Si inaugurerà a Rimini, nelle giornate del 25 e 26 novembre, la prima edizione del Premio Fondazione Fellini, con alcune iniziative pensate per loccasione. Si inizia con lincontro Il mio Fellini che si svolgerà fra uomini di cultura, critici, letterati e artisti di diverse discipline. Ciascun partecipante che abbia subìto una suggestione, intensa o anche marginale, dalla figura e dai film di Fellini (o ne abbia semplicemente amato un particolare aspetto), esporrà ai convenuti il modo in cui il Maestro ha avuto uninfluenza sulla sua vita, la sua opera, i suoi sogni. Potrà raccontare che cosa ha lasciato Federico nella sua immaginazione, quale amarcord ha stimolato in lui
Il mio Fellini è stato ideato dal comitato scientifico della Fondazione. Per la prima volta non ci si è rivolti a collaboratori del regista riminese o testimoni diretti della sua vita, ma si è voluto mettere a confronto personalità prevalentemente estranee al mondo del cinema che hanno conosciuto il Maestro soprattutto attraverso le sue opere. Tra i partecipanti a Il mio Fellini ci sono nomi noti come Bruno Bozzetto, Mimmo Calopresti, Umberto Curi, Alessandro DAlatri, Lucio Dalla, Paolo Fabbri, Marcello Fois, Curzio Maltese, Piero Meldini, Ugo Nespolo, Francesco Piccolo, Tommaso Pincio, Lella Ravasi Bellocchio, Chiara Tozzi.
Ma veniamo al Premio Fondazione Fellini, che andrà ogni anno ad una personalità la cui levatura artistica possa essere accostata, nel panorama del cinema contemporaneo, al genio di Fellini. Per la prima edizione è stato scelto quello che unanimemente viene considerato uno dei più grandi registi contemporanei: Martin Scorsese, cineasta di origine italiana che è stato anche legato a Fellini da una sincera e affettuosa amicizia. Scorsese, recentemente decorato dal re del Marocco Mohammed VI con la Stella dOro per linsieme della sua opera, riceverà nella mattinata del 26 novembre, a Bologna, la laurea honoris causa. Nel pomeriggio la premiazione si terrà al cinema Fulgor. Sarà presente a Rimini anche Dante Ferretti, scenografo (marchigiano dorigine e americano dadozione) tra i più celebri al mondo e premiato con lOscar, collaboratore sia di Fellini (Prova dorchestra, E la nave va, Ginger e Fred e lultimo La voce della luna) che di Scorsese in numerosi successi, tra cui The aviator.
La due giorni di studi felliniani inizieranno venerdì 25 (ore 16); in serata verrà proiettato lultimo lavoro di Scorsese, il documentario su Bob Dylan No Direction Home. Cinque anni di lavorazione per questo sequel naturale di un altro film di Scorsese, The Last Waltz ( 1978), che documentava il concerto di addio della Band, gruppo con cui Dylan fece la svolta "elettrica" abbandonando le sonorità della musica folk.
Concentrandosi sugli anni che vanno dal 1960 al 1966, Scorsese offre il ritratto di un artista che è riuscito a rivoluzionare per due volte la musica popolare: prima inventando la canzone dautore, poi mischiando il folk col rock. Non solo: per la prima volta, lo scostante cantautore si offre di commentare in modo organico quel periodo della sua vita. Fatto forse ancora più importante, No Direction Home offre la possibilità di visionare filmati altrimenti relegati agli archivi. E si tratta di immagini straordinarie: il festival di Newport, la marcia su Washington, la tournée inglese del 66. Continua in questo modo la passione tra la musica e il regista, già operatore ed aiuto regista in Woodstock del 1970 e più recentemente, nel 2003, produttore di 7 documentari sulla storia del blues.
Gli incontri de Il mio Fellini riprenderanno nella mattinata di sabato e proseguiranno fino al tardo pomeriggio, quando avverrà la consegna dalle mani di Pupi Avati, Presidente della Fondazione, del Premio Fondazione Fellini a Scorsese. Il premio consiste per questa prima edizione in un disegno originale di Federico: si intitola Colazione sullerba e, ispirato da un sogno, diede al regista lo spunto per il celebre spot della Banca di Roma interpretato da Paolo Villaggio e Anna Falchi. Dal prossimo anno lo stesso disegno verrà riprodotto su una lamina doro e costituirà il Premio Fellini delle edizioni a venire.
Quando vidi per la prima volta i film di Federico Fellini mi piacquero a tal punto che la mia immediata reazione fu di provare ad imitarlo. Ma ben presto mi resi conto che ciò era impossibile, e così ho cercato almeno di emularlo. Alla fine ho capito che lunica cosa da fare è semplicemente ammirare la sua grande maestria e godersi quelluniverso così particolare che lui, e solo lui, riesce a creare.
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