La Piazza dei Sogni del Fellini Museum con la Rocca malatestiana, l'Arena Francesca da Rimini, le mura medioevali, i resti del campanile di Santa Colomba
Piazza Malatesta prende il nome dal castello di Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini dal 1432 al 1468, che coniuga l'intento celebrativo con l’esigenza difensiva. La fortezza si imponeva per la possenza di torri e mura munite di scarpate, per l'ampio fossato, per la grandiosità del mastio. L’apparato difensivo, approntato con la consulenza di Filippo Brunelleschi, era dotato di bocche da fuoco.
Il recente intervento di riqualificazione ha trasformato lo spazio a nuovo luogo di valorizzazione del patrimonio artistico e di socializzazione della città. La Corte a mare di Castel Sismondo, è il risultato di un progetto complesso che ha aperto il dialogo tra la Rimini romana con quella rinascimentale, il castello e la piazza malatestiana con il nuovo teatro Galli, passando per il Fulgor, fino alla nuova piazza pedonale sul ponte Tiberio. Il castello è circondato dal fossato riqualificato a verde pubblico, alla fine del quale si raggiunge, attraverso la scala, la Piazza Anfiteatro Francesca da Rimini, strutturata come anfiteatro all'aperto.
Piazza dei Sogni. Su questo rinnovato impianto urbano si disegnano le tre aree principali: il Velo d’acqua e il Circo della vita, a cui si aggiungono la parte ispirata alla campagna di Amarcord e le illuminazioni di Tonino Guerra. Si tratta del “bosco dei nomi” ideato da Tonino Guerra, che interessa l'area compresa tra Teatro Galli e Via Poletti. E' un insieme di fiori di pietra illuminato da tre lanterne in ferro battuto e vetro dedicate allo scrittore russo Lev Tolstoj, su cui sono incisi i nomi di grandi personaggi del cinema, amici di Tonino Guerra, tra cui Giulietta Masina e Federico Fellini. Un’installazione artistica e luminosa al centro di un intervento sul verde con alberi e vegetazione bassa che va a completare la riqualificazione di piazza Malatesta, recuperandone la sua funzione originaria di incrocio ed elemento di saldatura tra le parti della città, mettendo in connessione classicità e contemporaneità.
L’area tra il fronte del Castello e il Teatro Galli, rievoca l’antica monumentalità della Rocca e le suggestioni del passaggio del transatlantico Rex in Amarcord, grazie all’artificio di una lama d'acqua su un piano continuo di pietra e un sistema di nebulizzazione. L’area che corre accanto al Teatro Galli, si trasforma nel Circo della vita, la pista di 8 e ½ con al centro una grande panca circolare che simboleggia un inno alla vita e la voglia di stare assieme, da cui si irradia una serie di cerchi luminosi che stringono in un unico segno tutti i luoghi identitari del centro storico: Castel Sismondo, Part – Palazzi dell’Arte Rimini, Teatro Galli, Palazzo del Fulgor.
Poco distante da piazza Cavour sul lato posteriore del palazzo del Podestà si erge ancora il Campanile dell'antica cattedrale di Santa Colomba