I turisti promuovono Rimini

Pubblicato il: 28 Gennaio 2015
I turisti promuovono Rimini

Ecco una sintesi del risultato della ricerca commissionata dal Comune di Rimini, Assessorato al Turismo, alla Facoltà di Economia di Bologna, sede di Rimini.

Comprendere il turismo
nel comune di Rimini
Sintesi del rapporto di ricerca

Università di Bologna - sede di Rimini
Facoltà di Economia


LA METODOLOGIA

L’indagine è stata svolta attraverso questionario, tradotto in 3 lingue straniere: francese, tedesco e inglese. La rilevazione si è svolta durante l’intero arco della stagione estiva per un totale di 12 settimane, dal 19 giugno al 6 settembre 2003. Il campione rilevato è di 1728 turisti. E’ stato utilizzato un campionamento per aree, vale a dire associando gli individui a una particolare zona geografica. In questo caso la spiaggia, configurandosi come luogo in cui è più facile reperire un certo numero di individui in grado di rappresentare l’universo di riferimento. Il piano di campionamento è di tipo probabilistico a due stadi: il primo consiste nell’estrazione di campione di stabilimenti balneari dall’insieme completo delle concessioni sulla costa nel territorio comunale di Rimini (216 bagni estratti su 235 totali) e il secondo nell’estrazione successiva di un campione di turisti di ciascun stabilimento balneare selezionato attraverso il numero di ombrellone occupato.

PROFILO DEL TURISTA, MOTIVAZIONI ALL’ACQUISTO
E COMPORTAMENTO DURANTE LA VACANZA


Il profilo degli intervistati
Il campione è costituito da un 42,2% di individui di sesso maschile e da un 57,8% di individui di sesso femminile. L’età media è di 47 anni: la classe con la maggiore frequenza (23,8%) è quella che comprende la fascia di età tra i 36 e i 45 anni. La condizione di stato civile più diffusa è ‘sposato con figli’ (67,7%); i ‘celibi e nubili’ presentano una percentuale pari a circa il 18%, i ‘coniugati senza figli’ sono il 7,8%.
Sembrerebbe delinearsi dunque un quadro del turismo riminese composto prevalentemente dalle famiglie.
Il 41,5% dei turisti ha conseguito come titolo di studio più elevato il diploma di scuola superiore. Le condizioni di pensionato e impiegato sono quelle più diffusa nel campione oggetto di studio (rispettivamente 22,2% e 21,8%); seguono casalinga (13,5%) e operaio (10,4%). Se si prendono in esame gli stranieri si possono notare alcune differenze: questi sono in prevalenza impiegati (23,1%) e quadri (12,8%). Gli studenti stranieri si presentano con una percentuale del 10,3% mentre tra i turisti italiani il 5,1% è studente. La fascia più diffusa (32,1%) è quella con un reddito inferiore ai 20 mila euro all’anno. Il 5,5% dei turisti ha un reddito superiore ai 41 mila euro annui: quest’ultimo dato percentuale cresce al 17% per gli stranieri.
Si evidenzia dunque una tendenza dei turisti che non percepiscono redditi particolarmente elevati a scegliere Rimini come meta di vacanza: tale tendenza non è però sovrapponibile al campione straniero.
La maggior parte dei villeggianti italiani risiede in Emilia Romagna (30,7%), segue la Lombardia (28%), il Piemonte (9,7%) e il Veneto (8%). Per quanto riguarda i turisti stranieri si nota una prevalenza dei tedeschi (28,8%); significativa la presenza di francesi (22%), svizzeri (20,3%) e belgi (8,5%). Tuttavia è importante mettere in chiaro che il ‘peso’ del campione straniero è parecchio inferiore a quello italiano; ad esempio, i turisti tedeschi- che tra gli stranieri si presentano con un 28,8%- nel campione totale pesano per il 2,1%.

