A ottobre 2022 si sono conclusi i lavori di riqualificazione nell'area introno ai resti del ponte romano di San Vito, il sito storico è ora accessibile a tutti, grazie a un intervento mirato a coniugare fruibilità e sostenibilità ambientale.
Il ponte si pensa fosse stato fatto costruire da Augusto sull'antica Via Emilia per attraversare l’attuale fiume Uso. Resta l'enigma ancora irrisolto se il fiume in questione fosse in effetti il Rubicone di Giulio Cesare. Il ponte romano sul fiume Uso è sempre stato infatti al centro di diverse “diatribe”, ma per gli storici riminesi il Rubicone storico, quello del dado è tratto di Giulio Cesare, era l’Uso.
Il progetto di riqualificazione del ponte di San Vito, il cui restauro è avvenuto con il vaglio della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, ha previsto anche una nuova pavimentazione che valorizza l’antico tratto della via Emilia, che dal sagrato della Chiesa dei santi Vito e Modesto conduce all’area del ponte, con un sistema di illuminazione che ne consente la fruizione anche notturna. Il percorso ad anello ha permesso di unire le rovine del ponte, l’antico tracciato della via Emilia e il fiume Uso valorizzando così il ruolo storico del sito archeologico e dei legami con gli elementi territoriali.