Dal 26 Febbraio al 13 Maggio torna 'I Maestri del Tempo'

Pubblicato il: 24 Febbraio 2016

Prende il via, venerdì 26 febbraio, la VI edizione della rassegna di arte e cultura, “I Maestri e il Tempo", che si articola in nove appuntamenti fino al 13 maggio. 

La VI edizione de “I Maestri e il Tempo” pone una particolare attenzione ai “racconti di donna” narrati da celebri studiose nel campo delle arti figurative e del pensiero, anche attraverso ricerche su personalità storiche e immagini simboliche dell’universo femminile, dall’antichità al mondo contemporaneo.
La nuova stagione della rassegna ha infatti per titolo “Racconti di donna: simboli, radici, destini”, che si concretizzerà in nove appuntamenti di arte e cultura a cadenza settimanale. Negli incontri ci saranno interventi di esperti provenienti da istituzioni culturali italiani ed europee come: Le Accademie di Belle Arti di Bologna, Brera, Rimini, l'Università di Siena, L'Unimeier di Milano, l'Accademia Kueser per la Storia delle Idee in Europa di Bernkastel-Kues, gli Istituti Superiori di Scienze Religiose di Rimini e di Monteberico.

Curatore de “I Maestri e il Tempo” è lo storico e critico d’arte Alessandro Giovanardi che declina il tema di quest'anno in appuntamenti in cui l'universo femminile nell'arte e nella cultura si intreccia con le radici della città e i suoi legami con il resto del mondo: “Come da tradizione, gran parte degli appuntamenti è dedicata alle “radici” profonde della città, che uniscono Rimini e l’Emilia-Romagna alla grande cultura europea e mondiale: è così per i linguaggi enigmatici e metaforici che legano la nostra arte sacra, dal Medioevo al Barocco, ai grandi temi filosofici universali, è così soprattutto per le nostre eccellenze storiche ed estetiche, dal Tempio Malatestiano a Guido Cagnacci, da René Gruau a Federico Fellini”.

A partire dalla lectio magistralis di Pier Giorgio Pasini, di venerdì 26 febbraio, dedicata a Cagnacci e all’universo femminile, e durante l’intera rassegna, sarà esposta la pregevole tela col San Giovanni Battista fanciullo del Cagnacci, realizzata tra il 1637 e il 1640 (olio su tela, cm 50 x 63). L’opera fu acquistata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini nel 2003 ed esposta al pubblico tra il marzo e il giugno del 2004 durante la grande e storica mostra di Castel Sismondo Seicento inquieto”.

A partire dai tesori noti e segreti della città, al centro della rassegna ci saranno due lezioni di ampio respiro: la prima, programmata per venerdì 4 marzo, avrà per docente Monika Bulaj, una voce nobile e altissima del giornalismo e della fotografia europea, collaboratrice d’importantissime testate italiane ed internazionali (Corriere della Sera, Repubblica, Avvenire, Internazionale, National Geographic, ecc..), e ricercatrice delle più fascinose civiltà sacrali minacciate di estinzione anche in luoghi a noi geograficamente prossimi.
La seconda lezione, giovedì 21 aprile, la terrà la sofisticata orientalista Grazia Marchianò, dedicata alla figura di uno dei più profondi pensatori dell’Italia del secondo Novecento, Elémire Zolla, il quale ha lasciato anche pagine molto suggestive sul Tempio Malatestiano, capace di schiudere la nostra cultura a universi simbolici e spirituali prima impensati.

 

PROGRAMMA

Sarà Pier Giorgio Pasini, storico dell’arte, Sigismondo d’Oro 2001, ad aprire il prossimo 26 febbraio la VI edizione della rassegna con la conferenza su "Le donne di Guido Cagnacci".

Ospite eccezionale sarà, poi, il 4 marzo la Bulaj con un intervento dal titolo suggestivo “Dove gli Dèi si parlano”.

Di seguito, nelle giornate del 5 e 6 marzo, la reporter condurrà un workshop di fotografia, curato da Niki Vasini.

L’11 marzo, lo storico dell’arte Alessandro Giovanardi proporrà “La tela di Aracne e i fili della Vergine. Simboli e arcani della pittura sacra”, mentre il 18 marzo, la filosofa Elena Filippi arriverà dalla Kueser Akademie für Europäische Geistesgeschichte per parlare di «Concordia discorsi»: il Tempio Malatestiano di Rimini crocevia di Umanesimi”.

Il 1 aprile, lo psicologo Donato Piegari disserterà su “La città della Madri. Figure e archetipi del femminile in Federico Fellini”, e la scrittrice Sabina Foschini, l’8 aprile, si soffermerà su “René Gruau”, un riminese alla corte di Dior. Il disegno di moda e la grafica del fascino”.

Il 21 aprile, Grazia Marchianò, estetologa e orientalista, inviterà a una riflessione su “Serietà e gioco, ferocia e soavità del mondo nella visione filosofica di Elémire Zolla”.

Il 6 maggio, il critico d’arte Massimo Pulini porterà il discorso sul “Disegno di una breve vita. Elisabetta Sirani e Ginevra Cantofoli”.

Chiude il ciclo, il 13 maggio, la storica e critica d’arte Maria Virginia Cardi con “Lorenzo Bartolini nel laboratorio culturale della Firenze ottocentesca. Note sulle eredità riminesi”.

 

Tutte le conferenze  e i workshop si svolgeranno al pomeriggio, dalle ore 17.30, a Palazzo Buonadrata, situato in Corso D’Augusto 62 a Rimini.

Info: Segreteria Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini – tel. 0541/351611 – segreteria@fondcarim.it