Mostra itinerante in cui sono rappresentate le icone delle vittime delle mafie, realizzata dall’Istituto Einaudi Molari di Rimini in collaborazione con l’Osservatorio provinciale sulla criminalità organizzata della Provincia di Rimini ed il Comune di Rimini. 
Attraverso 26 totem posizionati in diversi contenitori della cultura nel centro storico di Rimini, la mostra racconta in 104 manifesti le storie di chi attivamente ha lottato contro le mafie, magistrati, poliziotti, imprenditori, ma anche chi, suo malgrado, si è trovato coinvolto in vicende che non li riguardavano, vittime innocenti come bambini, donne, civili che si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato.
La mostra è inserita in un percorso diffuso nei luoghi della cultura della Città di Rimini, come la corte della biblioteca Gambalunga (via Gambalunga 27), il palazzo del liceo Musicale Lettimi (via Cairoli 44), il museo della città di Rimini (via Tonini 1), l’ingresso del Comune di Rimini (piazza Cavour 27), la sede della Prefettura di Rimini (via IV Novembre, 40).
L'esposizione è visibile al pubblico fino al 19 luglio, andando quindi a coprire simbolicamente i 57 giorni che nel 1992 trascorsero tra l'omicidio di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo assieme a membri della scorta e la strage di via D'Amelio in cui perì Paolo Borsellino con i suoi cinque agenti di Polizia. 
La mostra poi si trasferirà in altri comuni della provincia.