In occasione delle Giornate FAI di Primavera, il 25 e il 26 marzo, 120 giovani apprendisti ciceroni condurranno gli ospiti alla scoperta di 3 tesori riminesi: il PALAZZO AGOLANTI-PEDROCCA, il PALAZZO sede di BANCA CARIM e la DOMUS DEL CHIRURGO.
Ci saranno anche 120 Apprendisti Ciceroni riminesi fra i 35.000 che nel weekend in tutta Italia condurranno cittadini e turisti alla scoperta dei tesori artistici italiani nell’ambito delle Giornate FAI di Primavera, quest’anno giunte alla venticinquesima edizione.
Le Giornate FAI di Primavera costituiscono una preziosa opportunità per scoprire luoghi di pregio storico – artistico, alcuni dei quali abitualmente non fruibili dal pubblico: a Rimini, sabato 25 e domenica 26 marzo, il tema delle Giornate FAI sarà: Piazza Luigi Ferrari, Palazzi e scoperte archeologiche.
Quest’anno tre luoghi saranno eccezionalmente aperti al pubblico: l’antico Palazzo Agolanti–Pedrocca; il piano nobile del Palazzo neo-rinascimentale della Sede di Banca Carim, inaugurato nel 1912, costruito su imitazione del fiorentino Palazzo Strozzi dall'Arch. Paolito Somazzi, svizzero di origine uruguaiana, che fu il progettista anche del Grand Hotel, qualche anno prima; il ben noto sito archeologico della “Domus del chirurgo”.
Di particolare interesse l’apertura di Palazzo Agolanti–Pedrocca, in piazza Ferrari: in pochi sanno che al suo interno è racchiuso un tratto delle antiche mura della Rimini romana.
Il Palazzo fu costruito in più fasi per aggregazione di edifici preesistenti che inglobarono parte delle mura urbane, utilizzandole come elemento strutturale; dal 1769 è documentata la presenza del Palazzo come proprietà della nobile famiglia Agolanti. L'edificio passò poi, per eredità, alla famiglia Pedrocca e dopo altri successivi passaggi di proprietà, fu adibito ad ufficio delle Poste e Telegrafo. Nel 1923 fu acquistato dalla Banca d'Italia e fino al 1962 fu destinato a uffici e abitazione del direttore.
Durante la visita guidata sarà possibile ammirare le mura romane rimesse in luce ed alte circa 8 metri e alcuni reperti rinvenuti durante i recenti scavi.
La domus del Chirurgo di Piazza Ferrari è una piccola Pompei riemersa dal buio dei secoli nel cuore storico di Rimini, nota per il ricchissimo strumentario del medico-chirurgo rinvenuto alla fine degli anni '80, in occasione di lavori di arredo urbano della centrale piazza Ferrari. Lavori che consentirono la scoperta e la successiva valorizzazione di un sito archeologico di straordinaria importanza, con testimonianze dall'età romana al Medioevo. Nell'area, a ridosso delle mura di Ariminum, non lontano dall'antico porto, sorgeva la "domus del chirurgo", cosiddetta dalla professione dell'ultimo proprietario, un medico di cultura greca. Distrutta per un incendio intorno alla metà del III secolo, la domus ha rivelato, fra le macerie del crollo, strutture, mosaici, intonaci, arredi e suppellettili che offrono una "fotografia" eccezionale della vita nella Rimini antica. Proprio in questo ambiente è stato scoperto un eccezionale corredo chirurgico-farmaceutico, il più ricco al mondo giunto dall'antichità. Ad aprirsi agli occhi del visitatore oggi è un'area archeologica di 700 mq. capace d'inserirsi nello spazio urbano del giardino della piazza Ferrari con una struttura al cui interno, con un sistema di passerelle trasparenti sospese sulle strutture antiche, è possibile un'agile lettura del sito. Il caso ha voluto che la Domus si trovi proprio accanto al Museo, di cui fa parte integrante completandone il percorso.
Le aperture dell’edizione 2017 di Giornate FAI di Primavera a Rimini sono rese possibili grazie ai Musei Comunali di Rimini e a Banca CARIM.
Gli orari di visita: sabato 25 marzo 16,00 - 19,00; domenica 26 marzo 10,00 - 13,00 e 16,00 - 19,00.
IL SUCCESSO DELLE GIORNATE FAI DI PRIMAVERA
Quando nel 1993 si svolse la prima edizione delle Giornate FAI di Primavera (50 luoghi aperti al pubblico in una trentina di città) era difficile immaginare che sarebbero diventate uno degli appuntamenti più importanti del panorama culturale italiano.
Incoraggiati dalla partecipazione e dall’entusiasmo, anno dopo anno, gli eventi crebbero e i visitatori si moltiplicarono. Su 25 anni della manifestazione contiamo 10.000 luoghi aperti in 4.300 città, oltre 9.200.000 visitatori, 115.000 volontari e più di 210.000 giovani e appassionati Apprendisti Ciceroni. Lo spirito del FAI è rimasto però lo stesso, quello di accompagnare gli italiani alla riscoperta della bellezza che li circonda e che spesso non si conosce o non si vede.
Il 25 e 26 marzo il FAI invita tutti in 400 località d’Italia dove, grazie all’impegno di 7.500 volontari e 35.000 Apprendisti Ciceroni, saranno aperti oltre 1.000 siti: chiese, ville, giardini, aree archeologiche, avamposti militari, interi borghi. Si tratta di tesori di arte e natura spesso sconosciuti, inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in questo weekend con un contributo facoltativo.
Sul sito www.giornatefai.it si trova l’elenco completo delle aperture. Le versioni i-Os e Android dell’APP FAI saranno scaricabili gratuitamente dagli store di Apple e Google. Facile e intuitiva, l’app geolocalizzata riconoscerà la posizione dell’utente e indicherà la mappa dei luoghi più vicini da visitare.