Quest’anno A’marena, in collaborazione con la Fondazione Federico Fellini, apre altre stanze di sogni e cinema. “Federico Fellini/Akira Kurosawa: laboratorio di sogni” è la rassegna nella rassegna che per due lunedì, in piazzale Fellini, indagherà il “laboratorio dei sogni” di Federico Fellini e Akira Kurosawa, attraverso due film: La città delle donne (1 agosto) di Fellini, e l’8 agosto - Sogni (Yume) di Akira Kurosawa. Un piccolo trattato onirico in forma di fotogrammi, dialogo a distanza tra Federico Fellini e il regista giapponese Kurosawa che il grande riminese considerava un Maestro.
A presentare “La città delle donne”, il primo agosto, sarà Paolo Fabbri, direttore della Fondazione Federico Fellini, e le due proiezioni saranno precedute da una colonna sonora onirico/felliniana con l’Ebony Ensemble dell'Istituto G. Lettimi. Il Prof. Paolo Fantini (clarinetto e clarinetto piccolo), Luca Gnoli (clarinetto), Jonathan S. Benatti (Clarinetto basso e corno di bassetto) e Cristian Mazza (clarinetto e clarinetto basso) il primo agosto eseguiranno musiche dai film di Fellini composte da Nino Rota (Otto e mezzo, Prove di Orchestra, Amarcord), mentre l’otto agosto, oltre a un ulteriore omaggio a Nino Rota, eseguiranno musiche di Purcell e Mendellsohn nella loro rivisitazione del “Sogno di una notte di mezz'estate”.
In piazzale Fellini, in collaborazione con “Il Consorzio dei Saperi” sarà allestita una piccola “città delle donne”, un salottino tutto al femminile.
Se Sogni racconta otto storie tutte diverse l’una dall’altra, La città delle donne è un sogno unico, fatto dal protagonista Snaporaz-Mastroianni durante un viaggio in treno. Un sogno che ripercorre desideri, emozioni, fantasie, ricordi all’interno del pianeta donna, un pianeta mai compreso fino in fondo, ma dal fascino infinito, in grado di generare quarant’anni di immagini straordinarie che hanno fatto di lui uno dei più grandi autori della storia del cinema di tutti i tempi. E Fellini aveva, nei confronti di Akira Kurosawa - lo «zio orientale», come affettuosamente lo chiamava - un rispetto e un’ammirazione senza limiti.
Scheda film
1 agosto - La città delle donne. Regia: Federico Fellini; sceneggiatura: Federico Fellini e Bernardino Zapponi, con la collaborazione di Brunello Rondi; fotografia: Giuseppe Rotunno; scenografia: Dante Ferretti; costumi: Gabriella Pescucci; musica: Luis Bacalov; interpreti: Marcello Mastroianni (Snaporaz), Anna Prucnal (la moglie), Bernice Steegers (la signora del treno), Ettore Manni (Cazzone), Donatella Damiani (una soubrettina), Jole Silvani (la fuochista); durata 145 minuti; Italia / Francia, 1980. Snaporaz, un uomo maturo e incauto, si mette a seguire una signora incontrata per caso sul treno. Finisce per trovarsi in un albergo ove si sta svolgendo un animato congresso di femministe che ben presto lo additano come nemico. Costretto a fuggire passa di vicenda in vicenda, ripercorrendo fantasmi e ricordi della sua vita, prima di accorgersi che è tutto un sogno.
8 agosto - Sogni (Yume). Regia: Akira Kurosawa; sceneggiatura: Akira Kurosawa; fotografia: Kazutami Hara, Takao Saito, Masaharu Ueda; interpreti: Akira Terao (Io), Mitsuko Baisho (La Madre), Toshie Negishi (Madre Con Bambino), Mieko Harada (La Fata), Mitsunori Isaki (Io Adolescente); durata: 120 minuti; Giappone, 1990
Kurosawa ripercorre, in forma poetica e metaforica, alcune tappe della sua vita. Gli otto episodi di cui il film è composto, nel loro lirismo o nella loro drammaticità, divengono simbolo del percorso individuale dell’uomo, e sono tutti collegati dalla presenza di un personaggio-io, di volta in volta bambino o adulto.
Le due serate avranno inizio alle ore 21, con ingresso libero e gratuito. In caso di maltempo, le proiezioni avranno luogo presso la Cineteca Comunale, via Gambalunga 27 – Rimini.
Alla Galleria dell’Immagine, (lun/sab. ore 9.30 – 13.00) intanto prosegue fino al 7 agosto la mostra “La stanza degli sguardi di Federico Fellini”. Uno spazio della mente, dove le visioni notturne annotate nel Libro dei sogni del regista dialogano con gli sguardi diurni di e su Federico Fellini, fotogrammi selezionati da Giuseppe Ricci nell’Archivio della Fondazione Fellini. Nel gioco di sguardi della stanza, centrali sono quello dello spettatore, invitato a dar vita in parole e immagini a un nuovo Libro dei Sogni. E il guardare altro alle cose di Fethi Atakol, l’artista e re-designer che ha messo in scena questi sguardi per noi.