Il comportamento dei clienti
I dati evidenziano una significativa prevalenza di turisti che hanno soggiornato nella località dove al momento stavano effettuando la vacanza (77,9%). Complessivamente l’81,4% dei turisti che hanno già soggiornato nella località ritornano per la terza o quarta volta negli ultimi tre anni (+ di due volte il 20,3%; + di tre volte il 61,1%).
Questa situazione fa emergere una chiara e molto significativa componente di turisti che ha un comportamento fedele e ripetitivo rispetto alla località di attuale soggiorno.
Tale fedeltà appare essere relativa proprio alla località più che al comprensorio; prevale infatti la tendenza a non soggiornare in località diverse da quella attuale- un significativo 70,9% complessivo- e ciò appare indice dell’evidenziato comportamento ‘fedele’ che costituisce peraltro un indicatore diretto- ma primario- di soddisfazione.
Ulteriori dati di rilievo emergono dalle fonti informative sulla località di attuale villeggiatura. Tali fonti sono:

  • parenti o amici: 39,2% (38,3% italiani; 50,8% stranieri)
  • conoscenza già da bambini: 16,2% (16,4% italiani; 13,6% stranieri)
  • persone residenti nella località: 16,2% (17,2% italiani; 3,4% stranieri)
  • la pubblicità: 12,5% (12,7% italiani; 9,3% stranieri)
  • altre fonti informative non specificate: 9,3% (9,3% italiani; 8,5% stranieri)
  • agenzia di viaggi: 4,1% (3,1% italiani; 16,1% stranieri)
  • internet: 3,6% (3% italiani; 11% stranieri)
  • guide turistiche: 1,4% (1,3% italiani; 3,4% stranieri)
  • enti del turismo: 1,2% (1,2% italiani; 1,7% stranieri)
  • punto di informazione locale; 0,5% (0,3% italiani; 2,5% stranieri)

La prima notazione riguarda il peso della comunicazione personale con gruppi di riferimento (amici, parenti), ancora più evidente per la componente estera. Una relazione fortemente positiva si evidenzia anche fra l’aver soggiornato nella località e la modalità di conoscenza ‘ci vengo fin da bambino’ con una percentuale del m96,4% per gli italiani e addirittura del 100% per gli stranieri. Sembra quindi confermarsi una situazione nella quale l’esperienza propria o di altri è particolarmente rilevante sia come fonte informativa sia come stimolo a una reiterazione del comportamento di acquisto e consumo del prodotto- pacchetto turistico: chi ha conosciuto per esperienza propria o di altri è anche poi chi è già venuto e tende a tornarvi. Questo quadro potrebbe anche essere letto come un non rilevante peso attribuito all’informazione di natura aziendale o istituzionale. Lo scarso peso dell’agenzia viaggi appare ancora più evidente nella componente italiana probabilmente per la ragione che già si proponeva a proposito della fonte ‘parenti-amici’. Internet rientra nell’ambito dei nuovi strumenti informativi a maggior controllo del turista per l’acquisizione di informazioni, ed è utilizzato soprattutto da parte degli stranieri (11%). Anche in questo caso, per quanto riguarda il campione italiano, va senz’altro incrociato il dato della già elevata notorietà della località.

La motivazione della vacanza
L’analisi della motivazione è particolarmente importante perché permette di apprezzare le aspettative generali e quindi di valutare i bisogni primari associati alla vacanza stessa. Le indicazioni sono le seguenti:

