinque Tony Award e da essere replicato, nel 2003, da un fortunato revival interpretato da Antonio Banderas. Dopo il successo in palcoscenico, la Weinstein Company ha deciso di produrre la versione cinematografica di Nine: la regia, in chiave musicale, è stata data all’ormai apprezzato coreografo Rob Marshall, già artefice del trionfo di Chicago nel 2002. A riscrivere il copione, (sulla base della sceneggiatura di Fellini, Flaiano, Pinelli e Brunello Rondi) Michael Tolkin ed Anthony Minghella, il primo già autore de I protagonisti di Robert Altman (un’altra pellicola di argomento metacinematografico), il secondo autore di film del calibro de Il paziente inglese, Il talento di Mr. Ripley, Ritorno a Cold Mountain.
“Dopo Chicago, Marshall ed io volevamo lavorare su un altro musical”, racconta Harvey Weinstein, “Mighella ha usato il musical - e il film di Fellini - come ispirazione” precisa, “ma poi lui e Rob si sono liberati di entrambi, creando una versione completamente originale. […] Questo film è un grande tributo a Fellini e a Mastroianni.” “E da quando abbiamo iniziato - aggiunge Marshall - lo spirito di Fellini aleggia su di noi”