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Home / I vini

I vini

Food Experience

Una volta si diceva che a segnare l’ingresso in Romagna fosse l’uso di offrire vino anziché acqua ai viandanti. Campanili e folklore a parte, oggi la cultura enologica dell’intera regione si rivelaerà una piacevole sorpresa anche per il turista del vino più esigente. Una visita alle cantine produttrici dei vini più tipici della regione, come Lambrusco, Pignoletto, Sangiovese e, dulcis in fundo, Albana passito, fugherà ogni dubbio e sarà impossibile non portarsi a casa almeno una bottiglia.

Il Sangiovese e gli altri vini di Romagna
Il Sangiovese di Romagna DOC è il pilastro su cui si fonda la viticoltura romagnola, da Imola a Ravenna, da Faenza a Forlì, da Cesena a Rimini. Cappelletti, carne e pesce alla griglia, formaggi di media stagionatura o il classico brodetto di pesce della costa non chiedono di meglio come accompagnamento. Altro vino rosso tipico è la dolce Cagnina di Romagna DOC, primo vino pronto subito dopo la vendemmia, da bere per tradizione con le castagne arrostite.
L’Albana DOCG, vitigno autoctono della Romagna, nella versione passita diventa uno straordinario vino da fine pasto, da consumare con dolci o formaggi stagionati. Il Pagadebit di Romagna DOC è un profumato vino bianco il cui curioso nome deriva dalla sua resistenza alle avversità climatiche che garantiva al contadino, anche nelle annate peggiori,
una produzione con cui pagare i debiti dell’annata precedente. Da Bagnacavallo, cittadina d’arte a 17 km da Faenza, è partito il rilancio di un vino antichissimo, il Bursòn.

Il Lambrusco e l'Emilia
Vitigno già noto agli Etruschi e ai Romani, il lambrusco lo si riconosce subito dalla caratteristica spuma vivace ed evanescente. È il vino reggiano e modenese per eccellenza, con ben 5 DOC: il Reggiano, il Modena, il Grasparossa di Castelvetro, il Sorbara e il pregiato Salamino di Santa Croce. Il fatto di essere un rosso frizzante naturale lo rende più unico che raro nel panorama enologico. Questa peculiarità va letta in relazione alle caratteristiche della cucina emiliana, che richiede un vino che aiuti un rapido smaltimento di piatti non sempre leggerissimi, operazione che il lambrusco favorisce come nessun altro. Il lambrusco si è notevolmente migliorato negli ultimi anni, grazie a vinificatori attenti alla qualità e all’innovazione. Da questi imprenditori creativi sono nate proposte che stanno ampliando il panorama dei lambruschi verso prospettive prima impensate. Il parmense Lambrusco Marcello, già Gran Medaglia d’oro al Vinitaly, è stato definito miglior vino rosso frizzante al mondo all’International Wine Challenge di Londra, prestigiosa manifestazione con diecimila vini in degustazione.

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Data ultimo aggiornamento 03/04/2020 - 15:35