  • perché la località è già conosciuta: 40,8% (40,2% italiani; 49,2% stranieri)
  • perché consigliata da parenti e amici: 28,5% (27,2% italiani; 45,8% stranieri)
  • perché è un luogo tranquillo e sicuro: 22,3% (21,5% italiani; 32,2% stranieri)
  • perché è nel complesso una località ben organizzata: 22% (21,4% italiani; 29,7% stranieri)
  • perché adatta a famiglie e bambini: 21,9% (20,7% italiani; 37,3% stranieri)
  • perché è una località economica: 20,9% (20,1% italiani; 30,5% stranieri)
  • perché è una località nota: 20,5% (19,6% italiani; 32,2% stranieri)
  • perché quello della riviera è un bel mare: 19,1% (17% italiani; 45,8% stranieri)
  • perché ci sono molte attività legate al divertimento: 18,9% (18,3% italiani; 27,1% stranieri)
  • perché la località è facile da raggiungere: 16,9% (16,2% italiani; 26,3% stranieri)
  • perché è una bella località: 16,8% (15,8% italiani; 28,8% stranieri)
  • perché si possiede una casa: 13,1% (12,4% italiani; 22% stranieri)
  • perché consigliata da un’agenzia/tour operator: 12,4% (11,1% italiani; 24,5% stranieri)
  • perché si può beneficiare dell’ospitalità di parenti e amici: 12,4% (11,7% italiani; 22% stranieri)
  • perché ci sono molte attività non collegate al mare: 11,7% (10,9% italiani; 22% stranieri)

Di nuovo il fatto di avere già conosciuto e ‘sperimentato’ direttamente il luogo di vacanza costituisce la principale motivazione relativa. Questo fatto può essere interpretato secondo diverse direttrici:
1) costituisce una conferma dell’esistenza di un significativo comportamento ripetitivo/abitudinario
2) evidenzia l’importanza dell’esperienza diretta
3) manifesta ulteriormente la presenza di un livello positivo di soddisfazione come spinta al ritorno nella località

Emergono poi una serie di variabili di percezione della località: in primo luogo la sua tranquillità e sicurezza, la buona organizzazione complessiva, l’essere adatta a famiglie e bambini, la facilità di raggiungimento. Indicazioni che nel complesso sembrano far emergere la presenza di una significativa componente di turismo familiare e comunque interessata a trascorrere la vacanza in un luogo sicuro e ben organizzato.
Sintetizzando quanto emerge dall’analisi della motivazione sembrano evidenziarsi quattro aree:

  1. l’esperienza propria o di altri e la notorietà del luogo
  2. la ricerca di un luogo tranquillo, sicuro, organizzato, accessibile, come tale adatto a famiglie e bambini
  3. la ricerca di un luogo dove si possano svolgere altre attività oltre a quelle legate al mare
  4. la valutazione del costo rispetto alla varietà e alla qualità dei servizi e delle attività disponibili

Il comportamento di acquisto
Prevale il campione che ha deciso in merito alla località di vacanza con netto anticipo: quattro mesi o più con un complessivo 38%. Significativo anche il peso di chi decide da uno a tre mesi di anticipo (complessivamente 48,9%). Tale fatto evidenzia chiaramente che la decisione di soggiornare nel comprensorio riminese si configura come una scelta non occasionale ma ponderata. Di converso, in qualche modo residuale, con un 13% la percentuale di chi decide in pochi giorni fino a un paio di settimane prima.
Riguardo l’organizzazione della vacanza, si evidenzia in primo luogo lo scarso peso di strutture esterne (agenzie, associazioni eccetera per un complessivo 8%) mentre pesa molto la presenza di una decisione ‘collettiva’ da parte di tutti coloro che partecipano alla vacanza (42% complessivo) o del soggetto intervistato (37,4% complessivo). Dunque l’organizzazione della vacanza pare essere un processo gestito ‘internamente’ senza il bisogno di rivolgersi a strutture esterne. Infine l’analisi della tipologia di vacanza acquistata evidenzia il netto prevalere della modalità ‘pensione completa’ con un 81% complessivo. Ciò probabilmente è da collegarsi a:

  • qualità dei servizi di ristorazione nelle strutture ricettive
  • convenienza economica sia assoluta che relativa
  • comportamento ripetitivo/abitudinario
  • peso del turismo familiare

