La Sagra Musicale Malatestiana presenta Aminta/Orfeo, prima assoluta in tempi moderni

Pubblicato il: 22 Settembre 2016

A 400 anni dalla prima rappresentazione i cinque intermezzi musicali dell’Orfeo dolente di Domenico Belli (1616) rivivranno, in un’alternanza musicale e letteraria, l’unione originaria con la favola pastorale Aminta di Torquato Tasso. 

La 67° Sagra Musicale Malatestiana porta in scena in prima assoluta in tempi moderni a Rimini nella sala Pamphili del Complesso degli Agostinani venerdì 23 e sabato 24 settembre alle ore 21.30 una versione di Orfeo composta dal musicista Domenico Belli e consistente in cinque intermedi eseguiti a Firenze nel 1616 che raccontano in forma inedita il celebre mito del poeta che sfida il regno dell’oltretomba per ritrovare Euridice. Come quattro secoli fa i cinque intermezzi musicali dell'Orfeo Dolente composti da Belli saranno riproposti come altrettanti “intervalli” alla rappresentazione dei cinque atti della favola pastorale di Torquato Tasso, Aminta.

Lo spirito che animava la rappresentazione tornerà dunque a rivivere grazie alla macchineria visionaria e tecnologicamente raffinata di due giovani e affermati video-artisti, Daniele Spanò e Luca Brinchi che si sono valsi della collaborazione drammaturgica di Erika Z. Galli e Martina Ruggeri del collettivo Industria Indipendente per dare inedito risalto al contrappunto visivo e sonoro costituito di quell’alternanza fra la poesia di Tasso e la musica scritta espressamente da Belli. Abiti e accessori sono firmati da Gucci.

Nei cinque intermezzi la vicenda di Orfeo segue il percorso del poeta nella presa di coscienza della propria arte. Perdere quel si è condiviso sulla terra significa conquistare le stelle. Se non ritrova Euridice – assente in questa versione - Orfeo ritrova, la madre celeste Calliope e le Grazie. L’oscillazione tra universo reale e universo virtuale sarà un elemento che caratterizzerà lo spettacolo che vedrà in scena cantanti affermati nel repertorio barocco come il tenore Riccardo Pisani (Orfeo), il soprano Damiana Pinti (Calliope), il basso Walter Testolin (Plutone), impegnati nella nuova produzione con le altre voci e gli strumentisti dell’Ensemble Arte Musica diretto al clavicembalo da Francesco Cera.

 

La nuova produzione è targata Sagra Musicale Malatestiana, Spellbound, Teatro di Roma in collaborazione con il Festival Shorttheatre di Roma e Vie Festival promosso da Emilia Romagna Teatro.

Biglietti da 8 a 12 euro
Per informazioni tel. 0541. 0541 793811 dal martedì al sabato dalle 10 alle 14 e martedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.30 - biglietteriateatro@comune.rimini.it  www.sagramusicalemalatestiana.it


LUCA BRINCHI
Inizia la sua ricerca in campo multimediale dal 2001, fondando insieme ad altri cinque artisti provenienti da esperienze artistiche diverse il collettivo artistico performativo Santasangre. La sua ricerca fin da subito è rivolta alla creazione di ambienti virtuali pensati appositamente per il progetto di ricerca del momento. Quello che sempre ha contraddistinto il suo lavoro è stata la volontà di far attraversare l’immagine video dal linguaggio del corpo e del suono, trovando la possibilità di fusione tra queste espressioni. Le sue opere o collaborazioni hanno sempre avuto un carattere diverso e sono state impiegate in ambiti artistici differenti, da spettacoli teatrali o di danza ad opere liriche, a gallerie di arte contemporanea, ad eventi per la moda. Il risultato di questa ricerca sotto forma di spettacolo è stato presentato in contesti nazionali ed internazionali dal Romaeuropa Festival al Grec di Barcellona, dal Noorderzon di Groningen all’ Eurokaz di Zagabria, dall’Auditorium di Roma al Drodesera Centrale Fies, dal Festival delle Colline Torinesi al Festival di Santarcangelo, dalle stagioni del Sophiensaele di Berlino e della Ferme du Buisson di Parigi ai Teatri Stabili d’Innovazione di Napoli, Pescara, Bari, Udine. Negli anni sono stati conseguiti dal gruppo i seguenti premi: nel 2010 il Best Direction del Festival di Pristina KosovaInfest, nel 2009 il Premio Ubu/Premio Speciale, nel 2008 il premio di produzione dell’ETI Nuove Creatività e nel 2006 la menzione speciale per la sperimentazione dei linguaggi al Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti. Luca Brinchi dal 2013 inizia un percorso di progetti individuali e di collaborazioni artistiche che lo porta a lavorare con diversi artisti quali Jan Fabre, il coreografo Sang JJijia, il video artista Daniele Spanò, con la street artist MP5, con le compagnie Muta Imago, lacasadargilla e Accademia degli Artefatti, con i registi Andrea Baracco, Fabrizio Arcuri e Veronica Cruciani, ed in campo musicale con Rho e gli WOW. Nel 2016 insieme a Daniele Spanò ha curato il set design video e luci per la sfilata fall/winter 2017 di Gucci.

