dal 18 aprile al 10 maggio 2015
Tuesday to Saturday 8.30 am -1 pm / 4 pm - 7 pm; Sundays and bank holidays 10 am - 12.30 pm/3 pm - 7 pm; Mondays closed
Mostre
La mostra fotografica è un percorso lungo un unico binario che unisce l’Oriente al disorientamento. L’esposizione è ideata, organizzata e curata da Giorgio Vivaldi, alla sua terza iniziativa dopo “Archetipoesegno-Cagli e dintorni” e “Il Colore del suono”. L’esposizione di Vivaldi è una "ipercollettiva work in progress" che, partendo da una prima idea di esporre una serie di fotografie realizzate fra il 1972 e il 1996 durante viaggi in Oriente e India, ha voluto proporre la sua idea a una serie di amici artisti, professionisti. Questi hanno creato elaborazioni artistiche “disorientanti” sviluppando il tema del disorientamento su più livelli, da quello psichedelico a quello filosofico e sociale - politico.
Vernissage e dj set speciale di Gennaro T batterista e fondatore degli Almamegretta e Marta Musincanta, sabato 18 aprile alle 18.30.
Per nove giorni quattro monaci tibetani del monastero di Gaden Jangste, Mungod, India del sud, saranno a Rimini all’interno della suggestiva mostra e costruiranno un mandàla di sabbie colorate. Il mandàla, figura geometrica simbolica dell’universo interiore, in questo tipo di rituale viene composto minuziosamente con sabbie colorate fino a definire una suggestiva immagine policromatica, per poi essere dissolto in pochi attimi a predicare la fatale impermanenza di tutte le cose. La costruzione del mandàla, iniziata con una suggestiva cerimonia il 1° maggio nel Museo della Città, termina il 9 maggio nel pomeriggio alle 17,30 con la dissoluzione delle sabbie dal ponte di Tiberio.
Nel corso della permanenza dei monaci saranno prese iniziative di comunicazione per promuovere anche gli aiuti alle popolazioni del Nepal duramente colpite dal terremoto. (per informazioni: Associazione Italia-Tibet 3334574574)