Museo della Città 'Luigi Tonini'

Custode di testimonianze millenarie, offre la chiave per la conoscenza dell'identità culturale di Rimini

Il Museo della Città 'Luigi Tonini' custodisce il passato di Rimini attraverso le testimonianze millenarie del patrimonio locale raccolte da scavi, chiese ed edifici cittadini, raccontandocene la storia. 
Dal 1990 ha la propria sede nel settecentesco Collegio dei Gesuiti, opera dell'architetto bolognese Alfonso Torreggiani. Il Museo fu inaugurato il 12 luglio 1990 a seguito del completamento dei lavori di restauro dell'edificio. Nel 2015, in occasione del 25° anniversario dell’apertura, il Museo è stato intitolato alla figura di Luigi Tonini, fondatore del primo museo comunale.

Il cortile-giardino ospita il Lapidario romano, dedicato al Prof. Giancarlo Susini che curò il progetto inaugurato nel 1981, e consiste in una raccolta di un centinaio di iscrizioni dal I secolo a. C. al IV sec. d. C. che forniscono informazioni sulla sfera famigliare, religiosa e politica della vita pubblica e privata di quel tempo. Nel 2015 il giardino del museo è stato dedicato alla figura dell’archeologo Khaled al – Asaad, barbaramente ucciso a Palmira.

Nell’aprile 2024, anno in cui ricorre l'anniversario del centenario dalla creazione della Pinacoteca di Rimini, il Museo della città ha inaugurato le nuove sale espositive che vanno dall’Alto Medioevo al Quattrocento. Un nuovo percorso narrativo per riscoprire tesori come le sculture provenienti dalle chiese scomparse d’età paleocristiana e medievale, i preziosi affreschi e le tavole del Trecento riminese, i capolavori del Quattrocento come le medaglie malatestiane di Matteo de’ Pasti, la straordinaria Pietà di Giovanni Bellini e la grande tavola di Ghirlandaio. Una nuova sezione che va ad aggiungersi all’esperienza pittorica del Seicento romagnolo nelle tele di Cagnacci, del Centino e del Guercino, i suoi esponenti più rappresentativi, per arrivare al Novecento di René Gruau, artista riminese autore di una produzione immensa di disegni, dipinti e grafica, e alla poesia di Filippo de Pisis.

L' Ala della sezione archeologica, ospitata negli antichi sotterranei del Museo, è stata inaugurata invece nel 2010. Un percorso espositivo complesso e straordinario sulla storia di Rimini dalla Preistoria alla fine del periodo Tardoantico. La sezione archeologica dedicata alla Rimini Imperiale fra II e III secolo, si sviluppa con l'esposizione degli eccezionali strumenti chirurgici e i reperti della domus di piazza Ferrari e gli splendidi mosaici dalla domus di palazzo Diotallevi.
La sezione illustra il lungo periodo dalle origini alle soglie del Medioevo, presentando una città partecipe del clima di pace e di prosperità dell'Impero romano, poi tragicamente interrotto dalle prime invasioni barbariche.
Nell'adiacenze del Museo si può visitare il complesso archeologico della domus del Chirurgo, riemerso per la prima volta nel 1989 nel corso dei lavori di riqualificazione di piazza Ferrari e aperto per la prima volta al pubblico il 7 dicembre 2007 con un vero e proprio happening culturale lungo quattro giorni. La domus del Chirurgo (II sec. d.C.) si è subito rivelata nel suo splendore: non solo per gli straordinari mosaici e affreschi della casa, ma più ancora per il tesoro che fortunose vicende storiche hanno preservato fino a noi. Il corredo del Chirurgo - più di 150 strumenti chirurgici esposti al Museo - rappresenta un patrimonio archeologico unico, tra i più importanti giunti dal mondo romano.
Le successive campagne di scavo, condotte dal 1989 al 1997 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Bologna in collaborazione con i Musei comunali, hanno poi fatto emergere un’altra parte dell’antica Ariminum: quella della grande domus palaziale di epoca tardoimperiale (tra il V e il VI sec. d.C.) con i suoi mosaici policromi e quella raccontata dai resti di strutture altomedievali.
Un patrimonio straordinario unico, tornato alla città grazie ad un intervento architettonico d’avanguardia progettato dalla Studio Cerri Associati Engineering di Milano: una copertura tecnologica in vetro e acciaio che protegge lo scavo archeologico per salvaguardarne la conservazione e permette la visita al pubblico come estensione del vicino Museo riqualificando l’intero assetto architettonico ed ambientale di piazza Ferrari. 
Le pareti perimetrali, costituite da vetri strutturali, permettono anche dall’esterno la visione dello scavo a qualsiasi ora del giorno e in ogni stagione dell’anno.

Sabato 21 settembre 2024, in occasione della Giornata Internazionale della Pace, il Museo inaugura una nuova Sala dedicata ad Eron, artista italiano di fama internazionale, uno dei più importanti esponenti del graffitismo e dell’arte murale urbana a cavallo fra XX e XXI secolo, le cui opere toccano spesso temi politici e sociali. La sala contiene un'opera composta da due dipinti in dialogo: uno rappresenta il ritratto di un bambino palestinese ed è l’opera originale che Eron ha realizzato all’inizio del 2024 per il progetto Unmute Gaza insieme ad altri artisti di fama internazionale, mentre l'altro è una parte dipinta recuperata dal vagone ferroviario originale su cui Eron aveva realizzato il volto di Anna Frank nel 2016. Un messaggio di pace dal significato universale. Painthink, questo il titolo, è visitabile gratuitamente.



Orario:
da martedì a domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19
chiuso lunedì non festivi
In estate mercoledì e venerdì anche dalle 21 alle 23 (da fine giugno a fine agosto)
 

Orari e periodo di apertura

Periodo: 
annuale

Tariffe

Tariffa: 
€7.00
Tariffa ridotta: 
€5.00

Il Museo della Città rimane aperto al pubblico anche durante il periodo pasquale, natalizio e in occasione di particolari festività come Ferragosto (15 agosto), offrendo a cittadini e turisti la possibilità di ammirare pregevoli raccolte artistiche e originali testimonianze archeologiche.

Il Museo è accessibile anche alle persone in carrozzina utilizzando l'ingresso laterale (cancellino all'angolo sinistro del palazzo), che è privo di barriere architettoniche. Suonando il campanello si viene accolti direttamente all'interno del Museo e l'ascensore permette di accedere ad ogni piano di esposizione. Anche l'area di scavo della Domus del Chirurgo prevede un ingresso accessibile sul lato di fronte alla chiesa.

Ogni mercoledì i musei di Rimini sono a ingresso gratuito per i residenti e a prezzo ridotto per tutti. Le nuove tariffe prevedono inoltre la possibilità per tutti, residenti e non, di visitare gratuitamente i Musei di Rimini nel giorno del proprio compleanno, regalandosi un percorso nella storia e nell'arte della città.
Orari e biglietti