DANIELE SPANÒ
Nato a Roma nel 1979, dopo una formazione da scenografo inizia il lavoro di regista e artista visivo. Le sue video-installazioni, commissionate da Istituzioni e privati, lo portano nelle più belle piazze d'Italia. Tra i suoi interventi più importanti la realizzazione delle show multimediale di presentazione della collezione Gucci autunno inverno 16/17 in collaborazione con Luca Brinchi; Linea di Fuga, installazione multimediale annessa alla collezione del MAP (museo agro pontino – Pontina 2016); Pneuma installazione site specific presentata in occasione della 56° edizione del Festival dei Due Mondi (Spoleto 2016); Atto Primo Chiesa degli Artisti (Piazza del Popolo a Roma 2103); Rifrazioni permanenti del 2011 in Piazza Colonna, sempre a Roma, promosso dalla Presidenza del Consiglio, Ministero del Turismo e MiBAC. Nel febbraio 2011 viene selezionato dal celebre regista e artista Takeshi Kitano, per rappresentare il fermento artistico della città di Roma.  Dal 2009 collabora come scenografo con l’Orchestra di Piazza Vittorio, e nel 2014 è assistente alla regia per Carmen per l’apertura della stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma.
Sempre nel 2014 con Luca Brinchi e Roberta Zanardo firma i video per le scene di Hamlet di Andrea Baracco e la scenografia per Ritratto di una capitale per la regia di Fabrizio Arcuri.
Come artista visivo espone in musei come la Galleria Nazionale dell’Umbria, la Centrale Monte Martini di Roma, o il MAP di Pontinia, oltre che per privati ed associazioni no profit. 
Dal 2012 al 2015 è consulente artistico per la Fondazione Romaeuropa.
Tra le ultime collaborazioni La casa d’argilla, con Andrea Baracco, Luca Brinchi e Roberta Zanardo (Santasangre),

