Appuntamento con le imbarcazioni storiche sabato 23 giugno al porto di Rimini per il tradizionale Raduno dell’Associazione Vele al Terzo Rimini e "Mariegola delle Romagne".
Le barche tradizionali con armo al terzo che per secoli hanno solcato l’Adriatico segnando la storia della nostra marineria arriveranno a Rimini dal mattino e fino alle prime ore del pomeriggio e ormeggeranno alla banchina di piazzale Boscovich. Lì saranno a disposizione di cittadini e turisti che potranno salire a bordo per capire come erano costruite queste unità e come vivevano a bordo i loro equipaggi. Se le condizioni meteorologiche lo consentiranno, sarà possibile anche effettuare qualche uscita in mare.
Lance, lancioni, trabaccoli sono barche, anche centenarie, che venivano impiegate sia per la pesca sia per il trasporto delle merci.
Il nome "vele al terzo" che contraddistingue questa categoria eterogenea di imbarcazioni deriva dalla posizione del pennone che sostiene la vela, fermato a un terzo della sua lunghezza a partire da proravia dell'albero. Ancora oggi le vele sono decorate con i simboli che un tempo servivano per riconoscere anche da lontano la propria barca mentre arrivava in porto, in modo da prepararsi per tempo ad assisterla e a sbarcare merci o pesce.
In occasione del raduno della Mariegola, sempre sabato 23 alle ore 18 presso la facoltà di Farmacia (ex scuola nautica marittima "Navigare Necesse") il sindaco Andrea Gnassi scoprirà una targa commemorativa del capitano di lungo corso Giuseppe Giuglietti, cittadino riminese, marinaio che, dopo avere intrapreso la carriera di ufficiale a bordo delle navi mercantili, fu il fondatore del primo sindacato dei marittimi.
Dopo l’inaugurazione della targa, nell’aula magna della Facoltà di Farmacia l’editore Giovanni Luisé terrà una conferenza nella quale ripercorrerà la vita e il ruolo del comandante Giulietti. In contemporanea sarà inaugurata la mostra fotografica curata dal ricercatore storico Valeriano Moroni sulla vita del Borgo San Giuliano, di Borgo Marina e del porto di Rimini nei primi anni del Novecento.
La mostra resterà aperta al fino al 28 giugno.
Per contatti Aleardo Maria Cingolani (333 2579244).