Da domenica 14 aprile il Frecciarossa unirà velocemente Ancona, Pesaro e Rimini con Milano, e Rimini torna al centro dell'Italia.
La nuova corsa di linea Frecciarossa 9592 in direzione Nord parte da Ancona alle 6.05 con fermate a Pesaro (a. 6.29 - p. 6.30), Rimini (a. 6.48 - p. 6.50), Bologna (a. 7.52 - p. 7.55) e arrivo a Milano Centrale alle 9.04.
Il nuovo Frecciarossa 9591 Milano – Ancona partirà da Milano Centrale alle 17.45, con fermate a Bologna Centrale (a. 18.55 - p. 18.58), Rimini (a. 19.52 - p. 19.54), Pesaro (a. 20.12 - p. 20.14) e arrivo ad Ancona alle 20.42.
Costo dei biglietti classe standard è di 50 € fino a 116 in Executive, ma ci sono numerose promozioni come i biglietti SuperEconomy a partire da 19€.
Da giugno sarà attivata un'altra coppia di treni per il turismo
“E’ innegabile – ha detto il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi alla presentazione del nuovo collegamento del Freccia Rossa – che Rimini ha riaffermato la propria centralità. La centralità di questa grande piattaforma dell’ospitalità che è Rimini, con i suoi 1200 alberghi, da domenica si collega a Milano in due ore, due e mezzo a Venezia, in un’ora e 40 con Firenze.
Adesso abbiamo una carta in mano per dire a tanti mercati, a quelli tedeschi, a quelli russi ed anche ai cinesi “siamo al centro dell’Italia e siamo collegati con il centro dell’Italia”. Noi siamo una grande piattaforma dell’accoglienza con un rapporto senza pari di qualità – prezzo.
Io mi auguro che tutte le imprese ricettive intuiscano questa straordinaria potenzialità e inseriscano anche nella propria offerta questa straordinaria possibilità che nasce con il Freccia Rossa. Anche per il mercato interno, perché per una famiglia decidere di venire a Rimini per fare un week end in solo due ore da Milano vuol dire risparmiare un giorno di viaggio offrendo possibilità nuove per tutto il nostro sistema dell’accoglienza.
Ora siamo al centro dell’Italia, collegati al resto dell’Italia, con gli aeroporti e con la possibilità legarci ai flussi di viaggiatori di Germania e Francia e anche, attraverso Milano, con quei 150 milioni di cinesi che potranno venire da noi e da qui andare in tutto il resto d’Italia.”