Lunedì 23 luglio il maestro Fellini sarà il protagonista della manifestazione Amarena, proprio nella spiaggia antistante il suo Grand Hotel e il piazzale a lui dedicato. Appuntamento alle ore 21 e 30 con il tributo che la rassegna cinematografica Amarena in collaborazione con la Fondazione Federico Fellini rende al maestro con il film I Clowns, che è a sua volta un tributo al mondo del circo e a Charlie Chaplin.
Il regista riminese prende spunto da unintervista televisiva per ripercorrere questo suo tema tipico, cercando nel passato le tracce della sua passione per queste macchiette tragiche e comiche ad un tempo, per poi cercare nella realtà, nelle loro case, che fine hanno fatto alcuni vecchi clown. Ne esce un ritratto, come sempre autobiografico, che di televisivo non ha nulla ed è invece cinema, atmosfera grondante memoria e nostalgia, attraverso la consueta intelligenza visiva e attraverso il filo conduttore della morte e del disfacimento.
Le tre parti in cui viene strutturato il film il circo visto con gli occhi del bambino, a Rimini, dove la figura del clown si confonde con altri personaggi reali e tuttavia altrettanto bislacchi, il circo visto con gli occhi di chi indaga da adulto con una troupe televisiva che si può comunque definire clownesca, e infine il circo trasfigurato e rarefatto sono altrettante prospettive che permettono di attribuire al pagliaccio il ruolo di interprete della gioia e della tristezza, dellossessione della morte e dellattaccamento alla vita.
Quando dico: il clown, penso allaugusto. Le due figure sono, infatti, il clown bianco e laugusto. Il primo è leleganza, la grazia, larmonia, lintelligenza, la lucidità, che si propongono moralisticamente come le situazioni ideali, le uniche, le divinità indiscutibili. Ecco quindi che appare subito laspetto negativo della faccenda: perché il clown bianco, in questo modo diventa la Mamma, il Papà, il Maestro, lArtista, il Bello, insomma quello che si deve fare. Allora laugusto, che subirebbe il fascino di queste perfezioni se non fossero ostentate con tanto rigore, si rivolta. [ ] Laugusto, che è il bambino che si caca sotto, si ribella a una simile perfezione; si ubriaca, si rotola per terra e anima, perciò, una contestazione perpetua. Questa è, dunque, la lotta tra il culto superbo della ragione (che giunge a un estetismo proposto con prepotenza) e listinto, la libertà dellistinto. Il clown bianco e laugusto sono la maestra e il bambino, la madre e il figlio monello; si potrebbe dire, infine: langelo con la spada fiammeggiante e il peccatore.<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /?>
(Federico Fellini, Fare un film, Einaudi, Torino, 1980, p. 117)
Tutte le serate di Amarena sono ad ingresso gratuito, per info www.riminieventi.it