Grande appuntamento a Rimini con la pittura veneziana del Trecento.
Per limportanza dei prestiti ottenuti, dalle istituzioni italiane e da quelle della sponda orientale dellAdriatico, la mostra si annuncia come uno dei grandi appuntamenti culturali europei della seconda metà dellanno.
La mostra illustra anzitutto il formarsi e levolversi della singolare comunanza di espressioni artistiche e culturali che hanno plasmato città, monumenti e opere darte su entrambe le sponde dellAdriatico. Dalla metà del Duecento, ad influenzare Venezia (ma anche molte altre città, dal Veneto alla Puglia), furono gli artisti della grande tradizione bizantina, vivissima alla fine del XIII secolo, come dimostrano gli affreschi dei monasteri di Serbia, centri di cultura di grande importanza per qualità e originalità creativa, e le opere che si andavano sviluppando a Bisanzio, capitale dOriente.
Tra i grandi protagonisti del Trecento pittorico italiano, figura di spicco e poi caposcuola della schiera di artisti operanti in laguna, è Paolo Veneziano (notizie dal 1320 al 1362). Di lui poco si sa dalle fonti storiche, ma le splendide tavole ne rivelano la squisita sensibilità e lalta maestria. Attento osservatore del suo tempo e profondo innovatore della pittura veneziana, Paolo desta a vita nuova le forme bizantine, dando volume corporeo e intensità emotiva a quanto era segno e astrazione. Con lui, larte si fa racconto, storia, contemporaneità, come già era accaduto con Giotto e con la sua Cappella degli Scrovegni nella non lontana Padova.
Per informazioni e prenotazioni:
Meeting di Rimini, tel. 0541.783100 fax 0541.786422
email: grandimostre@meetingrimini.org
Per limportanza dei prestiti ottenuti, dalle istituzioni italiane e da quelle della sponda orientale dellAdriatico, la mostra si annuncia come uno dei grandi appuntamenti culturali europei della seconda metà dellanno.
La mostra illustra anzitutto il formarsi e levolversi della singolare comunanza di espressioni artistiche e culturali che hanno plasmato città, monumenti e opere darte su entrambe le sponde dellAdriatico. Dalla metà del Duecento, ad influenzare Venezia (ma anche molte altre città, dal Veneto alla Puglia), furono gli artisti della grande tradizione bizantina, vivissima alla fine del XIII secolo, come dimostrano gli affreschi dei monasteri di Serbia, centri di cultura di grande importanza per qualità e originalità creativa, e le opere che si andavano sviluppando a Bisanzio, capitale dOriente.
Tra i grandi protagonisti del Trecento pittorico italiano, figura di spicco e poi caposcuola della schiera di artisti operanti in laguna, è Paolo Veneziano (notizie dal 1320 al 1362). Di lui poco si sa dalle fonti storiche, ma le splendide tavole ne rivelano la squisita sensibilità e lalta maestria. Attento osservatore del suo tempo e profondo innovatore della pittura veneziana, Paolo desta a vita nuova le forme bizantine, dando volume corporeo e intensità emotiva a quanto era segno e astrazione. Con lui, larte si fa racconto, storia, contemporaneità, come già era accaduto con Giotto e con la sua Cappella degli Scrovegni nella non lontana Padova.
Per informazioni e prenotazioni:
Meeting di Rimini, tel. 0541.783100 fax 0541.786422
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