INDUSTRIA INDIPENDENTE
Nate rispettivamente nel 1983 e nel 1986, Erika Z.Galli e Martina Ruggeri si incontrano artisticamente undici anni fa dando vita al progetto Industria Indipendente, collettivo artistico e di ricerca principalmente dedito alle arti performative, teatrali e visive. Dal 2005 ad oggi, il gruppo, realizza varie personali e collettive, in particolare nello scenario indipendente esponendo, tra gli altri, per Enzimi (O.S.I. Occupare spazi interni), Despatch (Kollatino Underground), contemporanea per le arti visive Live Perfomance meeting. Nel 2007 Martina Ruggeri comincia una ricerca drammaturgica, di traduzione di alcuni testi di Eschilo e Euripide che la conducono alla completa riscrittura di Orestea. Con Erika Z. Galli, compie un lavoro di approfondimento sul testo che le porta alla creazione della installazione video Cassandra (2008). Nel 2008 incontrano l’attore Roberto Rotondo, per cui viene scritto il testo The way you look tonight (2008) e 8.10.88. (2008-2009). Nel 2009 il gruppo continua il percorso nell’arte visiva con le opere video Untitled (we are not just) e Requiem for Moana e prosegue la ricerca teatrale con gli studi Revolver e Trauma. Nel 2010 vincono il premio speciale Celeste Brancato come autrici e registe dei propri lavori, per la ricerca e la sperimentazione in ambito teatrale e l’anno seguente il Concorso nazionale Teatri Riflessi (Catania) con Crepacuore e ottengono il premio della critica dalla stampa siciliana. Successivamente si aggiudicano vari riconoscimenti per lo spettacolo Crepacuore, presentato a Roma, Positano e Palermo. Presenti in rassegne e festival nazionali, Erika Z. Galli e Martina Ruggeri debuttano nel gennaio 2014 con È tutta colpa delle madri al Teatro Valle di Roma e sempre nello stesso anno entrano a far parte del collettivo di registe “Le ragazze del porno” per cui stanno scrivendo il cortometraggio dal titolo Più di ogni altra cosa al mondo vorrei. Vincono con il testo Supernova il premio Hystrio Scritture di scena nel febbraio 2015 e partecipano alla rassegna Tivoli Off! con Crepacuore. Con lo spettacolo sull’Iliade Ho tanti affanni in petto a maggio 2015 sono finaliste al Premio Scenario 2015, e debuttano successivamente con lo spettacolo I ragazzi del Cavalcavia al festival Trasparenze03 di Modena. Sono tragli autori selezionati per il progetto europeo Fabulamundi Playwriting Europe e Face a Face Parole d’Italia per le scene di Francia. Ad inizio di quest’anno risiedono presso l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi dove elaborano  e presentano il testo dal titolo Lullaby - tragedia aerobica in collaborazione con il progetto Face a Face e la Maison Antoine Vitez.

FRANCESCO CERA
Bolognese, dopo gli studi di organo e di clavicembalo conclusi sotto la guida di Luigi Ferdinando Tagliavini e di Gustav Leonhardt, si è affermato tra i migliori interpreti italiani della musica antica, apprezzato per una consapevolezza stilistica che abbraccia diverse espressioni musicali, dagli strumenti storici a tastiera alla musica vocale e strumentale del periodo barocco. Dal 1991 al 1994 ha fatto parte dell’ensemble Giardino Armonico e dal 1997 dirige l’Ensemble Arte Musica, col quale esegue repertorio vocale italiano dai madrigali di Gesualdo alle cantate del settecento. Di recente uscita per l’etichetta tedesca ARTS la sua interpretazione al clavicembalo delle Suites francesi e del Concerto italiano di Johann Sebastian Bach. Le sue incisioni delle Sonate per clavicembalo di Domenico Scarlatti sono state accolte con particolare interesse, per “aver messo in luce con grande intelligenza tutta la complessità, la ricchezza espressiva, l'originalità e l'imprevedibilità del discorso musicale di Scarlatti” (M.R.Zegna su Amadeus). Particolarmente apprezzato nel repertorio cembalo-organistico del seicento italiano, ha inciso su organi storici italiani le opere complete di Michelangelo Rossi, Tarquinio Merula, Bernardo Storace e Antonio Valente, ricevendo riconoscimenti dalla critica internazionale (Amadeus, Diapason, Répertoire, Early Music, Goldberg). Tiene concerti come solista al clavicembalo e all’organo partecipando a rassegne internazionali: Musica e poesia a San Maurizio a Milano, Villa Medici a Roma, Bologna Festival, Festival delle Fiandre a Bruges e a Gand, Festival Resonanzen (al Konzerthaus di Vienna), Amici della musica di Perugia, Le Feste d’Apollo a Parma, Donau Festwochen, Musèe d’Art de Neuchatel, e su organi storici in vari paesi d’Europa. Suoi concerti sono stati registrati da Radio 3 Belgio, dalla ORF Austriaca e dalla Radio Svizzera. Dal 1995 collabora con Diego Fasolis e I Barocchisti con cui ha registrato concerti per clavicembalo di Bach pubblicati dalla rivista Amadeus. Inoltre ha tenuto corsi e seminari presso varie istituzioni tra cui la Royal Academy of Music di Londra, l’Accademia di Musica Italiana per Organo, l’Acadèmie d’orgue de Fribourg e presso diverse Università degli Stati Uniti. Dal 2001 vive a Roma dove è attivo come Ispettore onorario per la tutela degli organi storici.

