Rimini è pronta per alzare il sipario sulla Biennale del Disegno, che parte, sabato 12 aprile (ore 17) con una grande inaugurazione negli splendidi spazi della Sala dell’Arengo di Piazza Cavour alla presenza del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti – La vernice proseguirà fino a sera lungo un percorso che si snoda tra ventitrè mostre nei luoghi più ricchi di fascino e cultura del centro storico, con 1.000 disegni esposti - Per l’occasione la Città Malatestiana presenta al pubblico l’Ala nuova del Museo della città – Tra le novità della Biennale, le aperture serali dei musei e un esclusivo disegno di Umberto Boccioni in mostra
È un progetto di rara densità quello che inaugura a Rimini sabato 12 aprile, un evento unico nel panorama dell’arte in Italia. La prima Biennale del Disegno espone mille opere in ventitrè mostre contemporanee, presentando un corpus ineguagliato di opere d’arte e collocandosi tra le manifestazioni culturali più importanti del Bel Paese.
L’inaugurazione – alle ore 17 nella sala dell’Arengo in Piazza Cavour - sarà tenuta a battesimo dal Ministro del Lavoro, On. Giuliano Poletti insieme al Sindaco di Rimini Andrea Gnassi, all’assessore alla cultura del Comune di Rimini Massimo Pulini e al Soprintendente ai beni culturali e artistici di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, Prof. Luigi Ficacci.
L’inaugurazione si aprirà con la performance del writer Filippo Manzone, esperto di calligrafie, che realizzando la scritta “Biennale del Disegno” su una parete dell’Arengo, darà il via alle celebrazioni e agli opening nella splendida città di Rimini, “vestita a festa” per l’occasione e trasformata nella capitale del Disegno.
Dopo il saluto delle autorità si proseguirà con l’apertura di ben ventitrè mostre in contemporanea che daranno vita ad un percorso di straordinaria intensità. Partendo da “Krobylos. Un groviglio di segni” allestita in due sedi espositive: il Museo della città e la FAR Fabbrica Arte Rimini, che ospitano anche altre mostre della Biennale, l’itinerario prosegue attraverso i luoghi d’arte più importanti della Città Malatestiana, come Castel Sismondo, Palazzo Gambalunga, Museo degli Sguardi e Istituto musicale Lettimi invitando il turista a conoscere il volto più antico e prezioso della città romana e malatestiana.
L’inaugurazione terminerà alle ore 20 circa nel giardino dell’Ala Nuova del Museo della Città, dove l’artista Oscar Dominguez, argentino di adozione faentina, fra i maggiori artisti di land art che lavorano in Italia, accompagnerà il pubblico alla scoperta della sua ultima creazione, un’installazione di grandi dimensioni dedicata alla trasversalità del Disegno e realizzata appositamente per la Biennale.
LE NOVITÀ
Tante le novità per Rimini che in occasione della Biennale mostra un volto ancora nascosto della sua anima. Tra queste la più importante è sicuramente l’apertura dell’Ala nuova del Museo della Città, che amplia così i suoi spazi espositivi e ospita “Cantiere Disegno”, una collettiva formata da 41 artisti contemporanei, una kunsthalle berlinese trapiantata nelle sale dell’ex padiglione ospedaliero, un progetto che proietta la Biennale del Disegno nel panorama internazionale.
Inoltre per la prima volta i Musei di Rimini saranno aperti di sera, rendendo ancora più accessibili i suoi contenitori culturali più importanti: il Museo della Città e Castel Sismondo che proprio a partire da sabato 12 aprile aprono le porte dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 22,30 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 23.
Per la Biennale del Disegno nasce poi la D Card, che dà diritto all’ingresso unico ridotto a € 2,50 a Castel Sismondo, Museo della Città e Domus del Chirurgo per tutta la durata della Biennale e che si può trovare nei negozi, ristoranti e alberghi della città di Rimini che aderiscono all’iniziativa, segnalati da una apposita vetrofania.
DISEGNO FESTIVAL OSPITA BOCCIONI
La Biennale del Disegno di Rimini alla sua prima edizione propone un “mosaico” di eventi che ruota attorno al tema del disegno. La formula scelta si può ricondurre a quella del festival, da cui il nome “Disegno/festival”, un contenitore ricco di diverse sorprese concentrate dal 16 al 25 maggio. Un evento nell’evento che avrà come apice l’arrivo in mostra di un disegno di Umberto Boccioni. L’acquisizione sarà la punta di diamante del festival. Esposta al Museo della Città, l’opera, “Donna che cuce”, si colloca sul quel confine tra Divisionismo e Futurismo, un disegno che richiama l’attenzione ad una quieta atmosfera domestica e che vede Boccioni impegnato negli accostamenti di colore e nello sfilettamento del segno, a creare un’intimità straordinaria, interrotta solo dalla luce di una specchiera.