Non può non apparire degno di nota lo scarsissimo peso del ‘pacchetto turistico’ (0,6% complessivo). Questo può essere interpretato in diversi modi: non conoscenza dell’esistenza di tali forme di offerta, scarsa promozione delle stesse, scarsa percezione di convenienza, facilità di accesso ai vari servizi del comprensorio o delle località che non stimola l’acquisto del pacchetto.
L’osservazione dei dati relativi alla tempistica di prenotazione evidenzia una sorta di ‘polarità’ con un rilevante 67,9% che prenota la vacanza da uno a quattro mesi di anticipo e un 32,1% che invece ha un comportamento decisamente meno ‘anticipativo’ (da nessuna prenotazione fino a un paio di settimane prima). L’89,3% del campione ha effettuato direttamente la prenotazione, dato che conferma la facilità/opportunità di prenotazione diretta e quindi lo scarso peso dell’intermediazione. Il peso di Internet per la prenotazione è del 4,3% per gli italiani ma sale al 12,8% per gli stranieri.
I dati relativi alla durata della vacanza evidenziano che il 41,6% del campione soggiorna da una a due settimane, il 21,1% da tre notti a una settimana; è significativo che un 11,7% soggiorna ben oltre un mese. Il 48,9% dei residenti prolunga la vacanza per oltre un mese, a significare un comportamento di preferenza per la propria località ritenuta ‘idonea’ anche come luogo di villeggiatura e vacanza. L’analisi del mezzo di trasporto utilizzato per raggiungere la località ha evidenziato, senza particolari sorprese, che la stessa è stata raggiunta prevalentemente con l’auto privata (72,2%), seguita dal treno (10,2%), l’autobus (7,6%), la bici (6,5%) e la moto (1,9%) mentre residuale è il peso dell’aereo (0,9%; 11,9% per il campione straniero) e dell’auto noleggiata.

Le attività svolte
Ben il 66,8% dichiara di restare praticamente sempre nella località in cui alloggia, dimostrando in tal senso una certa staticità e stanzialità quindi da un lato probabilmente soddisfazione per ciò che la specifica località offre ma anche scarso interesse per il resto del comprensorio. Il 68,8% degli intervistati dichiara di spostarsi ‘a piedi’. Il 94,7% complessivo del campione viene in vacanza per rilassarsi, non fare nulla e prendere il sole, il 32,9% per dormire. Il 34,1% pratica sport in spiaggia e il 24,5% giochi in spiaggia fra amici, il 74,3% le passeggiate. Per il sottocampione di italiani non residenti, le attività svolte riguardano:

  • shopping: 46,8% (56,6% stranieri)
  • eno-gastronomia: 25,6% (33,1% stranieri)
  • conoscere altre persone: 10% (13,6% stranieri)
  • andare nei pub o simili: 9,8% (15,3% stranieri)
  • sale giochi e luna park: 9,1% (12,7% stranieri)
  • visite naturalistiche: 7,3% (11,9% stranieri)
  • visite a luoghi artistici: 5,7% (16,1% stranieri)
  • andare in discoteca: 6,4% (10,2% stranieri)
  • altre attività sportive non in spiaggia: 5,1% (9,3% stranieri)

Valutando nello specifico il comportamento dei residenti, si osserva un sistema di preferenza riguardo le attività che non si discosta significativamente da quella dei non residenti.
Il 72,4% complessivo dichiara che non c’è alcuna attività che avrebbe voluto effettuare e non ha potuto. Alla domanda ‘quante vacanze ha già effettuato dall’inizio della stagione’ (escludendo i week end) emerge che ben il 76,5% è alla prima vacanza (61,2% per i non italiani).

Una valutazione si sintesi su motivazioni e comportamento del turista
Provando a valutare complessivamente i dati che emergono, omogeneità e trasversalità sembrano essere le due parole chiave per inquadrare il turista tipo. I dati hanno rivelato una struttura di presenza di turisti concentrati nella tipologia ‘famiglie/gruppi con bambini’ e ‘famiglie/gruppi/coppie senza bambini’. I due gruppi sono abbastanza sovrapposti- cioè omogenei e trasversali- per quello che riguarda motivazioni, attività, abitudini si soggiorno e, più in generale, modo di vivere la vacanza anche per quello che concerne le fasi precedenti l’erogazione e la fruizione vera e propria della stessa. Non importa il sesso, la nazionalità, l’età, lo stato civile, il reddito, il turista viene nella località del comprensorio perché la conosce, vi è fedele e quindi tende a ritornarvi, ne apprezza la tranquillità e l’organizzazione, l’essere adatta a tutti, il buon rapporto qualità/varietà/prezzo.


