E’ il territorio del Montefeltro ad aver ispirato famose opere di celebri pittori del Rinascimento come Piero della Francesca e Leonardo da Vinci. Se da una parte alcuni storici dell’arte ritenevano si trattasse di paesaggi immaginari, altri invece hanno cercato di collocarli geograficamente. Le studiose Rosetta Borchia e Olivia Nesci, ormai definite “cacciatrici di paesaggi”, li hanno ritrovati nel 2007 nel Montefeltro tra Emilia-Romagna, Marche e Toscana. Dai risultati di queste ricerche emerge che è proprio tra i picchi e le rupi calcaree della Valmarecchia e le dolci colline della valle del Metauro che si sono “materializzati” i più grandi capolavori del Rinascimento italiano.
Nasce da qui Montefeltro Vedute Rinascimentali, un progetto di grande interesse storico, culturale e turistico, che si sviluppa sulla base di un approccio metodologico assolutamente innovativo, sperimentato per la prima volta su paesaggi pittorici, che pone le basi scientifiche per le indagini che hanno portato al ritrovamento di altri sfondi di opere pierfrancescane in tutto il territorio del Montefeltro (San Gerolamo e un devoto, Il Battesimo di Cristo, La Natività e La Resurrezione). Grazie alla frequentazione assidua e minuziosa di questo territorio, le due ricercatrici maturano e potenziano il proprio metodo sperimentale, associandolo agli aspetti storico-artistici del territorio, alle biografie degli artisti e ai documenti dei loro committenti, agli aspetti matematici, ecologici e di evoluzione del clima per spiegare le possibili modifiche ambientali.
Nel 2008 fanno una scoperta sensazionale: ritrovano il paesaggio della Gioconda di Leonardo da Vinci tra Romagna, Marche, Toscana e Umbria. Grazie alla tecnologia informatica, il territorio viene rilevato e analizzato con audaci diagnostiche come l’utilizzo di droni, che hanno permesso di effettuare voli ad alta quota per osservare con lo stesso “punto di vista” dei grandi pittori.
Il progetto Montefeltro Vedute Rinascimentali realizzato dall’Associazione omonima, grazie al supporto della Regione Emilia-Romagna e della Regione Marche, ha sviluppato nuove forme di turismo culturale che, attraverso la creazione di percorsi artistici e paesaggistici, uno staff di esperti e guide preparate ad hoc, portano i viaggiatori all’interno dei “paesaggi misteriosi” delle celebri opere d’arte esposte in musei nazionali ed internazionali, creando un nuovo ed alternativo concetto di museo ed un format assolutamente innovativo per una lettura integrata del territorio.
Il progetto “I balconi di Piero”
Si tratta di spazi panoramici, piccoli belvedere disseminati lungo le due strade che Piero percorreva per raggiungere i committenti a Urbino e a Rimini: paesaggi ancora intatti che è possibile ammirare grazie a “punti di avvistamento culturale”, con pannelli didattici in cui sono riprodotte le opere.
Sette balconi su sette “sfondi d’arte” che creano un Museo diffuso tra valli, colline, rupi e alti rilievi:
Il dittico dei Duchi di Urbino, Ritratto di Federico da Montefeltro;
Il Dittico dei Duchi di Urbino, Ritratto di Battista Sforza;
Il dittico dei Duchi di Urbino, I Trionfi;
San Gerolamo e un devoto;
La Resurrezione;
Il Battesimo di Cristo;
La Natività.’
Il progetto Montefeltro, terra della Gioconda
Il progetto prevede l’istallazione di diversi vista point nel territorio del Montefeltro che fa da sfondo al celebre dipinto. Attualmente ne sono stati realizzati due nel territorio di Pennabilli (Rn): al Roccione e al Monte Costagrande. Questi primi due punti di osservazione raffigurano la parte destra del quadro, in particolare il primo tassello in basso mostra la zona del ponte sul fiume Marecchia e l’abitato di Pennabilli. E’ stata anche creata una segnaletica turistica per meglio raggiungere la meta prevista e, a breve, sarà allestito anche un centro visite a Pennabilli.
Montefeltro Vedute Rinascimentali fa parte del più ampio progetto interregionale Terre di Piero, strutturato da Apt Servizi, che coinvolge Emilia-Romagna, Marche, Toscana e Umbria.
Dal 2013 vengono organizzate visite guidate ed eventi con un ospite d’eccezione: Piero Della Francesca interpretato da un attore arriva a cavallo e racconta se stesso, i paesaggi, le sue opere. La media delle presenze collettive annue va da 600 a 750 visitatori, fra italiani e stanieri (in particolare olandesi, francesi e statunitensi).
Il Montefeltro, famoso nel mondo per gli scenari naturali di grande bellezza e fascino, definito da Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani «la valle più bella d’Italia», profondamente amata anche da Tonino Guerra e Umberto Eco, diventa così una nuova meta e opportunità di conoscenza, un’eredità del passato da trasmettere alle generazioni future, che va difeso, tutelato, conservato e valorizzato.
Per informazioni sulle visite infoline 366.9508583 335.1808134 info@montefeltroveduterinascimentali.eu
www.montefeltroveduterinascimentali.eu