Domani, martedì 30 ottobre, la Fondazione Federico Fellini ricorda il quattordicesimo anniversario della scomparsa del Maestro con la proiezione, in programma alle ore 21 al cinema Fulgor, del suo film I Clowns (1970), interpretato da Anita Ekberg, Liana Orfei, Alvaro Vitali e dai quattro fratelli Colombaioni.
Il ricordo di Fellini nel giorno della sua scomparsa, analogamente a quello che si tiene il giorno del suo compleanno, è diventato un appuntamento tradizionale che la Fondazione ha sempre voluto condividere con la città realizzando eventi pubblici che rimarcassero limportanza artistica del cineasta più famoso del mondo.
Questanno la commemorazione della morte ha un carattere particolarmente originale: la proiezione sarà preceduta da una presentazione clownesca dei fratelli Alfredo e Flavio Colombaioni, che, molto giovani, furono fra gli attori del film.Dopo la performance, gli artisti ci racconteranno del loro incontro col Maestro e di come quellincontro abbia mutato il loro lavoro sul clown, trasformandolo in quello che loro stessi hanno definito clown poetico.
Il regista riminese prende spunto da unintervista televisiva per ripercorrere questo suo tema tipico, cercando nel passato le tracce della sua passione per queste macchiette tragiche e comiche ad un tempo, per poi cercare nella realtà, nella vita, che fine hanno fatto alcuni vecchi clown. Ne esce un ritratto, come sempre autobiografico, che di televisivo non ha nulla ed è invece cinema, atmosfera grondante memoria e nostalgia, attraverso la consueta intelligenza visiva e attraverso il filo conduttore della morte e del disfacimento.
Le tre parti in cui è strutturato il film il circo visto con gli occhi del bambino, a Rimini, dove la figura del clown si confonde con altri personaggi reali e tuttavia altrettanto bislacchi, il circo visto con gli occhi di chi indaga da adulto con una troupe televisiva che si può comunque definire clownesca, e infine il circo trasfigurato e rarefatto sono altrettante prospettive che permettono di attribuire al pagliaccio il ruolo di interprete della gioia e della tristezza, dellossessione della morte e dellattaccamento alla vita.<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /?>
Come per tradizione, lingresso al cinema Fulgor è gratuito, fino ad esaurimento posti.
Cinema Fulgor, Rimini, C.so dAugusto, 162 ingresso libero
Per informazioni: Fondazione Fellini, via Oberdan 1, Rimini, tel. 0541-50303, fondazione@federicofellini.it, sito www.federicofellini.it