Da 300 anni continua a divertire le grandi platee teatrali del mondo con scambi di battute sagaci, arie popolari, vicende comiche al limite dellinverosimile che hanno per protagonisti padroni e servitori, classi povere e borghesi: giovedì 7 agosto alle ore 21.00 torna sul palco di Castel Sismondo di Rimini LOpera Buffa del 700, spettacolo che vedrà la messa in scena di due intermezzi settecenteschi: <?xml:namespace prefix = st1 ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags" /?>La Serva Padrona e Il Maestro di Cappella.<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /?>
In scena Roberto Ripesi, basso; Francesca Carli, soprano e Renzo Ripesi, mimo. A dirigere lorchestra da camera de I Solisti Accademici sarà il Maestro Luigi Marinelli.
La Serva Padrona
Questo intermezzo in due parti di Gian Battista Pergolesi su libretto di Gennarantonio Federico fu rappresentato per la prima volta a Napoli nel 1733.
La trama narra la vicenda della dinamica e intraprendente Serpina, serva di Umberto, scapolo impenitente e ricco, che si comporta in casa come se fosse la padrona. Per sottrarsi dalla tirannia della ragazza, luomo le annuncia che intende sposarsi. Serpina vede allora di fronte a sé ununica soluzione: la moglie deve essere lei stessa. La ragazza escogita un piano: dapprima avvisa Umberto che sposerà un certo Capitan Tempesta, quindi presenta lo sposo (in realtà il servo Vespone travestito), che reclama a Umberto la dote di Serpina. Latteggiamento minaccioso di Capitan Tempesta scioglie le residue reticenze di Umberto: scopertosi innamorato della serva, luomo accetta volentieri lalternativa proposta del Capitan Tempesta attraverso Serpina: sposarla in vece sua.
Il Maestro di Cappella
Il maestro di cappella è un intermezzo comico composto da Domenico Cimarosa, probabilmente tra il 1786 e il 1793 basato su un libretto di produzione ignota.
L'operina è unica nel suo genere in quanto, diversamente da tutti gli altri intermezzi settecenteschi, vi è la presenza di un solo cantante, il maestro di cappella per l'appunto. Proprio per la particolarità di avere un personaggio soltanto non è stata ancora scartata l'ipotesi che questo lavoro fosse stato scritto originalmente come un ampliamento di un'aria per basso o di una cantata comica.
La trama: un maestro di cappella è intento nel mettere in musica un'aria in "stil sublime" seguendo i dettami degli antichi maestri, ma quando l'orchestra inizia a provare il brano l'effetto è catastrofico, dato che ogni strumentista entra al momento sbagliato durante l'esecuzione. Il maestro è quindi costretto a cantacchiare volta per volta la parte di ogni strumento; riesce alla fine a far eseguire l'aria correttamente a tutta l'orchestra. Soddisfatto dal successo ottenuto decide di provare un pezzo composto da lui stesso, il "gran morceau".
Lopera buffa: una storia
Nella storia dello sviluppo dell'opera lirica, l'opera buffa si contrappose alle caratteristiche stilistiche della cosiddetta opera seria. L'opera buffa si proponeva di trasformare l'opera in un genere in cui la gente comune potesse notare una propria somiglianza con i personaggi. Dal momento che l'opera seria era un costoso intrattenimento per Re e nobiltà, l'opera buffa venne realizzata per un pubblico più normale con problemi più comuni.
Il carattere e le situazioni di comicità, che normalmente coinvolgevano la servitù, fecero parte dell'opera seria fino ai primi anni del XVIII secolo, quando l'opera comica e poi l'opera buffa iniziarono ad emergere come genere a se stante.
Agli inizi l'opera buffa era composta da opere di breve durata che venivano rappresentate negli intervalli dell'opera seria. Questi brevi spettacoli vennero chiamati intermezzi e furono i precursori delle vere e proprie opere comiche che si svilupparono più avanti nel secolo. La Serva Padrona di Pergolesi è uno di questi intermezzi che viene ancora rappresentato con regolarità al giorno d'oggi ed è un chiaro esempio dello stile dell'epoca.
Nonostante la presenza delle tipologie fisse, l'opera buffa risultò alquanto più libera e varia dell'opera seria, soprattutto sotto l'aspetto delle forme musicali. In definitiva, l'opera buffa fu molto importante nell'evoluzione del teatro d'opera in Italia, valorizzando la diversità dei ruoli vocali e rendendo il discorso musicale più spigliato e dinamico, introducendo tra l'altro il canto simultaneo di vari personaggi nei grandi finali d'atto concertati.
SCHEDA TECNICA
La Serva Padrona e Il Maestro di Cappella
Giovedì 7 agosto 2008 ore 21.00
Castel Sismondo, Rimini
Personaggi ed interpreti
Roberto Ripesi, basso: Umberto e Il maestro di cappella
Francesca Carli, soprano: Serpina
Renzo Ripesi: mimo
Musicisti
Orchestra da camera: I Solisti Accademici
Direttore: Maestro Luigi Marinelli
Spettacolo a pagamento: 10 Euro. Gratuito per i bambini al di sotto dei 12 anni.
Informazioni e prenotazioni: tel. 334.8597193
Il programma è consultabile allindirizzo Internet: www.fondcarim.it