A Moby Cult Sergio Zavoli presenta 'L’infinito istante'

Pubblicato il: 28 Gennaio 2015
Sabato 24 agosto Sergio Zavoli, «principe del giornalismo televisivo» secondo Indro Montanelli, testimone e narratore di mezzo secolo di storia d’Italia, condividerà con il pubblico di MobyCult i raffinati versi di “L’infinito istante” (Mondadori, 2012), la sua ultima raccolta di poesie. A dialogare con Zavoli, riminese ad honorem, un altro nostro autore d’eccellenza, Piero Meldini, romanziere e saggista, con la scrittrice Simona Bisacchi Lenic.

Dopo “L'orlo delle cose” e “La parte in ombra”, in questa silloge «l’autore ripercorre il proprio passato e la memoria si intreccia con il senso della realtà quotidiana, degli affetti familiari, dei luoghi e delle persone amate, e della dimensione storica», cui aggiunge una «oggi più manifesta attenzione ai temi misteriosi e attraenti dell’interiorità.»
La premessa al testo ne costituisce forse anche una ‘guida’ alla lettura: «Nel sogno – scrive Zavoli - ho ricevuto in dono un vecchio ulivo, sotto il quale non ricordo se un contadino o un filosofo mi spiegava che per l'intera vita ogni cosa scorre a volte grigia a volte luminosa; allora ho chiesto di girarmi le foglie dell'ulivo, come sfogliando un libro, per il tempo del sogno.»
Quell’infinito istante che è ogni vita.

Sergio Zavoli è poeta assai amato dal pubblico e stimato della critica. E “L’infinito istante”, che completa il trittico pubblicato dallo Specchio Mondadori, è già considerato il punto più alto e maturo della sua produzione poetica. Non per nulla il grande Carlo Bo, recensendo le precedenti raccolte, consigliava ai lettori di «non disporre la poesia di Sergio Zavoli nelle collocazioni orizzontali dei libri, il suo fra i tanti altri: quei versi esigono una disposizione verticale, se così possiamo dire, perché sono di materiale puro, derivato per un processo segreto e misterioso dalla parte più nobile del suo spirito.»


SERGIO ZAVOLI (Ravenna, 1923) è senatore della Repubblica dal 2001. Scrittore, poeta e giornalista ha ricevuto i più importanti riconoscimenti nazionali ed esteri per la sua attività, ha firmato grandi inchieste televisive – tra cui Nascita di una dittatura (1972), Viaggio intorno all’uomo (1987), La notte della Repubblica (1989) - è stato direttore del Gr1 e de Il Mattino e presidente della Rai dal 1980 al 1986. Autore di vari saggi, come Viaggio intorno all'uomo (1969), Nascita di una dittatura (1973), La notte della Repubblica (1992), ha pubblicato inoltre: Dieci anni della nostra vita: 1935-1945 (1960); Altri vent'anni della nostra vita: 1945-65 (1965); Figli del labirinto (1974); Socialista di Dio (1981); Romanza (1987); Di questo passo (1993); Un cauto guardare (1995); Dossier cancro (1999); Il dolore inutile (2002); Diario di un cronista (2002); La questione: eclissi di Dio e della storia (2007) e Il ragazzo che io fui (2012) in cui la sua storia personale diventa viaggio nella memoria delll'Italia.