Biblioterapia. Come curarsi (o ammalarsi) con i libri

Il peso della leggerezza. Identità ed eredità culturali. XIV° edizione della rassegna a cura della Biblioteca Gambalunga

domenica 5, 12, 19, 26 novembre; 3, 10 dicembre 2023
17.00
Congressi, Convegni, Conferenze e Seminari

Torna a Rimini “Biblioterapia. Come curarsi (o ammalarsi) con i libri”, la storica rassegna di lezioni magistrali e presentazioni di libri dedicata alla comprensione del mondo contemporaneo curata dalla Biblioteca Gambalunga. 
Nell'anno in cui Rimini si candida al titolo di Capitale italiana per la cultura per il 2026, la riflessione è dedicata al tema dell’identità culturale. Rimini è da due secoli nell’immaginario collettivo la città della spensieratezza, del divertimento chiassoso e artificioso. “Il peso della leggerezza” è il titolo del progetto per il 2023, con il quale indagare l’idea di “cultura” nelle discipline contemporanee partendo da questo tratto peculiare della nostra identità culturale. 
Domenica 19 novembre alle ore 17 è ospite della rassegna Walter Guadagnini, critico e storico della fotografia, uno dei maggiori protagonisti, sulla scena nazionale e internazionale, dello studio e della valorizzazione della fotografia attraverso un’intensa attività che spazia dall’insegnamento alla scrittura, alla curatela e all’organizzazione di mostre. La fotografia è stata uno dei linguaggi principali della modernità e, a partire dalla rivoluzione digitale, è divenuta anche quello più utilizzato nella comunicazione quotidiana, privata e pubblica. Al contempo, è una delle arti che hanno segnato il XIX e il XX secolo, assumendo nel ventunesimo un ruolo sempre più centrale nel panorama della creazione contemporanea, in ogni parte del mondo, all’interno di ogni sistema sociale e culturale. Qual è allora il contributo delle immagini alla costruzione dell'identità culturale delle comunità? C’era una volta la fotografia è il titolo della lezione magistrale con la quale, parlando dell'evoluzione del linguaggio e delle tecniche fotografiche, si riflette attraverso il mezzo della fotografia sulle infinite sfumature dell’identità.

Informazioni

Località: 
Rimini, Cinema Tiberio e Teatro degli Atti
Ingresso: 
libero

Programma

5 novembre, Cinema Teatro Tiberio – ore 17
Marina Calloni
 Coltivare la cultura
La cultura è in effetti un concetto poroso e ambivalente, tanto include, quanto esclude…” Cominciamo da qui, da questa osservazione di Marina Calloni, professoressa di Filosofia Politica e Sociale presso l’Università di Milano–Bicocca, allieva e traduttrice italiana di Habermas, che ha sempre cercato di far interagire attività di ricerca interculturale e multidisciplinare coniugando la prospettiva internazionale e l’interesse per le realtà locali, occupandosi in particolar modo di difesa dei diritti umani e questioni di genere, di scienza e conoscenza, di democrazia deliberativa e conflitti culturali, di cittadinanza e sfera pubblica europea.

 

12 novembre, Cinema Teatro Tiberio – ore 17
Lucrezia Ercoli
 “Non lo so. Devo partire”. Per una nostalgia del futuro
Parte da un riferimento felliniano, in omaggio al contesto riminese e ai 70 anni de “I Vitelloni”, Lucrezia Ercoli filosofa e direttrice artistica del festival Popsophia dedicato alla pop-filosofia e autrice di Yesterday. Filosofia della nostalgia (Ponte alle Grazie 2022). Il rimpianto di un mondo passato e di un tempo felice ci accompagna da sempre. Oggi più che mai il presente ci sembra opaco, il futuro incerto e imprevedibile: e preferiamo rifugiarci nella nostalgia dell'età dell'oro, nelle certezze della tradizione. Siamo fermi all’amarcord, al ricordo di “come eravamo” prima di perdere le illusioni. Ma esiste anche un’altra nostalgia, una nostalgia del futuro, un sentimento che accompagna ogni partenza, che si fa carico dell’eredità del passato senza rinunciare ad avventurarsi nelle incertezze del domani. Come dice Moraldo alla fine dei Vitelloni: “Non lo so. Devo partire”.