LA SODDISFAZIONE

Soddisfazione globale nei confronti della località
Emerge chiaramente che la percentuale dei soggetti insoddisfatti è molto bassa. Viceversa le percentuali più elevate si hanno nella modalità di risposta ‘soddisfatto’ (47,1%) e ‘abbastanza soddisfatto’ (27,6%). Inoltre si rileva una percentuale abbastanza consistente (21%) di ‘molto soddisfatto’. La percentuale di stranieri che si dichiara soddisfatta e molto soddisfatta è pari al 77,4%.

Qualità e pulizia del mare
La modalità di risposta più ricorrente nei giudizi degli intervistati è ‘abbastanza soddisfatto’ (29%)
anche se la percentuale di coloro che sono poco soddisfatti è del 26,3% del campione. Il 25,3% afferma di essere soddisfatto della qualità e pulizia del mare mentre il 6,3% si dichiara molto soddisfatto. Complessivamente l’indice di soddisfazione è del 61% (76% per gli stranieri) contro il 39% di insoddisfazione

Qualità e pulizia della spiaggia
Il grado di soddisfazione è molto elevato: i soddisfatti sono il 44,2% e i molti soddisfatti il 35,9%. Gli abbastanza soddisfatti sono il 15,5%

Servizi e strutture in spiaggia
La maggior parte (circa l’82%) dei soggetti intervistati si colloca nelle categorie di risposta ‘soddisfatto’ e ‘molto soddisfatto’. La percentuale dei turisti molto soddisfatti sale dal 34,7% degli italiani al 46,1% degli stranieri
Attività per bambini
La stragrande maggioranza dei turisti (45,1%) è soddisfatta delle attività offerte per i bambini e una buona percentuale si dice molto soddisfatta (26%). Coloro che hanno sperimentato questo servizio sono il 43,7% del campione

Attività per anziani
Il 30,3% è interessato alle attività rivolte alla terza età. Le attività per anziani soddisfano il 64,1% dei turisti, gli insoddisfatti ricoprono una percentuale del 16,8% mentre i mediamente soddisfatti sono il 19,1%

Bellezze naturali
Ha risposto il 67,3% del campione. La soddisfazione è molto elevata e parla di percentuali del 50% per i turisti soddisfatti a cui va aggiungersi un 24% di soggetti molto soddisfatti

Patrimonio artistico-culturale e iniziative culturali
Coloro che durante il corso del loro soggiorno turistico hanno avuto modo di conoscere o di visitare il patrimonio artistico e culturale riminese sono circa il 60% dei turisti contattati. Quelli che invece sono venuti a conoscenza o hanno partecipato a iniziative culturali rappresentano il 40% circa del campione. I turisti sono nettamente soddisfatti per il patrimonio artistico (77% complessivamente; 78% italiani e 64% stranieri) e per le iniziative culturali (64%)

Qualità e varietà della ristorazione
Elevata la percentuale di turisti molto soddisfatti (43,4%): le due categorie ‘soddisfatto’ e ‘molto soddisfatto’ coprono da sole l’88% dei casi. I poco o per nulla soddisfatti toccano la percentuale del 2,4%

Varietà e qualità pub e simili e attività notturne (discoteche, night clubs…)
Il 47% dei turisti ha risposto ai quesiti sui pub e il 24% delle attività notturne. I molto soddisfatti sia per i pub che per le attività notturne hanno percentuali praticamente simili: 46%. Il 41,3% si dice soddisfatto dei pub e il 31 delle attività notturne