Il programma del festival sarà poi ricco di riflessioni e conversazioni con esperti e raffinati conoscitori sull’evoluzione e sulle applicazioni della tecnica del disegno. Tra questi l’incontro con il critico Flavio Caroli che a Rimini presenterà il suo ultimo libro. Inoltre workshop e residenze d’artista, stage e laboratori, conferenze, spettacoli teatrali e rassegne video, occuperanno il circuito delle gallerie, delle librerie private e degli studi degli artisti riminesi.
UN PERCORSO SCANDITO DA 23 MOSTRE
È la ricchezza, la varietà e la preziosità delle opere esposte che rendono la prima Biennale del Disegno di Rimini l’evento tra i più importanti d’Italia, sono mille le opere esposte in ventitrè mostre allestite in contemporanea.
Si parte da “Krobylos. Un groviglio di segni” che per densità dei materiali esposti si configura come l’esposizione più importante della Biennale del Disegno di Rimini.
Disegni di Correggio, Parmigianino, Taddeo Zuccari, Beccafumi, Barocci, Tintoretto, Guercino provenienti dal Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze, la più famosa e prestigiosa raccolta di disegni al mondo, a confronto con gli artisti moderni e contemporanei: William Kentridge, Keith Haring, Kiki Smith, Vedova, Depero, Fontana, Capogrossi, Boetti e molti altri, per una visione complessa e innovativa del concetto di Disegno.
Il Museo della Città poi contiene altri sette eventi espositivi, al centro dei quali il Libro dei Sogni di Federico Fellini, uno straordinario volume che il regista realizzò disegnando incessantemente i suoi sogni dagli anni Sessanta fino alla fine.
Accanto al Maestro la città ha voluto dare il proprio contributo ad un altro riminese, con la mostra: “Una retrospettiva” dedicata allo scultore Elio Morri, l’artista che seppe intrecciare la propria vicenda personale alla storia collettiva della città. In mostra anche i Disegni antichi della collezione Ridolfi, trenta opere dal XVI al XIX secolo nel progetto “Aria, vuoto e assenza”.
Opere antiche che strizzano l’occhio a “Un ospite inedito”, uno straordinario disegno di Marcello Dudovich proveniente dalla collezione faentina di Dionigi Zauli Naldi. Le mostre proseguono poi con il nuovo allestimento della collezione Renè Gruau che ricolloca bozzetti e opere di questo celebre illustratore del disegno di moda, stilista di Dior. E ancora un insieme di manoscritti autografi costituiscono un denso ed inedito diario di Filippo de Pisis, con la mostra “Lettere ai margini”, fino al’esposizione dal titolo “Il disegno in archeologia” che racconta Il disegno archeologico che nel tempo diviene rilievo. Infine il Cantiere Disegno con 41 artisti contemporanei.
Nell’affascinante Rocca di Castel Sismondo invece sono state allestite quattro grandi mostre: quella di disegni dell’architetto Adolfo Coppedè, il “Gaudì italiano” della borghesia romana, vicino all’esposizione “Il giro intorno al mondo” delle opere straordinarie di Antonio Basoli, raffinato disegnatore dell’Ottocento che produsse nella sua vita undicimila disegni, un caso unico nell’arte italiana dell’Ottocento. Il progetto Sogni e avventure di Hugo Pratt si concentra sui personaggi cari all’artista, come Corto Maltese. La mostra dedicata al celebre fumettista che vanta natali riminesi, riconosciuto a livello internazionale come capostipite della Graphic Novel, costituisce per gli amatori e i collezionisti una grande occasione per conoscere le sue tavole. Infine il “concettualismo inquieto” di Maurizio Osti nella mostra dal titolo: “Tra invenzione ed evocazione”.
Alla FAR la mostra di Gianluigi Toccafondo, pluripremiato videomaker, capofila di quella generazione di pittori prestati all’animazione che sta caratterizzando la scena italiana, considerato tra i più importanti artisti nel cinema di animazione a livello internazionale, con accanto i disegni di Domenico Baccarini. Di quest’ultimo Rimini ha il pregio di esporre una cinquantina di opere originali di quello che si può considerare uno dei più amati e celebrati tra gli artisti del primo Novecento, provenienti dalla Pinacoteca Civica di Faenza.
