E' Rimini la località con maggiore appeal sui turisti stranieri che scelgono la riviera romagnola tra Bellaria e Cattolica. Il bilancio relativo al 2001 è positivo per tutta l'area, con un incremento di arrivi e presenze turistiche sul 2000, rispettivamente dell'1,5% e dell'1,3%, ma il dato più rilevante riguarda proprio il capoluogo, con un aumento delle presenze straniere di oltre il 6%, prova non trascurabile che la marca/destinazione "Rimini" è forte e ben presente sui mercati d'oltralpe. Seguono Cattolica, (+5,1%,) Bellaria, (+2%) e Riccione (+1,5%).
Il quadro complessivo del turismo nella Provincia di Rimini, effettuato su 2733 strutture ricettive, è dunque quello di un comparto in buona salute: le variazioni di flusso in termini di arrivi e di presenze, che indicano rispettivamente il numero di turisti registrati nelle strutture d'accoglienza e i giorni complessivi di permanenza, sono il segnale non solo di una tenuta ma addirittura di un buon consolidamento degli ottimi risultati ottenuti nel 2000 (quella stagione si era conclusa con un + 7% di arrivi totali e un + 6,4% di presenze totali rispetto agli anni precedenti). A questo quadro positivo ha contribuito una forte crescita sui mercati esteri (+4,1% in termini di presenze), accompagnata da una performance soddisfacente sul mercato interno (+0,5% presenze).
E' sempre la Germania, lo "zoccolo duro" del turismo straniero nella Provincia di Rimini con il 34% della domanda estera in termini di presenze. I paesi del Benelux si confermano come il secondo mercato (9,3% delle presenze) e la Francia il terzo (9,2%), ma con un trend di crescita più marcato. Più distaccati i paesi dell'est europeo che però fanno registrare in termini percentuali la crescita più consistente rispetto al 2000 (+15,7%).
Per quel che concerne il mercato italiano, è sempre la Lombardia a guidare la domanda con il 32, 7% delle presenze nazionali, seguita da Emilia Romagna (12,6%) e Piemonte (9,2%).
Rimini continua a fare il pieno di turisti in luglio e agosto ma il processo di destagionalizzazione avviato con la diversificazione dell'offerta in direzione del turismo congressuale e fieristico, sta dando buoni frutti consentendo una più equa distribuzione di presenze e arrivi su tutto il corso dell'anno. In gennaio, per esempio le presenze estere sono aumentate del 36,2%. La presenze italiane registrano invece l'incremento più marcato in novembre (+18,9%). Sicuramente su tutto ciò ha contribuito la nuova Fiera di Rimini che a 5 mesi dall'inaugurazione ha già manifestato i propri effetti: oltre alla crescita turistica nei mesi invernali anche la crescita della quota clienti conquistata dagli alberghi a 3/4/5 stelle a discapito degli alberghi a 1 e 2 stelle.
I dati della stagione 2001 evidenziano inoltre il "risveglio" dell'offerta turistica dei 15 comuni della Signoria dei Malatesta, cioè l'entroterra collinare riminese ad "alta densità" di antiche rocche e agriturismi: +46,8% in termini di arrivi totali, +15,4 in termini di presenze totali, +34% in termini di presenze estere.
Il quadro complessivo del turismo nella Provincia di Rimini, effettuato su 2733 strutture ricettive, è dunque quello di un comparto in buona salute: le variazioni di flusso in termini di arrivi e di presenze, che indicano rispettivamente il numero di turisti registrati nelle strutture d'accoglienza e i giorni complessivi di permanenza, sono il segnale non solo di una tenuta ma addirittura di un buon consolidamento degli ottimi risultati ottenuti nel 2000 (quella stagione si era conclusa con un + 7% di arrivi totali e un + 6,4% di presenze totali rispetto agli anni precedenti). A questo quadro positivo ha contribuito una forte crescita sui mercati esteri (+4,1% in termini di presenze), accompagnata da una performance soddisfacente sul mercato interno (+0,5% presenze).
E' sempre la Germania, lo "zoccolo duro" del turismo straniero nella Provincia di Rimini con il 34% della domanda estera in termini di presenze. I paesi del Benelux si confermano come il secondo mercato (9,3% delle presenze) e la Francia il terzo (9,2%), ma con un trend di crescita più marcato. Più distaccati i paesi dell'est europeo che però fanno registrare in termini percentuali la crescita più consistente rispetto al 2000 (+15,7%).
Per quel che concerne il mercato italiano, è sempre la Lombardia a guidare la domanda con il 32, 7% delle presenze nazionali, seguita da Emilia Romagna (12,6%) e Piemonte (9,2%).
Rimini continua a fare il pieno di turisti in luglio e agosto ma il processo di destagionalizzazione avviato con la diversificazione dell'offerta in direzione del turismo congressuale e fieristico, sta dando buoni frutti consentendo una più equa distribuzione di presenze e arrivi su tutto il corso dell'anno. In gennaio, per esempio le presenze estere sono aumentate del 36,2%. La presenze italiane registrano invece l'incremento più marcato in novembre (+18,9%). Sicuramente su tutto ciò ha contribuito la nuova Fiera di Rimini che a 5 mesi dall'inaugurazione ha già manifestato i propri effetti: oltre alla crescita turistica nei mesi invernali anche la crescita della quota clienti conquistata dagli alberghi a 3/4/5 stelle a discapito degli alberghi a 1 e 2 stelle.
I dati della stagione 2001 evidenziano inoltre il "risveglio" dell'offerta turistica dei 15 comuni della Signoria dei Malatesta, cioè l'entroterra collinare riminese ad "alta densità" di antiche rocche e agriturismi: +46,8% in termini di arrivi totali, +15,4 in termini di presenze totali, +34% in termini di presenze estere.