9 febbraio 2018
alle ore 17.30
Congressi, Convegni, Conferenze e Seminari
Continuano gli incontri nell’ambito della Rassegna “Frontespizio”, con gli autori Rosita Copioli e Alberto Silvestro, che presentano il volume:
'Alessandro Belmonte (1757-1838) Ufficiale di Marina dall’Armada Real ai porti dell’Adriatico' Digitalprint 2018.Quando si parlerà del Turismo e della città di Rimini non si potrà più prescindere dalla figura di Alessandro Belmonte. È cartografo, esploratore scientifico nelle maggiori spedizioni della Marina spagnola, patriota. Ispettore dei porti dell’Adriatico, si occupa dell’industria di mare nel senso più ampio, per «il bene della cosa», del Governo e della società. Influisce in modo determinante sui nipoti Alessandro e Ruggero Baldini che con Claudio Tintori fondano l’Industria dei Bagni di Mare nel 1843, cinque anni dopo la sua scomparsa.
L’evento, che riporta alla luce una figura fondamentale di Rimini, sarà aperto con saluti istituzionali di Massimo Pulini Assessore alle Arti del Comune di Rimini, di Valeria Cicala, Istituto Regionale Beni Culturali, del Capo del Compartimento Marittimo di Rimini, Capitano di Fregata Fabio Di Cecco, del Delegato Regionale Marinai d’Italia Ammiraglio Angelo Mainardi. Interverrà il discendente diretto di Alessandro Belmonte, avvocato Luigi Lega Baldini. Sarà presente l’Editore Quinto Protti.
Come la prima pagina interna, che di un libro fornisce gli elementi essenziali e sostanziali, questa rassegna vuole accompagnare i lettori davanti alla porta di ingresso di nuovi testi.
L'etimo della parola "Frontespizio" (dal tardo latino frontispicium, composta di frons, frontis ‘fronte’ e del tema di specere ‘guardare’), evoca l'atto di guardare un volto, che restituisce la conoscenza delle principali espressioni e dei caratteri peculiari di una persona. Anche queste presentazioni ci faranno incontrare il volto di un libro e insieme quello del suo autore. Presentare equivale anche a declinare al presente, al qui e ora, gli infiniti argomenti legati all'arte della scrittura.
La presenza in sala dell'autore è dunque un'occasione per collocare il pubblico in una inedita postazione, aggiuntiva rispetto alla lettura del libro. Conoscere le premesse dalle quali quel testo nasce, gli intenti dai cui lo scrittore è partito per costruirne l'impalcatura, offre un importante arricchimento di senso.
Quando si diffuse il termine italiano "Frontespizio", agli inizi del XVII secolo, le pagine di apertura di un libro contenevano, oltre ai nomi e ai titoli, anche un'architettura di immagini: colonne e timpani, figure allegoriche e oggetti simbolici erano disegnati e incisi a decorazione e viatico di quelle porte d'ingresso al testo.
Massimo Pulini