Sull’antico Foro della città, nel lato un tempo più allargato verso il mare, furono edificate la chiesa di Santa Innocenza e la chiesa di San Michele in Foro.
L’una, di cui si hanno sicure tracce dal X secolo, fu dedicata alla Santa martirizzata nei primi anni del 300 d.C., nel luogo in cui sorgeva la sua abitazione. A tre navate, fu trasformata nel XVIII secolo in un’unica navata con abside, dalle modeste dimensioni (17 x 14 metri). Abbattuta nel 1919 per ampliare la via che collegava la piazza alla stazione, si è voluta conservarne la memoria disegnando nella moderna pavimentazione l’andamento dell’abside e l’accenno della navata. La demolizione portò in luce frammenti di marmi scolpiti e un sarcofago in pietra con le reliquie della Santa.
Della chiesa di San Michele in Foro, si conserva parte dell’abside, che nel paramento murario mostra i segni di ricostruzioni e innalzamenti successivi alla fondazione del VI secolo.
L’edificio, a pianta latina, era aderente alla tradizione ravennate sia nell’architettura sia nella tecnica costruttiva che impiegava nelle volte tubi fittili, tuttora visibili all’esterno pur in stato di reimpiego.
L’interno, non aperto al pubblico, conserva affreschi assai lacunosi fra cui l’immagine di una Santa, attribuita alla metà del XIII secolo. Info