ENSEMBLE ARTE MUSICA
Fondato e diretto dal clavicembalista Francesco Cera, esegue il vasto repertorio vocale italiano del periodo barocco, dal madrigale alla cantata e alle varie espressioni della musica sacra. Le loro interpretazioni coinvolgono pubblico e critica per un approccio nuovo e anticonvenzionale del repertorio vocale barocco, pur aderente alle testimonianze storiche. L’Ensemble Arte Musica ha esordito nel 1997 al Festival delle Fiandre a Bruges. Ha fatto seguito un’intensa attività di concerti e incisioni (per Tactus, Brilliant e ORF Alte Musik) con il Quarto libro di Madrigali di Carlo Gesualdo, il Lamento di Arianna e gli Scherzi Musicali di Claudio Monteverdi, cantate di Domenico Scarlatti, mottetti a voce sola tratti dalla raccolta Ghirlanda Sacra, madrigali composti per il Concerto delle Dame di Ferrara e prime esecuzioni di musiche inedite di Carissimi, Leo e Martini. Nel 2010 e nel 2011 l’ensemble è stato invitato dal Festival Baroktage di Melk ad interpretare due capolavori di Monteverdi, quali il Vespro della Beata Vergine e i Madrigali guerrieri e amorosi. Per il 2013-14 Arte Musica ha eseguito il quinto libro di madrigali di Carlo Gesualdo in una versione con voci e strumenti, e i Tenebrae Responsoria, questi ultimi pubblicati su CD dalla Brilliant Classics. Nel 2015 è uscito per la stessa etichetta di Alessandro Stradella “Complete String Sinfonias”. Arte Musica si è esibito presso importanti rassegne internazionali tra cui Resonanzen al Konzerthaus di Vienna, Abendmusiken a Innsbruck, il Festival delle Fiandre a Bruges, il Festival Monteverdi di Cremona, l’Accademia Filarmonica e l’Istituzione Universitaria dei Concerti a Roma, il Bologna Festival, Les Gouts Reunis di Losanna, Tage für Alte Musik a Brandeburgo, Festival di Augsburg, Le feste di Apollo a Parma, Milano Arte Musica, Festival Cantar Lontano, Festival Galuppi di Venezia.

DAMIANA PINTI
Dopo gli studi di chitarra e di canto, è risultata vincitrice nel 1998 del Concorso Internazionale di Spoleto e del Concorso “Toti dal Monte” di Treviso. Apprezzata interprete vocale e scenica, ha debuttato numerosi ruoli del repertorio lirico, spaziando dalla trilogia Mozart-Da Ponte ai ruoli di Rosina e di Cenerentola in Rossini, da Romeo nei Capuleti e Montecchi di Bellini a Flora nella Traviata, esibendosi al Teatro alla Scala di Milano, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Torino, Teatro Valli di Reggio Emilia, Teatro Lirico di Cagliari, Accademia Musicale Chigiana di Siena, e in vari teatri in Francia, Belgio, Germania, Spagna e negli Stati Uniti. Come solista nel repertorio cameristico e sinfonico si è esibita con l’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, con l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo, l’Orchestra Regionale Toscana, l’Orchestra Filarmonica di Torino, in rassegne musicali quali il Festival di Stavanger (Norvegia), Festival Resonanzen al Konzerthaus di Vienna, la Fundacion Juan March di Madrid, il Pergolesi-Spontini Festival di Jesi, il Festival dei Due Mondi di Spoleto, il Festival Scarlatti di Palermo. Nell’opera barocca, sotto la direzione di Fabio Biondi ha interpretato i ruoli del contralto buffo nelle opere di Scarlatti Carlo Re d’Allemagna e Il Trionfo dell’onore; con Ottavio Dantone e l’Accademia Bizantina ha cantato in forma di concerto l’opera L’Isola del Piacere di Martin y Soler, e sotto la direzione di Giovanni Antonini il Matrimonio segreto di Cimarosa. Collabora regolarmente col clavicembalista Francesco Cera e l’Ensemble Arte Musica, cantando i madrigali di Luzzaschi scritti per il “Concerto delle Dame” della corte estense di Ferrara, il Vespro della Beata Vergine e il Sesto libro di Madrigali di Monteverdi, i Responsori e il Quinto libro di Madrigali di Carlo Gesualdo. Tra le sue incisioni discografiche: Arianna in Nasso di Porpora (Bongiovanni), La sensitiva e Aretusa di Respighi (CPO), Il Turco in Italia di Rossini (Naxos), La Traviata di Verdi (Bel Air Classiques), Lucia di Lammermoor di Donizetti (Dynamic) e Tenebrae Responsoria di Gesualdo con l’Ensemble Arte Musica diretto da Francesco Cera (Brilliant Classics).

