Castel Sismondo

Residenza-fortezza di Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini dal 1432 al 1468. Oggi sede del Fellini Museum

Sigismondo ne iniziò la costruzione il 20 marzo del 1437, penultimo mercoledì di quaresima, alle ore 18.48: giorno, ora e minuto probabilmente erano fissati da un oroscopo predisposto con cura dagli astrologi di corte. Ne proclamò la conclusione "ufficiale" nel 1446, un anno per lui particolarmente fortunato: ma in realtà vi si lavorava ancora nel 1454.
Il castello fu concepito come palazzo e fortezza insieme, come degna sede per la corte e per la guarnigione e come segno di potere e di supremazia sulla città.
Come architetto dell’opera fu celebrato dagli scrittori di corte lo stesso Sigismondo, che infatti se ne attribuisce la paternità nelle grandi epigrafi marmoree murate nell’edificio. Se per architetto intendiamo l’ispiratore, l’ideatore, il coordinatore, cioè un committente con esigenze e idee ben precise, allora possiamo accettare questa "attribuzione". In ogni caso egli si è servito dell’opera di diversi professionisti e specialisti; abbiamo notizia di una importante consulenza eseguita a lavori da poco iniziati da Filippo Brunelleschi, che nel 1438 fu a Rimini per un paio di mesi e compì tutta una serie di sopralluoghi alle principali fortezze malatestiane in Romagna e nelle Marche.
La costruzione conserva un notevole fascino, con le sue grosse torri quadrate e le poderose muraglie a scarpa, il cui effetto originario, quando si innalzavano dal profondo fossato, doveva essere formidabile paragonabili, per la loro inclinazione e grandiosità, a piramidi.
L’ingresso verso la città, che era un terrapieno e costituito da un doppio rivellino con ponti levatoi, è ornato da uno stemma costituito dal classico scudo con bande a scacchi, sormontato da un cimiero a testa d’elefante crestato e affiancato da una rosa quadripetala: si tratta di un rilievo d’ispirazione pisanelliana, di buona qualità, scolpito da un artista probabilmente veneto, come dimostrano le cadenze goticheggianti della figurazione.
A sinistra e a destra dello stemma è scritto "Sigismondo Pandolfo" in caratteri gotici minuscoli, alti e pittoreschi.
Fra lo stemma ed il portale marmoreo è murata una delle epigrafi dedicatorie del castello, con un solenne testo latino scolpito in caratteri lapidari (uno dei primi esempi di "rinascita" dei caratteri classici).
Per Sigismondo il castello doveva rappresentare visivamente la fortezza del potere, secondo un concetto ancora del tutto medievale, realizzato necessariamente in forme tradizionali, cioè più espressionisticamente pittoresche che razionalmente armoniche; come dimostrava la mutevole prospettiva delle torri, la compattezza delle cortine merlate, l’uso costante di archi acuti e di inserti lapidei e ceramici, lo sfarzo delle dorature e degli intonaci colorati in verde e rosso (i colori araldici malatestiani) documentati dagli scrittori.
In questo suo amatissimo castello Sigismondo è morto il 7 ottobre del 1468.

Orari e periodo di apertura

Periodo: 
Il castello, oggi sede del Fellini Museum, è visitabile negli orari di apertura previsti dai musei comunali

Ad oggi il complesso di Castel Sismondo, Rocca Malatestiana, si articola in quattro parti comunicanti tra loro: il Palazzo di Isotta, su tre piani comunicanti tra loro; il corpo centrale dei servizi, su due piani; il cortile grande, di notevole superficie; e il Maschio, che è la parte centrale e più suggestiva dell'intero complesso, con due piani collegati tra loro da uno scalone elicoidale posto nella Torre maggiore. Complessivamente, tra parti coperte e cortili, la Rocca ha una superficie di oltre 3.300 mq. Questa struttura così complessa ha subito un accurato restauro grazie all'intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini con lo scopo di fare di Castel Sismondo un luogo permanentemente visitabile sotto il profilo monumentale e in grado di ospitare iniziative in campo culturale e artistico. Nel 2017 sono iniziati i lavori per la realizzazione della Corte a mare, compreso il recupero del perimetro dell’antico fossato e della cinta muraria con il collegamento della scala con la nuova Piazza Arena Francesca da Rimini
Anche Piazza Malatesta, che si affaccia sul castello, è stata posta sotto intervento. Un progetto complesso che porta a dialogare la Rimini romana con quella rinascimentale in un percorso che va dal nuovo Teatro Galli,  passando per i le vestigia medioevali fino alla nuova piazza pedonale sul ponte Tiberio. La 'nuova' Piazza Malatesta interessa un’area di oltre 11.000 mq, e dopo diversi interventi fra loro coordinati, nel 2021 è diventata diventata la Piazza dei Sogni dell'innovativo Fellini Museum, il Museo Internazionale dedicato a Federico Fellini, che a Rimini ha avuto i natali nel 1920. Un percorso di installazioni felliniane dallo straordinario valore architettonico e simbolico, che fa non solo da tessuto connettivo ma da creativo 'fil rouge' tra il Cinema Fulgor, il leggendario cinema immortalato in Amarcord, e la Rocca, che oggi contiene l’allestimento di veri e propri set felliniani, attraverso la ricostruzione di materiali scenici e l’utilizzo delle più avanzate tecnologie digitali e contenuti multimediali. La disposizione progettuale della nuova Piazza Malatesta intende esaltare la monumentalità del Castello e allo stesso tempo riconsegnare la scena al Teatro Galli, che diventa l’elemento ordinatore dello spazio e delle relazioni urbane che da Piazza Cavour e dalle altre vie conducono alla Rocca.
Il Fellini Museum è stato inaugurato il 19 agosto 2021, con l'apertura del percorso espositivo immersivo proposto nelle sale della rocca rinascimentale ma, considerata la complessità della sua articolazione su tre siti, Castel Sismondo, Palazzo del Fulgor e Piazza Malatesta, l’inaugurazione del Museo non si è esaurita in un unico evento ma si è protratta con un ricco programma di iniziative fino all’apertura del Palazzo del Fulgor e il completamento di Piazza Malatesta con il “Bosco dei nomi”.