Nelle sale quattrocentesche di Castel Sismondo dal 23 ottobre 2010 al 27 marzo 2011 si possono ammirare tre nuove mostre di grande prestigio: “Parigi. Gli anni meravigliosi. Impressionisti contro Salon” e “Caravaggio e altri pittori del Seicento”. Capolavori dal Museo di Hartford” e ‘Gianquinto. Opere rare 1959-2003’.
Un fittissimo programma con oltre 110 opere che porta nuovamente Rimini alla ribalta della scena artistica nazionale, dopo il grande successo di pubblico (200mila visitatori) che aveva riscosso la scorsa stagione la mostra internazionale “Da Rembrandt a Gauguin a Ricasso”.
“Parigi. Gli anni meravigliosi. Impressionismo contro Salon”, ha l’obiettivo di ricreare il clima artistico parigino nella seconda metà dell’Ottocento: conterrà le opere dei più grandi maestri dell’Impressionismo da Renoir a Cezanne, da Sisley a Pissarro a Van Gogh. In contrapposizione a queste, le opere del Salon parigino con artisti del calibro di Bonnat, Gerome e Dorè.
La mostra di Rimini vuole indagare, per la prima volta in Italia, e facendo ricorso a circa novanta opere provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo, proprio questo capitolo affascinante, quando il nuovo giunge e un grande muro viene opposto a quel giungere. Ma anche quando attraverso quel muro, il muro del Salon, passa il fascino che accende e accompagna la dimensione della pittura.
Basterà ricordare come al Salon siano stati a più riprese accettati Monet e Pissarro, Sisley e Degas, Bazille e Renoir, Cézanne e Guillaumin, Morisot e Fantin-Latour, solo per dire dei principali artisti più o meno riconducibili all’impressionismo e tutti presenti in questa mostra, anche con opere precisamente esposte nei Salon o rifiutate nella loro partecipazione. Tra gli altri, soprattutto Corot e Daubigny dalla Giuria ufficiale del Salon, spingevano affinché i rappresentanti della giovane pittura francese fossero accolti tra le alte cimase. La mostra quindi, articolandosi in tre sezioni di carattere tematico (la prima “Volto, corpo e figure”, la seconda “Nature sospese”, la terza “Lo specchio della natura”) pone a confronto sui medesimi soggetti i pittori del Salon con gli impressionisti e prima di loro gli artisti legati a Barbizon. E lo fa anche dopo una lunga ricerca di opere sparse in molti musei francesi di provincia, che detengono dipinti, talvolta di grande formato, dei pittori legati al mondo ufficiale e che mai si vedono nelle mostre. Di modo che quello che alla fine risulti sia un vero capitolo della storia artistica in Francia nella seconda metà del XIX secolo.
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“Caravaggio e altri pittori del Seicento” vanta le opere conservate al Wardsworth Atheneum di Hartford, nel Connecticut, il più antico museo americano, ancora oggi uno dei più importanti, con una collezione folta di capolavori che spazia dai maestri dell’arte europea soprattutto del Seicento e del Settecento, una fondamentale sezione impressionista, una grande parte dedicata all’arte americana dell’Ottocento e una sezione dedicata alla pittura del XX secolo. Tra le opere più famose che giungeranno a Rimini, “L’estasi di San Francesco” dipinta da Caravaggio tra il 1594 e il 1595. A Caravaggio si affiancano poi altre 15 opere del ‘600 italiano e di pittori spagnoli, francesi e fiamminghi. Si tratta di una sublime selezione di quindici dipinti, tutti di grande formato, provenienti da quel nucleo così importante che nel museo americano è dedicato proprio al Seicento. Originando da quel capolavoro indimenticabile che è L’estasi di San Francesco, la mostra si compone di opere insigni di autori che da Caravaggio hanno tratto esempio; Cigoli, Morazzone, Gentileschi, Strozzi, Saraceni in Italia. Quindi in ambito spagnolo Zurbarán, con una delle sue opere più riconosciute, il San Serafione del 1628, un quadro affascinante che rivela l’intimo collegamento, esistente nell’arte spagnola del XVII secolo, tra scultura e pittura. E poi Ribera, Le Sueur in Francia e la Scuola fiamminga e olandese con Sweerts, Van Dyck e Hals, il più importante ritrattista di Haarlem nel secondo quarto del XVII secolo.
Gianquinto, opere rare raccoglie una ventina di opere rare di Alberto Gianquinto (Venezia 1929-2003), quasi tutte provenienti dalla collezione di famiglia, è quello di dare il senso più completo di questo grande artista, pittore elegante, solitario e coerente, testimone di una profonda conoscenza del colore, del segno, della forma. Gianquinto è anche un poeta indagatore di emozioni e di sentimenti, colmo di passioni forti e solide, un poeta generoso e rigoroso fino alla durezza e all’inflessibilità, ma la cui vena lirica ed elegiaca non rinuncia a prendere il suo spazio, le sue epifanie.
Completano l'offerta riminese due rassegne dedicate a Nunziante e Ciarrocchi.
- dall’11 dicembre 2010 al 30 gennaio 2011: Nunziante
Dal Caravaggio raccoglie le opere che Antonio Nunziante (Napoli, 1956) ha appositamente realizzato lavorando su alcuni particolari dell’opera di Caravaggio L’estasi di San Francesco.
Si tratta di venti tele di vario formato nelle quali Nunziante frammenta l’opera, isolandone due elementi simbolici: la vita e la morte – raffigurati da Caravaggio dall’albero frondoso e dall’albero spoglio – e muovendosi all’interno di questa dialettica densa di risonanze artistiche e culturali - dal 5 febbraio al 27 marzo 2011: Ciarrocchi
Ad Arnoldo Ciarrocchi (Civitanova Marche 1916-2004) viene dedicata questa antologica che raccoglie opere provenienti dalla collezione di famiglia dell’artista. Incisore tra i maggiori del secondo Novecento italiano, Ciarrocchi si distingue per la raffinatezza tecnica e per l’inconfondibile sensibilità del segno grafico, caratterizzato da potenza e luminosità, ma soprattutto per la sua copiosa produzione che spazia dall’incisione ai dipinti e agli acquerelli.
Qualche decina di chilometri più in là, nella vicina Repubblica di San Marino, a Palazzo Sums, nello stesso periodo delle mostre riminesi e in stretto collegamento con esse, viene allestita l'esposizione "Monet, Cézanne, Renoir e altre storie di pittura in Francia", che propone opere sceltissime, emblematiche, dei grandi maestri francesi del secondo Ottocento. www.lineadombra.it/sanmarino
Le mostre sono curate ancora una volta da Marco Goldin e da Linea d’Ombra e promosse dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini.
Info: www.lineadombra.it
Per l'occasione la città di Rimini accoglie i visitatori con particolari offerte alla scoperta della città e dei suoi tesori artistici con il RiminiCityPass: la prima card turistico-culturale della città. Fra le iniziative ogni domenica alle ore 15, visita guidata con partenza dal Museo della Città (Via Luigi Tonini, 1, Rimini - 0541 21482) per un itinerario a piedi tra museo, chiese, palazzi e piazze alla scoperta delle tracce della Rimini del Seicento (si richiede la prenotazione)
Info: www.riminicitypass.it
Orari: Da lunedì a venerdì: ore 9 - 19. Sabato e domenica: ore 9 - 20
Sabato 26 marzo: ore 9 - 24. Dalle ore 19 ingresso ridotto. E' richiesta la prenotazione
Ingresso a pagamento
Per informazioni turistiche: www.riminiturismo.it
Per informazioni e prenotazioni alberghiere: www.riminireservation.it