RICCARDO PISANI
Laureato a pieni voti in canto rinascimentale e barocco con Sara Mingardo presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, nel 2012 ha vinto il premio speciale “Provincia di Roma” al Concorso Internazionale di Musica Sacra. In occasione del Congresso Internazionale di Musicologia 2012 ha cantato all’Auditorium Parco della Musica di Roma nei ruoli di Asdrubale (Scipione l’Affricano) e Mercurio (Calisto) di Francesco Cavalli. Nel 2013 ha cantato alla Konzerthaus di Vienna Dives Malus e Jonas di Carissimi e all’Auditorium del Serafico a Roma nei Vesperae Solemnes de Confessore e nella Messa in do minore K427 di Mozart. Nello stesso anno ha debuttato nel ruolo del Marinaio (Didone ed Enea di Purcell) per la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma alle Terme di Caracalla, diretto da Jonathan Webb con la regia di Chiara Muti. Ha interpretato il ruolo di Apollo nell’Orfeo di Monteverdi diretto da Leonardo García Alarcón con l’Académie Baroque d’Ambronay 2013. Il tour lo ha portato ad esibirsi in teatri come il Bozar di Bruxelles, l’Opéra di Reims, il TAP di Poitiers, l’Opéra di Vichy, ecc... È stato recentemente selezionato da René Jacobs come Orfeo nell’Orfeo di Monteverdi per la Fondazione Royaumont. Ad agosto 2014 ha interpretato il ruolo del Pastore nella Dafne di Marco da Gagliano presso il MAFestival a Bruges. Inoltre si è esibito come solista in prestigiosi festival internazionali. Ha al suo attivo collaborazioni con ensemble quali Cappella Mediterranea, Concerto Romano, Mala Punica, Arte Musica, Festina Lente, Il Canto di Orfeo, Cantar Lontano, Choeur de Chambre de Namur, Coro della Radio Svizzera Italiana e con direttori quali Alessandro Quarta, Leonardo García Alarcón, Pedro Memelsdorff,  Marco Mencoboni e Francesco Cera.

WALTER TESTOLIN
Basso profondo di particolare estensione e duttilità, svolge intensa attività nei generi dell’Oratorio, della Cantata e dell’Opera barocca e nel repertorio rinascimentale sia sacro che madrigalistico per ensemble, cantando per prestigiose istituzioni concertistiche e teatrali sotto la guida di direttori quali Sigiswald Kuijken, Alan Curtis, Andrew Lawrence-King, Peter Maag, Fabio Bonizzoni, Diego Fasolis, Barthold Kuijken, Michael Radulescu, Ottavio Dantone.  Nella sua produzione discografica spiccano l'integrale dei Madrigali di Claudio Monteverdi e di Carlo Gesualdo oltre alla partecipazione all'integrale delle musiche di Heinrich Schütz. Collabora con La Petite Bande di Sigiswald Kuijken, prendendo parte alle tournée e alle registrazioni discografiche del Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi, della Johannes-Passion di Johann Sebastian Bach e della Weihnachtshistorie di Heinrich Schütz. Ha collaborato in veste di direttore di coro alla prima mondiale del Mosé di Michael Nyman (Roma 2001) ed è stato invitato nell'ottobre 2008 a dirigere la Messa per 6 voci e 3 bayan che il Laboratorio per la Musica Contemporanea al Servizio della Liturgia di Milano ha commissionato a cinque rappresentativi compositori europei. Il suo nome è legato a De labyrintho, ensemble vocale da lui fondato, che sotto la sua direzione si è segnalato come uno dei gruppi vocali di riferimento nel repertorio rinascimentale e la cui attività discografica ha ricevuto riconoscimenti come il “Gramophone Critic's Choice 2004”, la segnalazione ai Klara Muziekprijzen 2007 come ensemble emergente e il “Premio Amadeus 2008” per il Miglior disco dell'anno.