Qualità e varietà dello shopping
Il 46,8% dei turisti si dichiara soddisfatto e il 21,6% molto soddisfatto: i mediamente soddisfatti sono il 23%

Mezzi di trasporto locali
Circa il 50% dei turisti interrogati si è fatto un’idea sui mezzi di trasporto. In prevalenza si hanno dei turisti soddisfatti (43%) mentre i villeggianti che si dicono abbastanza soddisfatti toccano il 26%; i molto soddisfatti il 20%

Viabilità e traffico locale
Il parere più ricorrente è quello della media soddisfazione (34,4%), seguito dal gruppo dei poco soddisfatti (30%), quindi i soddisfatti (22,8%), i per niente soddisfatti (10,7%) e i molto soddisfatti (2,6%)

Sicurezza del luogo
Circa il 40% degli interpellati è soddisfatto di questo aspetto e il 6,2% lo è molto. Inoltre il 35% è abbastanza soddisfatto

Strutture di supporto a disabili
L’opinione più diffusa è di media soddisfazione (43,6%). Vi è anche una buona percentuale di soddisfatti (30,9%) e circa un 7% che è molto soddisfatto. Il 18,6% giudica insoddisfacenti queste strutture

Disponibilità e facilità di accesso alle informazioni
Circa il 51% ha fornito risposta alla domanda: questi turisti sono in prevalenza soddisfatti (50,2%) o anche molto soddisfatti (18,3%). L’analisi conferma che sono pochi coloro i quali considerano insoddisfacente la facilità di accesso alle informazioni (7,3%)

Accesso alla città
I turisti soddisfatti costituiscono il 56% del campione: inoltre v’è un 15,4% di molto soddisfatti. Le percentuali di insoddisfazione si aggirano intorno al 10%

Pulizia e conservazione dell’ambiente
La percezione di pulizia e conservazione dell’ambiente che hanno i turisti è molto positiva: il 49,1% si dichiara soddisfatto di questo aspetto e il 16,7% molto soddisfatto. Coloro che non sono soddisfatti rappresentano invece l’11% del campione

Cortesia/ospitalità e professionalità del personale turistico
Il livello di soddisfazione dei turisti in merito a questi aspetti è molto elevato. Per quanto riguarda la cortesia del personale praticamente non vi sono turisti insoddisfatti: emergono infatti le modalità di risposta ‘soddisfatto’ (45,7%) e ‘molto soddisfatto’ (41,8%). Le percentuali relative alla professionalità sono simili: il 47,3% dei villeggianti si ritiene soddisfatto e il 37,7% molto soddisfatto

Cortesia/ospitalità degli abitanti del luogo
Queste vengono percepite positivamente dai turisti intervistati. La modalità di risposta più ricorrente è ‘molto soddisfatto’, scelta dal 48,1% di turisti. Nel complesso i soddisfatti costituiscono l’88% del campione, gli insoddisfatti lo 0,6%

Rapporto qualità/prezzo
Il numero di coloro che sono soddisfatti è piuttosto elevato (49,6%). Vi è una bassa presenza di turisti insoddisfatti (6,5%), al contrario c’è un numero significativo di visitatori molto soddisfatti (13,4%) e abbastanza soddisfatti (30,5% del rapporto qualità/prezzo

Soddisfazione globale dell’alloggio
I risultati mostrano che il 46,7% dei turisti che soggiornano in questa località è soddisfatto dell’alloggio in cui hanno trascorso la vacanza. Anche la percentuale di coloro che sono molto soddisfatti è elevata (25%). Al contrario sono pochi i turisti globalmente insoddisfatti (6,3%)

La propensione al riacquisto
Alla domanda sull’intenzione di ritornare a trascorrere una vacanza a Rimini emerge la risposta ‘sicuramente sì’ (65%); i ‘probabilmente sì’ toccano il 26,1%. La probabilità media del ritorno dichiarata è pari al 74,9%; una percentuale molto elevata (35%) dichiara che al 100% tornerà a Rimini l’anno venturo.