Negli spazi di Palazzo Gambalunga la mostra di Nicoletta Ceccoli, artista nata dal cinema d’animazione e oggi di acclamata fama internazionale, mentre nella sala della Biblioteca la mostra “Dear daddy-long-legs” di del grafic designer Leonardo Sonnoli. Infine all’Istituto musicale Lettimi la mostra “Disegni per studio azzurro” di Paolo Rosa.
Il biglietto d’ingresso per accedere alle mostre di Castel Sismondo costa 5 euro, mentre tutte le altre esposizioni sono ad entrata libera.
Se Rimini dal 12 aprile si trasforma nella capitale del Disegno, l’entroterra riminese rivela la propria identità con l’apertura al pubblico di cinque mostre collaterali, un’occasione unica per scoprire dei veri e propri gioielli del territorio.
Nell’antico borgo di Longiano la Fondazione Tito Balestra propone una selezione corposa di opere nel Castello Malatestiano e nell’Ex Chiesa Madonna di Loreto. La mostra dal titolo: “Quasi un secolo di «disegno» nelle collezioni della Fondazione Tito Balestra” espone da Assadour a Pirro Cuniberti, da Filippo de Pisis a Ilario Fioravanti, fino a Renato Guttuso, Tom Lyons e Mino Maccari, Giò Pomodoro, Mario Sironi, ecc.
A Santarcangelo, nelle Rocche Malatestiane, una mostra è dedicata a Marco Smacchia, grafico del Festival di Santarcangelo dal 2009. Inoltre al Musas museo storico archeologico, sono allestite le mostre “Ricostruire il mondo”, che espone l'opera di 15 artisti mentre ne “La scrittura disegnata” si possono vedere i quaderni di artisti e scrittori contemporanei, tra disegno, parola e invenzione quotidiana. A Cesena, nella splendida cornice della Biblioteca Malatestiana, da non perdere la Mostra permanente di corali miniati. Infine al Museo degli Sguardi di Covignano il progetto “Alluna” mostra le Tavole coraniche in lingua Hausa.
Orari aperture mostre
Museo della Città e Castel Sismondo a partire da sabato 12 aprile e per tutta la durata della Biennale aprono le porte dal martedì al venerdì dalle 16 alle 22,30 e il sabato e la domenica, prefestivi e festivi dalle 10 alle 23.
Biblioteca Gambalunga e Istituto Lettimi lun – ven ore 8-19, sab ore 8-13, domenica e festivi chiusi
Per informazioni: Assessorato alla Cultura del Comune di Rimini - Musei Comunali
telefono: 0541 704414/704416/704424 mail: musei@comune.rimini.it
www.riminiturismo.it www.biennaledisegnorimini.it
È un progetto di rara densità quello che inaugura a Rimini sabato 12 aprile, un evento unico nel panorama dell’arte in Italia. La prima Biennale del Disegno espone mille opere in ventitrè mostre contemporanee, presentando un corpus ineguagliato di opere d’arte e collocandosi tra le manifestazioni culturali più importanti del Bel Paese.
L’inaugurazione – alle ore 17 nella sala dell’Arengo in Piazza Cavour - sarà tenuta a battesimo dal Ministro del Lavoro, On. Giuliano Poletti insieme al Sindaco di Rimini Andrea Gnassi, all’assessore alla cultura del Comune di Rimini Massimo Pulini e al Soprintendente ai beni culturali e artistici di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, Prof. Luigi Ficacci.
L’inaugurazione si aprirà con la performance del writer Filippo Manzone, esperto di calligrafie, che realizzando la scritta “Biennale del Disegno” su una parete dell’Arengo, darà il via alle celebrazioni e agli opening nella splendida città di Rimini, “vestita a festa” per l’occasione e trasformata nella capitale del Disegno.
Dopo il saluto delle autorità si proseguirà con l’apertura di ben ventitrè mostre in contemporanea che daranno vita ad un percorso di straordinaria intensità. Partendo da “Krobylos. Un groviglio di segni” allestita in due sedi espositive: il Museo della città e la FAR Fabbrica Arte Rimini, che ospitano anche altre mostre della Biennale, l’itinerario prosegue attraverso i luoghi d’arte più importanti della Città Malatestiana, come Castel Sismondo, Palazzo Gambalunga, Museo degli Sguardi e Istituto musicale Lettimi invitando il turista a conoscere il volto più antico e prezioso della città romana e malatestiana.
L’inaugurazione terminerà alle ore 20 circa nel giardino dell’Ala Nuova del Museo della Città, dove l’artista Oscar Dominguez, argentino di adozione faentina, fra i maggiori artisti di land art che lavorano in Italia, accompagnerà il pubblico alla scoperta della sua ultima creazione, un’installazione di grandi dimensioni dedicata alla trasversalità del Disegno e realizzata appositamente per la Biennale.
