“TERRA è un disco etnico, ma di un’etnia immaginaria o per meglio dire “nuova” che è quella italiana di adesso. Dove stanno assieme la musica balcanica e i tamburi africani, le melodie arabe e quelle popolari italiane, le distorsioni e i canti religiosi, storie di fughe e di ritorni”. Così Vasco Brondi presenta Terra, l’ultimo album de Le Luci della centrale elettrica e che dà il nome anche al tour che mercoledì 12 luglio farà tappa alla Corte degli Agostiniani di Rimini, terzo appuntamento di Percuotere la mente, rassegna di musica contemporanea inserita nel programma della Sagra Malatestiana.
“TERRA” è il quarto album di inediti de Le Luci Della Centrale Elettrica, pubblicato a marzo: dieci canzoni, dieci storie narrate per immagini che fotografano il tempo in cui viviamo e che quindi raccontano i cambiamenti culturali e sociali che hanno contraddistinto gli ultimi decenni. Dieci trame per unico filo colorato, tessuto nel modo visionario e lucido che ha reso Vasco Brondi uno degli artisti italiani più riconoscibili degli ultimi dieci anni. Sul palco della Corte degli Agostiniani insieme a Vasco Brondi saliranno Marco Ulcigrai (chitarre), Giusto Correnti (batteria/percussioni), MatteoBennici (basso/violoncello) e Angelo Trabace (tastiere/synth).
Le luci della centrale elettrica è il nome del progetto artistico/musicale di Vasco Brondi. Un percorso iniziato dieci anni fa, nel 2007 con un demo autoprodotto e che nel 2015 ha visto Brondi firmare con Lorenzo Jovanotti “L’estate addosso”, il brano più trasmesso dalle radio di quell’estate. Negli anni il progetto de Le luci della centrale elettrica si è arricchito grazie ai tanti linguaggi a cui Vasco Brondi attinge: non solo musica, ma cinema, illustrazione, pittura, danza, scrittura fino ai nuovi media.
Ad aprire il concerto della Corte degli Agostiniani sarà Braschi, il cantautore santarcangiolese apprezzato all’ultimo Festival di Sanremo.
Ingresso: 18 euro
Prevendita: biglietteria del Teatro Novelli (via Cappellini 3, Tel. 0541.793811) dal martedi al sabato dalle 10 alle 14, martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17,30;
Nel giorno di spettacolo la biglietteria sarà aperta dalle ore 10 alle 14 al Teatro Novelli e dalle ore 19 presso la Corte degli Agostiniani. Non si accettano prenotazioni telefoniche.
Tutti i concerti avranno inizio alle 21.15.
In caso di maltempo gli spettacoli si terranno al Teatro Novelli
Info: 0541. 704294 – 96 biglietteriateatro@comune.rimini.it www.sagramusicalemalatestiana.it
Biografia
Le luci della centrale elettrica è il nome del progetto artistico/musicale di Vasco Brondi, nato nel 1984 e cresciuto tra Ferrara e l’Emilia. Un progetto le cui prime canzoni trovano una forma e una collocazione iniziale nell’omonimo demo autoprodotto nel 2007 distribuito dall’artista direttamente ai concerti.
In una cittadina, Ferrara, in cui è difficile non conoscersi e impossibile non incontrarsi, la strada di Vasco Brondi incrocia quella di Giorgio Canali, chitarra disturbata dei CSI e musicista sui generis, ruvido e radicale nell’approccio. Nasce così “Canzoni da spiaggia deturpata”, il primo album de le luci della centrale elettrica. L’album, che sfoggia in copertina una splendida illustrazione di Gipi, ottiene ottimi riscontri, al punto da ricevere il Premio Tenco nella categoria “Migliore opera prima”, oltre alle copertine di alcune riviste specializzate (Rumore, Blow up). “Canzoni da spiaggia deturpata” sarà anche inserito al sesto posto nella classifica dei dischi del decennio stilata dal magazine Rolling Stone a dicembre del 2010, primo degli italiani.
Nuove canzoni prendono forma e confluiscono nel secondo album, “Per ora noi la chiameremo felicità” (2010), titolo/citazione e omaggio a Leo Ferré. Il compito di illustrare la copertina dell’album tocca questa volta al disegnatore Andrea Bruno. All’uscita dell’album segue un tour che dura quasi un anno e mezzo, impreziosito da alcune importanti esperienze, come quella che vede Vasco Brondi aprire nel 2011 i concerti del tour di “Ora” di Lorenzo Cherubini Jovanotti. Sempre a luglio, nel corso del Traffic Festival di Torino, le luci della centrale elettrica si esibiscono sullo stesso palco con uno degli artisti più stimati da Brondi, Francesco De Gregori.
Prima di chiudersi, il 2011 ha ancora il tempo di regalare un paio di sorprese. La prima arriva da una canzone intitolata “Un campo lungo cinematografico”, scritta per “Ruggine”, un film del regista Daniele Gaglianone che vede tra i suoi interpreti Filippo Timi, Valerio Mastandrea, Stefano Accorsi e Valeria Solarino, presentato al Festival del Cinema di Venezia. Sempre al Festival del Cinema di Venezia di quell’anno viene presentato il documentario “Piazza Garibaldi” di Davide Ferrario che per i titoli di coda sceglie “L’amore ai tempi dei licenziamenti dei metalmeccanici”, canzone presente in “Per ora noi la chiameremo felicità”.
La seconda è la pubblicazione di un EP intitolato “C’eravamo abbastanza amati”, realizzato in collaborazione con il mensile XL. L’album contiene, oltre alla canzone inedita da cui prende il titolo, anche alcune cover e versioni live di brani registrati al Teatro Romano di Verona e arricchiti dalla presenza di ospiti come Manuel Agnelli (Afterhours) e Rachele Bastreghi (Baustelle). La copertina è curata da un altro importante illustratore, Marco Cazzato.
A confermare il legame stretto tra Vasco Brondi e il mondo dell’illustrazione arriva poi, alla fine del 2012, la graphic novel “Come le strisce che lasciano gli aerei” (Coconino Press/Fandango Libri).
Il 2012 è un anno nel corso del quale Vasco Brondi viaggia molto tra Europa e Stati Uniti. Segue, una volta tornato in Italia, la fase di scrittura vera e propria del nuovo disco, interrotta soltanto dalle tre rappresentazioni di uno spettacolo intitolato “Cronache emiliane. Letture elettrificate, colonne sonore e fotografie”, una sorta di viaggio in Emilia che alterna musiche originali, cover stravolte e testi di Gianni Celati, Pier Vittorio Tondelli e Luigi Ghirri con le fotografie di quest’ultimo utilizzate come scenografia. Lo spettacolo è anche un modo di tributare un omaggio alla sua terra, l’Emilia, colpita duramente dal terremoto avvenuto un anno prima, nel maggio del 2012.
“Costellazioni”, questo è il titolo del terzo lavoro di studio de le luci della centrale elettrica, è stato pubblicato il 4 marzo 2014 con un artwork realizzato da un altro grande artista visuale come Gianluigi Toccafondo.
Nel 2015 firma con Lorenzo Jovanotti il brano “L’estate addosso” che diventa il brano più trasmesso dalle radio nell’estate dello stesso anno.
Ad aprile del 2016 viene pubblicato dalla neonata casa editrice “La Nave di Teseo” il libro “ANIME GALLEGGIANTI, DALLA PIANURA AL MARE PASSANDO PER I CAMPI”, scritto con Massimo Zamboni.
Il 3 marzo 2017 esce “TERRA”, il quarto album di inediti.