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1 e 3 gennaio 2010 Rimini festeggia lanno nuovo con Tosca, lopera lirica in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, per la Regia e con le scene e i costumi di Ivan Stefanutti, il Coro Lirico città di Rimini Amintore Galli e lOrchestra Camerata del Titano diretti dal Maestro concertatore e Direttore dOrchestra Matteo Salvemini.
LOpera, che fa parte del Calendario eventi del Natale e Capodanno del Comune di Rimini, è tratta dal dramma La Tosca di Victorien Sardou. Considerata l'opera più drammatica di Puccini, è ricca di colpi di scena e di trovate, mentre il discorso musicale si evolve rapidamente, caratterizzato da incisi tematici brevi e taglienti. La vena melodica di Puccini ha modo, in questopera, di emergere nei duetti tra Tosca e Mario, nonché nelle tre celebri romanze, una per atto "Recondita armonia", "Vissi d'arte", "E lucevan le stelle.
Tosca, Rimini 2010 è una Prima Assoluta, prodotta ex novo dallAssociazione Atto Primo Rimini inMusica grazie allarte del Regista Ivan Stefanutti, creatore dei costumi e delle scenografie realizzate nel laboratorio di Scenografia del Teatro Sociale di Rovigo, che vengono portate in scena per la prima volta.
In questa storia, un tenebroso e sleale potente, per il suo piacere, mente, promette, tende trappole e imbroglia. Assolda ex criminali per costituire una squadra finalizzata ad ogni sorta di lavoro sporco: in una Roma non solare, dove per sopravvivere bisogna non vedere, ma guardarsi le spalle e dove tutti sono destinati a perdere.
In questa storia le tenebre sono allinterno delle cupe cattedrali e dei lugubri palazzi. Fuori, la notte è illuminata da bellissime stelle e dalla luna piena. Ma sono unillusione: spariranno senza dare soccorso. Spesso si associa la fine con il buio, ma in questo caso è lesatto contrario, quando lalba arriva, è solo per portare il tragico epilogo.
Questa volta lamore non comanda e nessuno sopravvive.
TRAMA
L'azione si svolge a Roma, dopo gli eventi rivoluzionari francesi e la caduta della prima Repubblica Romana. Qui, Angelotti, bonapartista ed ex console della Repubblica Romana, è fuggito dalla prigione di Castel Sant'Angelo e cerca rifugio in chiesa, dove sua sorella, la marchesa Attavanti, gli ha fatto trovare un travestimento femminile. La donna è stata ritratta, senza saperlo, in un quadro del cavalier Mario Cavaradossi. Angelotti e Cavaradossi che si conoscono da tempo e condividono la fede politica, si incontrano e preparano un piano di fuga ma sopraggiunge Tosca, la cantante amante di Cavaradossi, che, riconoscendo la marchesa Attavanti nella figura della Maddalena ritratta nel quadro, fa una scenata di gelosia a Mario. Questi decide di accompagnare Angelotti per coprirlo nella fuga e portano con loro il travestimento femminile, dimenticando però il ventaglio nella cappella. Giunge la falsa notizia della vittoria delle truppe austriache su Napoleone a Marengo e il crudele barone Scarpia, capo della polizia papalina si mette sulle tracce di Angelotti, sospettando fortemente la complicità di Mario. Per riuscire ad incolparlo ed arrestarlo egli cerca di suscitare la gelosia di Tosca, usando il ventaglio dimenticato nella cappella degli Attivanti. Suo scopo è uccidere Cavaradossi e prendergli la donna. Mario viene arrestato e torturato e Scarpia fa in modo che Tosca possa udire le sue urla. Stremata dalle grida dell'amato, la cantante rivela a Scarpia il nascondiglio dell'evaso: il pozzo nel giardino della villa di Cavaradossi. Ma la notizia della vittoria delle truppe austriache era falsa, e Napoleone ha sconfitto gli austriaci a Marengo. Mario inneggia ad alta voce alla vittoria e Scarpia lo condanna a morte. Disperata, Tosca chiede a Scarpia di concedergli la grazia ma il barone acconsente solo a patto che lei gli si conceda, in cambio le fa credere che la fucilazione sarà simulata e i fucili caricati a salve. Dopo aver scritto il salvacondotto che permetterà agli amanti di raggiungere Civitavecchia, Scarpia si avvicina a Tosca per riscuotere quanto pattuito, ma questa lo accoltella. Allalba Mario è ormai pronto a morire quando Tosca arriva e spiega di essere stata costretta ad uccidere Scarpia. Gli mostra il salvacondotto e lo informa della fucilazione simulata. Ma Mario viene fucilato veramente e Tosca, sconvolta e inseguita dagli sbirri che hanno trovato il cadavere di Scarpia, si getta dagli spalti del castello.
PERSONAGGI
Chiara Angella (Tosca)
Stefano la Colla (Mario Cavaradossi)
Gabriele Spina (Scarpia)
Alessandro Calamai (Sciarrone/Carceriere)
Roberto Falcinelli (Angelotti)
Salvatore Salvaggio, (Sagrestano)
Roberto Carli, (Spoletta)
Coro Le allegre Note
DOVE
Auditorium Palacongressi Rimini
via della Fiera, 52 - Rimini
QUANDO
Prima venerdì 1 gennaio ore 17.30
Replica domenica 3 gennaio ore 21.00
COSTO BIGLIETTI
Prima e Replica sett/A 50,00 sett/B 40,00
sett/C 30,00 Tribune: sett/D 25,00
PREVENDITA BIGLIETTI
Rimini, via Gambalunga, 17 tel. 331 4228946 - 328 1922593
DAL 5 DICEMBRE APERTO TUTTI I GIORNI (da lunedì a domenica)
mattino: dalle ore 9,00 alle ore 12,30
pomeriggio: dalle ore 16,00 alle ore 19,30