Voci allo specchio. La poesia raccontata dalla poesia

Rassegna poetica alla Corte della Biblioteca Gambalunga

venerdì 5, 12, 26 luglio e 2 agosto 2024

alle ore 21

Congressi, Convegni, Conferenze e Seminari

Una piccola rassegna poetica promossa dalla Biblioteca Civica Gambalunga, che dà forma a un’idea di Sabrina Foschini, nata dalla convinzione che soltanto la passione possa veicolare e trasmettere la bellezza e per questo, la strada più diretta per comprendere le grandi voci del passato, può passare dalla bocca di poetesse contemporanee. 
Venerdì 5 luglio si inaugura la rassegna che torna per il secondo anno con un omaggio votato al femminile che proceda da poeta a poeta, grazie alla mediazione appassionata e ragionata di autrici contemporanee che rileggono per il pubblico, i versi studiati e meditati delle loro voci-maestre. Nello spazio raccolto del chiostro seicentesco si potrà ascoltare per prima Franca Mancinelli che legge Antonella Anedda, una tra i migliori poeti contemporanei italiani, dal lirismo conteso tra filosofia e nostalgia. 
A seguire 
venerdì 12: Un colpo di morte e un colpo di vita. Paola Loreto legge Emily Dickinson
venerdì 26: Lei aveva dei cavalli. Francesca Matteoni legge Joy Harjo
venerdì 2 agosto: Tu mi vuoi bianca. Sabrina Foschini legge Alfonsina Storni
La rassegna è proposta alla Corte della Biblioteca e si svolge il venerdì. 

Informazioni

Località: 
Corte della Biblioteca Gambalunga, via Gambalunga, 27 - Rimini centro storico
Ingresso: 
libero

Note aggiuntive

Sarà presente un punto vendita dei libri, con firmacopie al termine della presentazione.

Negli stessi giorni e orari (21-23), aperture speciali anche per le mostre dellaBiennale del disegno allestite in palazzo Gambalunga: “Thayhat. Il futuro presente” a cura di Guido Cribiori e Sabrina Foschini visitabile alla Galleria dell’Immagine; “Le vie dei riti. L’Oceania sacra di Domeny De Rienzi”, a cura di Rosita Copioli, Alessandro Giovanardi allestita nella Sala del Settecento, “Grotte, cascate e forre. Il Grand Tour della natura” a cura di Massimo Pulini e Franco Pozzi accolta nelle austere Sale seicentesche al primo piano.