originariamente dedicata a San Giovanni Evangelista, conserva preziose opere della Scuola Riminese del Trecento
Costruita nel XIII secolo, in stile romanico - gotico, rappresenta la più antica chiesa di Rimini.
Era dedicata a San Giovanni Evangelista ma, eretta dagli Eremitani di S. Agostino fu sempre, per il popolo, la chiesa di S. Agostino.
La prima nota storica che si ha di questa chiesa è un atto di donazione del 1069. Si trattava allora di un piccolo oratorio che fungeva da parrocchia con il titolo di S. Giovanni Evangelista. Nel 1256 il piccolo edificio veniva affidato all'ordine dei frati Agostiniani.
Con i suoi 55 metri di altezza il campanile è il più alto della città e per molto tempo ha assunta anche la funzione di faro per i marinai di Rimini. Su disegno di un architetto veneziano fu eretto sulla cappella destra della chiesa che già era stata affrescata nei primi decenni del '300. Esso termina con un'altissima cuspide piramidale.
L'importanza di S. Agostino è indiscutibile, basti pensare alla pittura riminese del '300 che si può dire nata all'ombra del suo campanile. Giovanni da Rimini, infatti, considerato il caposcuola del 'Trecento riminese' abitava nella contrada di San Giovanni Evangelista, e gli Agostiniani per primi affidarono a questa scuola l'esecuzione degli affreschi della loro grande chiesa costruita ex novo.
Gli affreschi della cappella maggiore e quelli del campanile possono considerarsi la testimonianza più significativa, rimasta nella città di Rimini, dell'attività della scuola giottesca. Gli affreschi vennero alla luce in seguito al terremoto del 1916. Si tratta di un complesso di affreschi che rievocano scene della vita del Santo e Il giudizio universale attribuibili al Maestro. Quest'ultimo affresco (di proprietà della Diocesi di Rimini), restaurato e staccato dal sottotetto, venne collocato in principio nella sala dell'Arengo, poi trasferito all'interno del museo della città (Via L. Tonini). Nel 2020 ha ritrovato temporaneamente collocazione nella sala dell’Arengo del Comune di Rimini, in uno degli spazi più prestigiosi di quello che è il Palazzi dell'Arte Rimini, il nuovo museo di arte moderna e contemporanea.
Orari e periodo di apertura
E' consentita la visita solo a piccoli gruppi e solo all'interno della navata. Per ammirare gli affreschi si accede al presbiterio e al Campanile solo se accompagnati.
Gli altri capolavori della scuola del Trecento riminese sono in mostra all'interno del Museo della Città, in via L. Tonini 1.
CURIOSITA'
Non tutti sanno che nel 1945 fu costruito un organo con lattine, scatole di munizioni, pelle di stivali e altri scarti di guerra e divenne un simbolo di speranza in un'epoca cupa. Da allora l'organo fu ospitato in questa chiesa e andò quasi completamente distrutto in un incendio nel 1965. Oggi non è più visibile al pubblico, ma le sue canne costruite con lattine di bibite, sono ancora conservate in una stanza della sagrestia.