N.B. Per effetto del DPCM del 3 novembre 2020 relativo al contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, le attività espositive del Museo della città restano sospese dal 6 novembre fino al 3 dicembre 2020.
Dal 17 ottobre Rimini è fra le città protagoniste delle celebrazioni nel cinquecentesimo anniversario della morte di Raffaello con la mostra incentrata sulla Madonna Diotallevi. Dopo 178 anni l’opera giovanile dell’Urbinate che porta il nome del suo ultimo proprietario privato, il marchese riminese Audiface Diotallevi, torna a Rimini, in prestito dai Musei Statali di Berlino fino al 10 gennaio 2021.
Un ritorno che permette una nuova contestualizzazione di questo capolavoro con un approccio originale, legato al territorio per la storia della collezione, e nel contempo focalizzato sulla formazione e sull’attività giovanile dell’Urbinate.
La splendida tavola del giovane Raffaello, infatti, oltre a consentire di ammirare un frutto ancora acerbo ma già carico di promesse della sua arte, si rivela un mezzo straordinario tramite il quale raccontare la Rimini dell’Ottocento, i suoi più eminenti personaggi, le collezioni che svelano una ricchezza artistica finora insospettata che apre idealmente all’Europa e poi al mondo. La storia del prezioso quadro, infatti, porta a Berlino a seguito dell’acquisto di Gustav Friedrich Waagen nel 1842, che lo ha proclamato come opera raffaellesca. Da allora dinnanzi alla Madonna Diotallevi si sono avvicendati i più grandi critici, da Passavant a Bode, da Cavalcaselle a Morelli, da Fischel a Venturi, da Berenson a Longhi, restituendo una serie di suggestioni e affascinanti letture. Altri dipinti della collezione, ammirata e ricordata da illustri viaggiatori, già attribuiti a Leonardo da Vinci, a Bellini, al Correggio, a Benvenuto Tisi da Garofalo, detto il Garofalo, sono oggi in prestigiosi musei internazionali.
A questi si aggiungono il Crocifisso di Giovanni da Rimini, donato da Adauto Diotallevi al museo cittadino nel 1936, e l’Incoronazione della Vergine di Giuliano da Rimini (meglio nota come polittico del duca di Norfolk) appartenuta allo stesso Audiface, che è stata restituita alla città nel 1998 grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini. Tavole che, oggi al Museo della Città, rifletteranno i loro bagliori d’oro accanto alla Madonna di Raffaello nel percorso espositivo.
La cura della mostra è affidata a Giulio Zavatta, storico dell’arte dell’Università di Venezia, autore del recente volume sulla Madonna Diotallevi.
Lo studio riminese Cumo Mori Roversi architetti ha realizzato il progetto allestitivo che valorizza il capolavoro di Raffaello e assicura la maggiore sicurezza in relazione alle norme anti-Covid.
La mostra ospitata al Museo della Città “Luigi Tonini” (Rimini, via L. Tonini, 1) è aperta al pubblico dal 17 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021 e osserva gli orari di apertura del Museo (da martedì a sabato 9.30-13.00 / 16.00-19.00; sabato domenica e festivi 10.00-19.00; lunedì non festivi chiuso). L'ingresso è a pagamento ed è richiesta la prenotazione. L’ingresso è consentito a gruppi di massimo 15 persone. Prenotazioni sul sito www.museicomunalirimini.it.
Catalogo di NFC Edizioni, a cura di Giulio Zavatta.
Info: 0541.793851 www.museicomunalirimini.it