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Home / Notizie / Al Museo Fellini 'G. Mastorna, opera incompiuta'

07-04-2006

Al Museo Fellini 'G. Mastorna, opera incompiuta'

Dal 7 aprile in mostra "il film mai girato più famoso della storia del cinema"

Dal 7 aprile il Museo Fellini di via Clementini (angolo via Oberdan) ospita la mostra “G. Mastorna, opera incompiuta”, curata da David Secchiaroli. La mostra comprende le fotografie di Tazio Secchiaroli - il "paparazzo" di Fellini e fotografo di scena sui set dei più importanti film italiani del dopoguerra, scomparso nel luglio 1998 - sulla preparazione del leggendario Viaggio di G. Mastorna.

“Il viaggio di G. Mastorna” è una storia coinvolgente dagli aspetti più curiosi: film più volte ripreso e mai finito, ricerca del protagonista (Marcello Mastroianni, Donald Sutherland, Paul Newman, Paolo Villaggio, Ugo Tognazzi), querelle con il produttore De Laurentiis. Infine anche alcuni significativi risvolti personali di Federico Fellini condizionarono lo sviluppo dell’idea di film.

L'eterno progetto felliniano, "il film non fatto più famoso della storia del cinema" come lo definisce Mollica, rivive negli scatti realizzati da Secchiaroli il giorno in cui il grande regista trasformò Mastroianni in Mastorna. In alcuni di questi, che restano tra i rari documenti visivi sulla preparazione del film, il musicista solitario, l'instancabile viaggiatore G. Mastorna col volto di un Mastroianni un po' trasandato e sognante, è colto in situazioni che avrebbero dovuto diventare immagini in movimento. Guardando le fotografie, si ha l'impressione che il viaggio fosse davvero pronto a incominciare. Ma non incominciò mai.

Pare che tra gli ostacoli che bloccarono il progetto vi fosse la difficoltà di creare un set che visualizzasse l'altra dimensione, quell'aldilà in cui il viaggio si svolge; e che vi fosse anche una funesta premonizione fatta al regista dal parapsicologo torinese Rol. Ma soprattutto, mentre ci stava lavorando, Fellini fu colpito da malattia improvvisa, diagnosticata come male incurabile. Grazie alla visita di un ex compagno di classe, Sega, nel frattempo divenuto medico, Fellini uscì dall'incubo: questi infatti ipotizzò, a ragione, che si trattava di una "banale" pleurite allergica. Il regista guarì perfettamente ma lesse l'episodio come un segno a non procedere nella sua esplorazione dell'aldilà e non tornò più sul Mastorna, anche se non abbandonò mai completamente il progetto. Nel 1983, raccontava a Giovanni Grazzini: "Alla fine di ogni film [...] il suggestivo fantasmone si ripresenta come per chiedermi di essere realizzato, e ogni volta accade qualcosa che lo fa riaffondare, glorioso relitto, nelle profondità abissali dove giace e da dove, prodigiosamente, continua a mandare fluidi, correnti radioattive che hanno nutrito i film che ho fatto al posto suo. Sono sicuro che senza il Mastorna, non avrei immaginato il Satyricon, o almeno non lo avrei immaginato così come poi l'ho realizzato; né il Casanova, e nemmeno La città delle donne. E anche E la nave va e Prova d'orchestra hanno un piccolo debito con Mastorna. La cosa strana è che quella storia pur essendosi generosamente dissanguata in tanti miei film, rimane miracolosamente integra nella sua struttura narrativa, non si è rimpicciolita né scarnificata, ed è sempre la più attuale di tutte le storie che posso immaginare". Non è dunque impossibile che questo viaggio si sia infine compiuto, come Mastroianni un giorno prospettò a Fellini: "Forse ci ritroveremo lassù. Non sapendo che fare, hai visto mai che lo gireremo dall'altra parte, questo Viaggio di Mastorna?". La suggestione di queste parole si ritrova nella magia e nel mistero che emanano dalle immagini del maestro della fotografia Tazio Secchiaroli, che ha saputo cogliere gli attimi, i frammenti di una storia dai contorni indefiniti.

In mostra sarà proiettato il documentario Il misterioso viaggio di F. Fellini, diretto da Maite Carpio, prodotto nel 2003 – in occasione dei dieci anni dalla scomparsa di Federico Fellini - e presentato al cinema Fulgor di Rimini nel 2004. Il film ripercorre, con interviste e testimonianze di Tullio Kezich, Dino De Laurentiis, Giuseppe Rotunno, Piero Tosi e Fellini stesso, la storia di questo progetto incompiuto che divenne l’ossessione della vita del grande regista e che ancora oggi è avvolto da un alone di mistero.

Accompagna la mostra il volume edito da Enzo Sellerio Editore “G. Mastorna opera incompiuta” Palermo, 2000, con una introduzione di Vincenzo Mollica e una nota di David Secchiaroli.

La mostra, a ingresso libero, è aperta tutti giorni, tranne il lunedì, dalle 16.30 alle 19,30. Il sabato e la domenica anche alla mattina dalle 10 alle 12. Sono previste visite su prenotazioni per gruppi e comitive.

G. Mastorna, opera incompiuta è un progetto Pro.d’e. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Comune di Rimini, si avvale del contributo della Direzione Generale Cinema – Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Emilia  Romagna e della Provincia di Rimini.

Per informazioni:

Fondazione Fellini, via Oberdan 1, Rimini

tel. 0541-50303

fondazione@federicofellini.it - museo@federicofellini.it

www.federicofellini.it - www.archiviotaziosecchiaroli.net