Realismi in mostra

Pubblicato il: 28 Gennaio 2015
Realismi in mostra Una rassegna su dieci anni di arti figurative, letteratura e cinema Riscoprire il fascino della stagione del realismo, l'arte di Guttuso, Manzù, Morlotti e altri, in rapporto con le grandi personalità di scrittori e registi, quali Pavese, Rossellini, De Sica, Visconti: è questo il tema della mostra "Realismi - Arti figurative, letteratura e cinema in Italia dal 1943 al 1953", aperta a Rimini fino al 6 gennaio 2002.
La rassegna è dedicata a un capitolo fondamentale della vita italiana del Novecento, collocabile all’incirca tra il 1943 e il 1953, anni in cui si assiste a una forte ripresa culturale, assai diversificata sul fronte delle varie espressioni artistiche. Discipline che trovarono un denominatore comune nella poetica del realismo, tradotto con intensità, "verità" e slancio ideale assai diversi nei pittori, negli scrittori e in alcuni film che rappresentano ancora un vanto della tradizione culturale italiana.
La mostra, di taglio interdisciplinare, documenta - intorno al fulcro di circa ottanta opere di artisti come Guttuso, Manzù, Morlotti, Vespignani, Leoncillo, Levi, Pizzinato, Zigaina e altri - alcune grandi personalità di scrittori come Pavese, Vittorini, Levi, Noventa, Pratolini, sino a Pasolini, e di registi, come Rossellini, De Sica e Visconti.
Per le arti, il percorso espositivo va dalle prime esperienze milanesi in cui arte e vita sono intimamente connesse (Le Crocifissioni di Guttuso e di Manzù, il realismo di Morlotti, Testori e Tavernari), al contesto romano caratterizzato da una forte componente politica (Guttuso, Mirko, Mafai, Turcato, Rambaldi) in cui si fa strada il concetto gramsciano di arte "nazional-popolare". Si documentano poi i gruppi di Arte Sociale, del Portonaccio (Vespignani), e di via Margutta (Guttuso, Mafai e altri artisti, in stretto rapporto con critici, teorici e scrittori, quali Penna, Gatto, Maltese), il Fronte Nuovo delle Arti (tra Roma, Milano e Venezia) condiviso da Guttuso, Leoncillo, Morlotti e Pizzinato in un nuovo clima di disaffezione nei confonti dell'impegno politico.
L’esposizione si conclude con un’ultima sezione, che presenta opere, tra gli altri, di Guttuso, Mazzacurati, Ricci, che si spingono fino al 1953 e oltre, gli anni di pubblicazioni della rivista "Realismo", che teorizza e propaganda un realismo sociale, proletario, nazional-popolare e meridionalista.
Le figure degli scrittori sono ricordate da un ampio apparato fotografico e dall’esposizione di scritti autografi, mentre la produzione cinematografica è testimoniata da una rassegna di pellicole, con relativi manifesti e locandine originali, che comprende una serie di capolavori unanimemente riconosciuti come "classici", quali "Roma, città aperta", "Ladri di biciclette", "I bambini ci guardano", "La terra trema".
I letterati per gran parte condividono tale "spirito del tempo", ma sono numerosi anche gli autori che proseguono proprie autonome strade. La mostra offre un panorama esaustivo sul neorealismo letterario in senso stretto e pure sulle tendenze che vanno sviluppandosi a latere (ad esempio la letteratura resistenziale o di guerra o di prigionia, o la narrativa "meridionale").
La sezione cinematografica presenta documenti e fotografie di grande interesse storico e critico, dagli archivi Rai e dell'Istituto Luce, sui maggiori registi che hanno esordito in epoca "neorealista", come Roberto Rossellini, Vittorio De Sica, Luchino Visconti, Luigi Zampa, Giuseppe De Santis, Pietro Germi, Alessandro Blasetti, Aldo Vergano, Marcello Pagliero. Manifesti originali, foto di scena, spezzoni di film, e inoltre testi, sceneggiature, "schizzi", cineprese e altri reperti e documenti dell'epoca, aiutano il visitatore a immergersi nel clima di un "set" cinematografico.

Pro-memoria
REALISMI. Arti figurative, letteratura e cinema in Italia dal 1943 al 1953.
Rimini, Palazzi dell’Arengo e del Podestà, dal 19 agosto 2001 al 6 gennaio 2002
Orario di apertura: dalle 9 alle 19, chiuso i lunedì non festivi.
Ingresso: intero £.14.000, ridotto £.8.000, ridotto (bambini dai 6 agli 11 anni) £.5.000.
Visite guidate: scuole £.80.000, gruppi organizzati £.110.000. E’ obbligatoria la prenotazione.

Mostra realizzata dal Meeting per l’amicizia fra i popoli in collaborazione con la Scuola Nazionale del Cinema di Roma, Il Museo Nazionale del Cinema di Torino ed i Museo Comunali di Rimini; sponsor generale: Gruppo Rinascente (Auchan, La Rinascente, SIB, SMA, Upim)
Comitato scientifico: Luciano Caramel, curatore, con Marco Bona Castellotti, Ermanno Paccagnini, Luca Verdone, Mario Verdone.
Catalogo Electa

Per informazioni e prenotazioni:
Meeting per l’amicizia fra i popoli, Ufficio Mostre, tel. 0541/783100, fax 0541/786422
E-mail: grandimostre@meetingrimini.org.