Venerdì 26 luglio alle 21.15 nell'Anfiteatro romano di Rimini (via Roma) avrà luogo una lettura di frammenti che narrano di prodigi e leggende connessi a Rimini romana scelti e commentati da Lorenzo Braccesi: si tratta di brevi testi tratti da Plutarco, Orosio, Catullo, Virgilio, Livio, Giulio Ossequente, Lucano, Plinio, Svetonio.
I brani saranno letti da Arianna Gamberini, Maddalena Pigiani e Melania Tumini, allieve del Liceo Classico "Giulio Cesare" di Rimini, che collabora con l'iniziativa e che ha promosso nel corso dell'anno scolastico appena trascorso un laboratorio teatrale diretto da Lucia Ferrati.
Poche storie locali, come quella di Rimini, - dice Braccesi - sono ricche di avvenimenti che hanno ripercussioni profonde sulla storia nazionale. Le interferenze sono continue, scandite dai nomi illustri di Flaminio, di Mario e di Cesare. Poche storie locali, inoltre, sono così pervase di prodigi che ci consentono di decodificarne le vicende, talora anche ignote, componendole armonicamente in un mosaico unitario.
Le date chiave per ricostruire una storia non scritta, una storia che ci è dato solo di intravedere tra luci e ombre, sono quelle del 223 a.C. (quando appaiono in cielo tre lune), del 104 a.C. (quando un cane parla con voce umana e
sconcertanti prodigi incombono sulla città) e del 78 a.C. (quando un altro animale, un gallo, di nuovo si dota di parola per annunziare qualcosa che avviene nell'immediato contado). Le tre date, con gli avvenimenti che sono loro
sottesi, convergono poi a un accadimento epocale, anch'esso contrassegnato da maledizioni e da sconcertanti prodigi: che è, nel 49 a.C., il passaggio del Rubicone da parte delle legioni di Cesare. Con questa data Rimini irrompe nella storia, ma, nel contempo, termina anche la sua storia più segreta ora disvelata al pubblico dal Mysterium Ariminense.
Lorenzo Braccesi è ordinario di storia antica nell'Università di Padova. Si è impegnato su più fronti della ricerca storica, riconducibili a tre interessi di fondo: colonizzazione greca e sue aree periferiche, ideologia e propaganda nel
mondo antico, eredità della cultura classica nelle letterature moderne. Ha scritto, e talora con successive ristampe: Il problema del decreto di Temistocle (Bologna 1968), Grecità adriatica (Bologna 1971, 1977 II), Introduzione al De Viris illustribus (Bologna 1973), Epigrafia e storiografia (Napoli 1981), Proiezioni dell'antico (Bologna 1982), La leggenda di Antenore (Padova 1984, Venezia 1997 II), L'ultimo Alessandro (Padova 1986), L'antichità aggredita, (Roma 1989), L'avventura di Cleonimo (Padova 1990), Alessandro e la Germania (Roma 1991), Grecità di frontiera (Padova 1994), Poesia e memoria (Roma 1995), I tiranni di Sicilia (Roma-Bari 1998), Roma bimillenaria (Roma
1999), L'enigma dorico (Roma 1999). Dirige "Hesperìa. Studi sulla grecità di Occidente".
La regia è di Lucia Ferrati, con la collaborazione artistica di Pietro Conversano e Marcello Prayer (Associazione Movimento Ultimo). L'iniziativa è organizzata dal Settore Cultura del Comune di Rimini con il contributo della Provincia di Rimini, della Regione Emilia-Romagna, di AMIA Rimini, Alfa Romeo e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna.
Ingresso: Euro 4.50
Prevendita: il giorno prima e il giorno stesso dello spettacolo dalle 10 alle 14 al Teatro degli Atti, via Cairoli 42; la sera dello spettacolo dalle 20 all'Anfiteatro, via Roma. In caso di maltempo gli spettacoli si terranno al Teatro degli Atti
Per informazioni tel.0541.51351 oppure 0541.51105