LE NOVITÀ
Tante le novità per Rimini che in occasione della Biennale mostra un volto ancora nascosto della sua anima. Tra queste la più importante è sicuramente l’apertura dell’Ala nuova del Museo della Città, che amplia così i suoi spazi espositivi e ospita “Cantiere Disegno”, una collettiva formata da 41 artisti contemporanei, una kunsthalle berlinese trapiantata nelle sale dell’ex padiglione ospedaliero, un progetto che proietta la Biennale del Disegno nel panorama internazionale.
Inoltre per la prima volta i Musei di Rimini saranno aperti di sera, rendendo ancora più accessibili i suoi contenitori culturali più importanti: il Museo della Città e Castel Sismondo che proprio a partire da sabato 12 aprile aprono le porte dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 22,30 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 23.
Per la Biennale del Disegno nasce poi la D Card, che dà diritto all’ingresso unico ridotto a € 2,50 a Castel Sismondo, Museo della Città e Domus del Chirurgo per tutta la durata della Biennale e che si può trovare nei negozi, ristoranti e alberghi della città di Rimini che aderiscono all’iniziativa, segnalati da una apposita vetrofania.
DISEGNO FESTIVAL OSPITA BOCCIONI
La Biennale del Disegno di Rimini alla sua prima edizione propone un “mosaico” di eventi che ruota attorno al tema del disegno. La formula scelta si può ricondurre a quella del festival, da cui il nome “Disegno/festival”, un contenitore ricco di diverse sorprese concentrate dal 16 al 25 maggio. Un evento nell’evento che avrà come apice l’arrivo in mostra di un disegno di Umberto Boccioni. L’acquisizione sarà la punta di diamante del festival. Esposta al Museo della Città, l’opera, “Donna che cuce”, si colloca sul quel confine tra Divisionismo e Futurismo, un disegno che richiama l’attenzione ad una quieta atmosfera domestica e che vede Boccioni impegnato negli accostamenti di colore e nello sfilettamento del segno, a creare un’intimità straordinaria, interrotta solo dalla luce di una specchiera.
Il programma del festival sarà poi ricco di riflessioni e conversazioni con esperti e raffinati conoscitori sull’evoluzione e sulle applicazioni della tecnica del disegno. Tra questi l’incontro con il critico Flavio Caroli che a Rimini presenterà il suo ultimo libro. Inoltre workshop e residenze d’artista, stage e laboratori, conferenze, spettacoli teatrali e rassegne video, occuperanno il circuito delle gallerie, delle librerie private e degli studi degli artisti riminesi.
UN PERCORSO SCANDITO DA 23 MOSTRE
È la ricchezza, la varietà e la preziosità delle opere esposte che rendono la prima Biennale del Disegno di Rimini l’evento tra i più importanti d’Italia, sono mille le opere esposte in ventitrè mostre allestite in contemporanea.
Si parte da “Krobylos. Un groviglio di segni” che per densità dei materiali esposti si configura come l’esposizione più importante della Biennale del Disegno di Rimini.
Disegni di Correggio, Parmigianino, Taddeo Zuccari, Beccafumi, Barocci, Tintoretto, Guercino provenienti dal Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze, la più famosa e prestigiosa raccolta di disegni al mondo, a confronto con gli artisti moderni e contemporanei: William Kentridge, Keith Haring, Kiki Smith, Vedova, Depero, Fontana, Capogrossi, Boetti e molti altri, per una visione complessa e innovativa del concetto di Disegno.
Il Museo della Città poi contiene altri sette eventi espositivi, al centro dei quali il Libro dei Sogni di Federico Fellini, uno straordinario volume che il regista realizzò disegnando incessantemente i suoi sogni dagli anni Sessanta fino alla fine.
Accanto al Maestro la città ha voluto dare il proprio contributo ad un altro riminese, con la mostra: “Una retrospettiva” dedicata allo scultore Elio Morri, l’artista che seppe intrecciare la propria vicenda personale alla storia collettiva della città. In mostra anche i Disegni antichi della collezione Ridolfi, trenta opere dal XVI al XIX secolo nel progetto “Aria, vuoto e assenza”.
