Per otto mesi, da fine estate del 1944 alla primavera del 1945, il fronte della Seconda guerra mondiale in Italia si arrestò sulla Linea Gotica, il sistema difensivo realizzato dai tedeschi per fronteggiare l’avanzata degli alleati lungo la penisola: una fitta rete di fortificazioni che tagliava in due l’Italia da Massa a Pesaro e che si modellava per oltre 300 chilometri sulla morfologia del territorio, dai crinali appenninici fino alle terre pianeggianti del litorale adriatico, con un complesso sistema di campi minati, reticolati, fossati anticarro, trincee e bunker.
Uno di questi bunker è ancora oggi presente sulla via Emilia. Si tratta dei resti di una fortificazione tedesca denominata “postazione per torretta di carro Pantera“. La postazione in cemento è posta all’incrocio della via Emilia con la via Popilia in località Celle ed è corredata da una targa commemorativa che ricorda l'Offensiva della Linea Gotica: 21 settembre 1944 – LIBERAZIONE DI RIMINI - a monito di pace per le future generazioni.
Tra le altre testimonianze di quei giorni, la lastra in bronzo a ricordo dello sfondamento della Linea Gotica, dedicata ai militari canadesi, posta in largo Giulio Cesare all’entrata dal parco Cervi davanti all’Arco d’Augusto, oltre a diversi marmi affissi sul palazzo dell’Arengo in piazza Cavour.