Dal 17 al 28 dicembre, aspettando il capodanno, sulle facciate di una delle piazze più belle della città, frammenti di immagini racconteranno la Rimini dei riminesi e quella ricostruita da Federico Fellini.
Da martedì 17 dicembre la facciata del palazzo di Piazza Cavour 4, già sede di Confindustria Rimini, ospiterà un progetto fotografico e di arti visuali che farà rivivere i luoghi identitari della città e i set cinematografici di Federico Fellini.
Sulle pareti del palazzo, attualmente occupate da lavori di ristrutturazione, verranno proiettati frammenti di immagini storiche e iconografiche della città e dell’opera del grande regista, grazie all’apporto congiunto di diverse strutture riminesi che hanno realizzato questo lavoro, secondo il trend, sperimentato dalle più grandi metropoli europee, di ridare nuova vita a palazzi storici “impacchettati” per periodi più o meno lunghi dell’anno per poter realizzare interventi di restyling.
Il progetto si chiama “Riminiscenze” ed è una produzione firmata dalla riminese Officina Otomops (laboratorio multimediale-sperimentale) di Giacomo De Luca e Ambra Galassi che, con l’ausilio dell’archivio fotografico del Fondo Davide Minghini, messo a disposizione dalla Biblioteca Gambalunga di Rimini, e del sito web Rimini Sparita (associazione storico-culturale no profit dedicata alla valorizzazione dell’iconografia riminese), ha assemblato istantanee provenienti dal set del film di Federico Fellini “Amarcord” e immagini che attengono alla Rimini che non c’è più, dai primi del ‘900 fino agli anni ’80.
Per dodici giorni, le immagini che compongono “Riminiscenze” trasformeranno la facciata di un’impalcatura in un maxi schermo d’eccezione montato in Piazza Cavour, dal tramonto fino a tarda notte, in un suggestivo progetto di arti visuali che ricrea un tavolo pieno di fotografie, indagato da una telecamera alla ricerca di dettagli nascosti.
“Riminiscenze” è una produzione Officina Otomops realizzata col supporto tecnico di Zelig Rimini.
Foto di Davide Minghini © Biblioteca civica Gambalunga
Da martedì 17 dicembre la facciata del palazzo di Piazza Cavour 4, già sede di Confindustria Rimini, ospiterà un progetto fotografico e di arti visuali che farà rivivere i luoghi identitari della città e i set cinematografici di Federico Fellini.
Sulle pareti del palazzo, attualmente occupate da lavori di ristrutturazione, verranno proiettati frammenti di immagini storiche e iconografiche della città e dell’opera del grande regista, grazie all’apporto congiunto di diverse strutture riminesi che hanno realizzato questo lavoro, secondo il trend, sperimentato dalle più grandi metropoli europee, di ridare nuova vita a palazzi storici “impacchettati” per periodi più o meno lunghi dell’anno per poter realizzare interventi di restyling.
Il progetto si chiama “Riminiscenze” ed è una produzione firmata dalla riminese Officina Otomops (laboratorio multimediale-sperimentale) di Giacomo De Luca e Ambra Galassi che, con l’ausilio dell’archivio fotografico del Fondo Davide Minghini, messo a disposizione dalla Biblioteca Gambalunga di Rimini, e del sito web Rimini Sparita (associazione storico-culturale no profit dedicata alla valorizzazione dell’iconografia riminese), ha assemblato istantanee provenienti dal set del film di Federico Fellini “Amarcord” e immagini che attengono alla Rimini che non c’è più, dai primi del ‘900 fino agli anni ’80.
Per dodici giorni, le immagini che compongono “Riminiscenze” trasformeranno la facciata di un’impalcatura in un maxi schermo d’eccezione montato in Piazza Cavour, dal tramonto fino a tarda notte, in un suggestivo progetto di arti visuali che ricrea un tavolo pieno di fotografie, indagato da una telecamera alla ricerca di dettagli nascosti.
“Riminiscenze” è una produzione Officina Otomops realizzata col supporto tecnico di Zelig Rimini.
Foto di Davide Minghini © Biblioteca civica Gambalunga