Giornate Fai di primavera 2016 a Rimini

'Piazza Cavour: la piazza dei palazzi'

sabato 19 e domenica 20 marzo 2016
sabato dalle ore 15 alle 18, domenica dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 18
Eventi Multipli

Tornano le Giornate FAI di Primavera, la storica manifestazione del FAI dedicata alla scoperta dei luoghi solitamente chiusi al pubblico giunta al 24° appuntamento nazionale.
A Rimini quest’anno le giornate sono dedicate ai palazzi di Piazza Cavour, che per l’occasione saranno aperti a tutti i visitatori.
Presentandosi ai banchetti Fai sotto la galleria del Teatro Galli, i visitatori saranno accompagnati da 142 “ciceroni”, ragazzi delle scuole superiori che si sono formati in questi mesi dai volontari Fai e alcuni funzionari del Comune di Rimini. Il Teatro Galli sarà al centro delle giornate quando oltre al Palazzo del Podestà, Palazzo dell’Arengo, Palazzo Garampi, sarà possibile visitarne il Foyer e parte del cantiere.
Nell’ambito delle Giornate FAI di Rimini, sabato 19 marzo alle ore 17.30, al Museo della Città, viene proposta anche una Conversazione con Rosita Copioli dal titolo "Il giardino tra paradiso e architettura", in occasione della presentazione del libro "Giardini nel tempo. Dal mito alla storia".

Informazioni

Località: 
Piazza Cavour - Rimini centro storico

Programma

Insieme ai Palazzi i visitatori potranno ammirare la Vecchia Pescheria e la Fontana di Piazza Cavour. Inoltre potranno visitare il Museo della Città (con ingresso libero nelle giornate sia agli iscritti FAI, sia ai gruppi che seguono le visite) e scoprire le opere che provengono dalla piazza: a iniziare dalle testimonianze risalenti all'epoca in cui la piazza con ogni probabilità nacque (IV-V secolo), per passare alla lapide con lo Statuto della liberazione dei servi un tempo affissa alle pareti dell'Arengo, alla copia della Bolla d'Oro consegnata da Federico II nella Sala dell'Arengo... fino alla statua di San Paolo che una volta era sulla fontana della piazza, agli arazzi che provengono dai palazzi Comunali e al Crocifisso d'oro che Michelangelo Tonti regalò alla città, anch'esso custodito nei palazzi comunali.
Un intinerario molto ricco e denso di storia.