 

19 novembre, Cinema Teatro Tiberio – ore 17
Walter Guadagnini
 C’era una volta la fotografia
Qual è il contributo delle immagini alla costruzione dell'identità culturale delle comunità? La fotografia è stata uno dei linguaggi principali della modernità e, a partire dalla rivoluzione digitale, è divenuta anche quello più utilizzato nella comunicazione quotidiana, privata e pubblica. Al contempo, è una delle arti che hanno segnato il XIX e il XX secolo, assumendo nel ventunesimo un ruolo sempre più centrale nel panorama della creazione contemporanea, in ogni parte del mondo, all’interno di ogni sistema sociale e culturale. Abbiamo invitato Walter Guadagnini, docente di Storia della fotografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna, direttore di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia e del Festival “Fotografia Europea” di Reggio Emilia, curatore e critico d’arte, per parlare dell'evoluzione del linguaggio e delle tecniche fotografiche e passare dall'identità della fotografia all'identità tout court.

 

26 novembre, Teatro degli Atti – ore 17
L’irriducibile Calvino”
Reading con Alessia Canducci e Alfonso Cuccurullo (voci), Federico Squassabia (pianoforte)
Si può restituire la misura di Italo Calvino in un Reading? La sua opera è IRRIDUCIBILE, appunto. Un’attrice, un attore e un musicista pronti a rimescolare l’opera di Italo Calvino: quali stili rimbalzeranno e si moltiplicheranno? Quali melodie immagineranno? Quale enciclopedia di emozioni nascerà? Un viaggio tra pagine e suggestioni, in compagnia di alcuni dei suoi personaggi e della sua scrittura. Un omaggio al teorico della “leggerezza” nell’anno del centenario della sua nascita.

 

3 dicembre, Cinema Teatro Tiberio – ore 17
Marco Aime 
Identità, radici, tradizione. La trappola delle parole
Entrati pesantemente a far parte delle retoriche pubbliche sovraniste e neo-nazionaliste, questi termini rischiano di dare vita a uno scenario, che non trova conforto nei fatti, ma agisce fortemente sul piano emotivo. È necessario riflettere sulle parole e sul loro uso, affinché non diventino delle armi pericolose, finalizzate a creare un nemico. Questo l’invito dell’antropologo Marco Aime, antropologo e scrittore, docente di Antropologia culturale all’Università di Genova, che al rapporto fra identità culturale e contemporaneità ha dedicato gran parte della sua ricerca.

 

10 dicembre, Cinema Teatro Tiberio – ore 17
Silvano Tagliagambe 
Il peso e la leggerezza dell’immaginazione scientifica tra vincoli e opportunità
Al filosofo, fisico ed epistemologo Silvano Tagliagambe, il compito di introdurre nella riflessione il ruolo della scienza e della tecnologia nella costruzione dei valori e degli immaginari delle società. Per Tagliagambe la tecnologia è tensione verso il futuro e capacità di guardare al qui e ora, attraverso la lente della contingenza e del possibile. La tecnologia è pensiero, e pensiero necessariamente critico, orientato verso il costante superamento dei limiti raggiunti. La storia della scienza, se ben intesa, è un racconto nel quale nuovi universi di possibilità si producono in coincidenza con le grandi svolte, le grandi discontinuità, le grandi soglie dei processi evolutivi: nel corso di essa determinate possibilità si fissano e si trasformano in vincoli che eliminano alcune alternative ma ne producono altre. I vincoli sono da interpretare non solo come limiti del possibile, ma anche come condizioni di sempre nuovi possibili.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili
Info: Biblioteca Gambalunga, tel. 0541.704486 | www.bibliotecagambalunga.it