Opere antiche che strizzano l’occhio a “Un ospite inedito”, uno straordinario disegno di Marcello Dudovich proveniente dalla collezione faentina di Dionigi Zauli Naldi. Le mostre proseguono poi con il nuovo allestimento della collezione Renè Gruau che ricolloca bozzetti e opere di questo celebre illustratore del disegno di moda, stilista di Dior. E ancora un insieme di manoscritti autografi costituiscono un denso ed inedito diario di Filippo de Pisis, con la mostra “Lettere ai margini”, fino al’esposizione dal titolo “Il disegno in archeologia” che racconta Il disegno archeologico che nel tempo diviene rilievo. Infine il Cantiere Disegno con 41 artisti contemporanei.
Nell’affascinante Rocca di Castel Sismondo invece sono state allestite quattro grandi mostre: quella di disegni dell’architetto Adolfo Coppedè, il “Gaudì italiano” della borghesia romana, vicino all’esposizione “Il giro intorno al mondo” delle opere straordinarie di Antonio Basoli, raffinato disegnatore dell’Ottocento che produsse nella sua vita undicimila disegni, un caso unico nell’arte italiana dell’Ottocento. Il progetto Sogni e avventure di Hugo Pratt si concentra sui personaggi cari all’artista, come Corto Maltese. La mostra dedicata al celebre fumettista che vanta natali riminesi, riconosciuto a livello internazionale come capostipite della Graphic Novel, costituisce per gli amatori e i collezionisti una grande occasione per conoscere le sue tavole. Infine il “concettualismo inquieto” di Maurizio Osti nella mostra dal titolo: “Tra invenzione ed evocazione”.
Alla FAR la mostra di Gianluigi Toccafondo, pluripremiato videomaker, capofila di quella generazione di pittori prestati all’animazione che sta caratterizzando la scena italiana, considerato tra i più importanti artisti nel cinema di animazione a livello internazionale, con accanto i disegni di Domenico Baccarini. Di quest’ultimo Rimini ha il pregio di esporre una cinquantina di opere originali di quello che si può considerare uno dei più amati e celebrati tra gli artisti del primo Novecento, provenienti dalla Pinacoteca Civica di Faenza.
Negli spazi di Palazzo Gambalunga la mostra di Nicoletta Ceccoli, artista nata dal cinema d’animazione e oggi di acclamata fama internazionale, mentre nella sala della Biblioteca la mostra “Dear daddy-long-legs” di del grafic designer Leonardo Sonnoli. Infine all’Istituto musicale Lettimi la mostra “Disegni per studio azzurro” di Paolo Rosa.
Il biglietto d’ingresso per accedere alle mostre di Castel Sismondo costa 5 euro, mentre tutte le altre esposizioni sono ad entrata libera.
Se Rimini dal 12 aprile si trasforma nella capitale del Disegno, l’entroterra riminese rivela la propria identità con l’apertura al pubblico di cinque mostre collaterali, un’occasione unica per scoprire dei veri e propri gioielli del territorio.
Nell’antico borgo di Longiano la Fondazione Tito Balestra propone una selezione corposa di opere nel Castello Malatestiano e nell’Ex Chiesa Madonna di Loreto. La mostra dal titolo: “Quasi un secolo di «disegno» nelle collezioni della Fondazione Tito Balestra” espone da Assadour a Pirro Cuniberti, da Filippo de Pisis a Ilario Fioravanti, fino a Renato Guttuso, Tom Lyons e Mino Maccari, Giò Pomodoro, Mario Sironi, ecc.
A Santarcangelo, nelle Rocche Malatestiane, una mostra è dedicata a Marco Smacchia, grafico del Festival di Santarcangelo dal 2009. Inoltre al Musas museo storico archeologico, sono allestite le mostre “Ricostruire il mondo”, che espone l'opera di 15 artisti mentre ne “La scrittura disegnata” si possono vedere i quaderni di artisti e scrittori contemporanei, tra disegno, parola e invenzione quotidiana. A Cesena, nella splendida cornice della Biblioteca Malatestiana, da non perdere la Mostra permanente di corali miniati. Infine al Museo degli Sguardi di Covignano il progetto “Alluna” mostra le Tavole coraniche in lingua Hausa.
Orari aperture mostre
Museo della Città e Castel Sismondo a partire da sabato 12 aprile e per tutta la durata della Biennale aprono le porte dal martedì al venerdì dalle 16 alle 22,30 e il sabato e la domenica, prefestivi e festivi dalle 10 alle 23.
Biblioteca Gambalunga e Istituto Lettimi lun – ven ore 8-19, sab ore 8-13, domenica e festivi chiusi
Per informazioni: Assessorato alla Cultura del Comune di Rimini - Musei Comunali
telefono: 0541 704414/704416/704424 mail: musei@comune.rimini.it
www.riminiturismo.it www.biennaledisegnorimini.it