Il cuore pulsante della vita della Marineria riminese
Su largo Boscovich, il piazzale del porto, domina il bianco Faro settecentesco che sorveglia il porto-canale, un tempo tratto di foce del fiume Marecchia, deviato più a nord nel 1972. Simbolo della Marineria, è alto oltre 27 metri ed ha una portata luminosa di 15 miglia nautiche. Il Faro è a ottica rotante; attivato nel 1862, è costituito da una torre bianca quadrangolare su base tronco piramidale, con terrazza.
Il Servizio del Faro e del Segnalamento Marittimo è affidato al Comando Zona Fari di Venezia.
Il Faro generalmente viene aperto al pubblico solo in occasioni particolari come la Giornata del Mare, l'11 aprile.
I gruppi possono richiedere visite guidate contattando urp@marina.difesa.it
La "palata" del porto è la meta prediletta dai riminesi per una passeggiata ed è proprio qui che Federico Fellini immaginava l’apparizione notturna del transatlantico Rex.
Dalle banchine i pescatori salpano con le barche per la pesca delle "poveracce" (vongole) e rientrano al tramonto seguiti da stormi di gabbiani.
Sul lato opposto del porto canale, sulla Sinistra del porto, si sviluppa San Giuliano Mare e la nuova darsena Marina di Rimini
Il prolungamento dei moli, iniziato nel Settecento, ha contribuito all'espansione della spiaggia. Oggi sulla punta del molo di Levante, capeggia la "sposa del Marinaio", opera dello scultore Umberto Corsucci, per ricordare le donne che sulle banchine del porto attendevano i loro uomini dal lavoro in mare e per rendere omaggio ai pescatori non più tornati.