Prenderà avvio domenica 10 giugno alle ore 18, sulle note dell’orchestra Myo, la festa promossa dal Comune di Rimini in concomitanza con il lancio della campagna di partecipazione e sostegno al Teatro Amintore Galli “di ‘Entra in scena’.
Una festa aperta al pubblico che avrà un prologo in un altro luogo topico della Città come Castel Sismondo, per un vero e proprio happening dedicato alla cultura e alla voglia di festeggiare il ‘ritorno di un amico’ che manca da ormai 75 anni.
Sarà una giornata dedicata alla città di Rimini, al teatro restaurato che riaprirà i battenti il prossimo autunno.
La musica di Myo, intervallata dal quartetto d’archi Eos, e poi via, subito dopo al brindisi collettivo inaugurale, al primo dei gruppi per la visita al teatro ancora cantiere con la possibilità di dare uno sguardo in anteprima al cantiere del Teatro Galli.
Sono stati 1350 le persone che nelle diverse modalità hanno voluto dar la loro adesione prenotandosi alle visite che di 10 minuti in dieci minuti per tutta la domenica pomeriggio si susseguiranno senza sosta fino a mezzanotte. Dopo aver letteralmente bruciato tutte le disponibilità di domenica 10 in poche ore, anche i posti disponibili per la seconda giornata di apertura straordinaria di domenica 17 giugno sono andati ben presto esauriti.
Tutto pronto dunque per domenica 10 e domenica 17 giugno, per la visione in anteprima dello storico Teatro.
Una giornata straordinaria aperta alle ore 18 dalla musica dei MYO - Mondaino Young Orchestra, tra le Jazz Band più giovani in Europa (età media 16 anni), che proporrà uno spettacolo dedicato al Jazz delle origini, tra Hot Jazz e Swing Era, in formazione Dixieland e Big Band. Un progetto quello di MYO che debutta nel 2011 e tutt’oggi rappresenta un’eccellenza nel campo musicale dilettantistico a livello nazionale e internazionale.
Una performance intervallata dalle musiche del quartetto EoS fondato nel 2006 da quattro musicisti emiliano-romagnoli. La visione musicale aperta ha portato i musicisti a cimentarsi in repertori sempre più vasti e ad alternare, nelle loro esibizioni, parti del repertorio classico con altre di musica moderna, leggera e jazz con arrangiamenti, curati da loro stessi, di alcune fra le più celebri pagine del repertorio recente di musica da film e rock/pop.